La mostra, a cura di Annalisa Zanni, Direttore del Museo, e Federica Manoli, Collection Manager del Museo, presenta 39 opere tra dipinti, sculture, orologi, stipi e ventagli, che coprono un arco cronologico che va dal XIV al XX secolo.
Oltre alla presentazione delle opere acquisite, la mostra intende dare valore anche alle figure dei donatori e condividere le ragioni che hanno portato la direzione del Museo e il Consiglio di Amministrazione della Fondazione ad accoglierle. Nelle donazioni compaiono nomi noti nella Milano della seconda metà del ‘900: la Società Nella Longari, importante antiquaria i cui figli Mario e Ruggero e il nipote Marco hanno brillantemente raccolto il testimone; Carla Melissa Gabardi, legata tra l’altro al Museo per avere curato la mostra Il gioiello italiano del Novecento nel 2016; la contessa Innocente Ambrosini Contini Bonacossi, moglie del discendente dell’illustre antiquario fiorentino della prima metà del XX secolo e generosa donatrice di due opere; il collezionista di orologi Angelo Reina, sorprendente e acutissimo conoscitore della materia; il collezionista, nonché filantropo, intellettuale e pittore Geo Poletti; la contessa Marta Marzotto, collezionista dei ventagli donati al Museo dalla figlia Diamante. Nella mostra vengono ricordati episodi speciali legati a queste persone per ricomporre il clima di generosità “riservata” che ha sempre contraddistinto Milano e i suoi cittadini.
Il progetto espositivo e grafico è affidato a Lissoni & Partners.
La mostra è sostenuta da Regione Lombardia, ENEL e un generoso donatore che, facendo proprio lo spirito del fondatore del Museo, ha deciso di affiancarlo in questo progetto rimanendo anonimo.