«Federico Lacerna esplora tra gli interstizi delle cose, negli spazi intermedi, come un rabdomante capta le onde, le vibrazioni del nostro inconscio. La pittura di Lacerna ci porta al centro di un nucleo esistenziale dove il nero e il grigio risplendono nell’esplosione del bianco, in un continuo dialogo tra ordine e disordine. Un lavoro che nasce dall’urgenza del dubbio e dall’incontro/scontro, in un corpo a corpo con la materia, una pittura che nasce dall’esigenza di trovare il perfetto equilibrio tra il suono, i parametri musicali e la traduzione in segno. Il suo gesto non è collettivo, non è politico ma individuale, privato, quasi indecifrabile se non all’artista stesso.
Lacerna non arringa, non si rivolge all’esterno, ma cerca in se stesso il significato dell’armonia, lo scioglimento dei ruoli tensivi, la comprensione del primo esemplare assoluto: l’archetipo che, nella tradizione platonica, altro non è che l’eterno e trascendente modello delle cose sensibili. Lacerna oltrepassa i limiti della forma, la sua azione è precisa, meditata, il colore vibrante, quasi una tra scrizione automatica di impulsi inconsci in segni, graffi e magma materico. Le tele ci presentano uno spazio di coinvolgimenti emozionali e magnetici, sono battiti ritmici e convergenti verso un in corporeo centro del cosmo. Federico Lacerna ci fa entrare in un mondo rarefatto che interpreta con la potenza di una pittura che non permette all’occhio dello spettatore di rallentare le proprie percezioni. Un’arte che richiede di lasciare i nostri “vestiti” razionali ai piedi del quadro prima di la sciarci trasportare in una quieta notte.» (testo critico di Francesca Perti)
Ingressi: contingentati secondo le normative vigenti Web: www.liberaaccademiahortiteatrali.com