Personaggio centrale nel panorama artistico internazionale del XIX secolo, scrittore, pittore e critico d’arte, l’inglese John Ruskin (1819-1900) ebbe un legame fortissimo con la città lagunare, alla quale dedicò la sua opera letteraria più nota, “Le pietre di Venezia”: uno studio della sua architettura, sondata e descritta nei particolari più minuti, e un inno alla bellezza, all’unicità ma anche alla fragilità di questa città.
Pervaso da spirito religioso maturato nell’Inghilterra vittoriana, animato da una visione etica, che lo spinse ad agire sul piano sociale e politico con l’obiettivo utopico di una società organica e felice per tutti (tanto che Gandhi ne sarà incantato), strenuo oppositore del meccanicismo e del materialismo che vedeva diffondersi, Ruskin nel corso della sua vita opera e s’interroga sulle questioni sociali, sull’arte, sul paesaggio e sulla Natura; scrive di mineralogia e di botanica, così come di economia, architettura e restauro, preoccupato che le tecniche allora in uso finissero con il cancellare gli edifici medievali.
La mostra fa una scelta e, non potendo dare conto della complessità di Ruskin e del suo genio versatile in tanti e diversi campi, si focalizza sull’artista, articolandosi attorno a cento sue opere che ne documentano la vocazione a tradurre in immagini la realtà, fissando su migliaia di fogli, a penna e acquarello, il suo “instancabile tentativo di comprendere il mondo”. Si tratta eccezionalmente di prestiti tutti internazionali – un grande merito dell’esposizione - considerato che i musei italiani non custodiscono sui lavori.
Orario: fino al 31 marzo 08.30-17.30 | dal 1° aprile 08.30 – 19.00 (la biglietteria chiude un’ora prima) Informazioni: palazzoducale.visitmuve.it | info@fmcvenezia.it | call center 848082000 (dall’Italia) e +3904142730892 (dall’estero)
Credits: John Ruskin Ponte dei Pugni, Santa Fosca, 1849 c. Lancaster, Ruskin Foundation (Ruskin Library, Lancaster University)