Da giugno a settembre 2023 nella città di Napoli torna protagonista l'arte contemporanea con una ricca programmazione di mostre e installazioni valuta dal sindaco Gaetano Manfredi e curata da Vincenzo Trione. L'obiettivo è di rafforzare la vocazione al contemporaneo della città attraverso una serie di iniziative pensate appositamente per gli spazi pubblici e i siti museali dai protagonisti dell'arte del nostro tempo. Tra i primi artisti invitati a rileggere alcuni luoghi simbolici della città: Antonio Marras, Michelangelo Pistoletto, Gaetano Pesce, Claudio Parmiggiani, Francesco Vezzoli, Daria D'Antonio e Paolo Sorrentino.
Dal 23 giugno 2023 si parte con l'installazione Questi miei fantasmi di Antonio Marras concepita per gli spazi di Vicoletto San Pietro a Majella e delle Rampe del Salvatore e realizzata in collaborazione con l’Università degli Studi di Napoli Federico II, l’Accademia di Belle Arti di Napoli, FOQUS-Fondazione Quartieri Spagnoli e il Conservatorio di San Pietro a Majella. L’organizzazione e la comunicazione sono a cura della casa editrice Electa.
Questi miei fantasmi nasce nell’ambito del progetto Open. L’arte in centro, il capitolo di Napoli contemporanea che raccoglie gli interventi e le mostre destinati agli spazi pubblici del centro storico. In particolare, l’opera di Marras segna la restituzione alla città delle Rampe del Salvatore, chiuse dagli anni Settanta e riaperte per l’occasione.
Marras sceglie di intervenire nel cuore della città con un’installazione aerea e luminosa composta da 200 lanterne e 150 Orfanelle ricamate a mano e cucite a macchina dagli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Napoli negli spazi di FOQUS-Fondazione Quartieri Spagnoli, coordinati da Paola Maddaluno ed Enrica d’Aguanno, sotto la guida del Flowers Interior designer Antonio Giovanni Serra e del suo staff, insieme con l’illustratore e docente di arti grafiche Giorgio Bramante Donini. Il soggetto dell’opera, che rende omaggio nel titolo alla commedia Questi fantasmi di Eduardo De Filippo, è la luce: simbolo di vita, di rinascita e di speranza per tutta la comunità. Emanata da lanterne, decorate con diversi tessuti della collezione alta moda (donati dall’artista), la luce animerà il variopinto patchwork di colori e di texture, rimando alla bellezza che nasce dall’incontro tra differenze. Diffusa dalle Orfanelle, camicie da notte degli anni ‘20 e ‘30 del Novecento (donate da Second Life) poste in sospensione che si muovono libere nell’aria come entità luminose, la luce riempirà lo spazio con leggerezza, dando vita a installazioni che combinano performance e scenografia.
Si ringrazia per la collaborazione: Second Life, Gabbianella club events.
Web: www.comune.napoli.it
