Una straordinaria rassegna che riunisce oltre 100 opere dell’artista, offrendo una panoramica sui lavori più famosi della sua carriera, dagli anni Sessanta agli anni Duemila, attraverso video, fotografie, dipinti, oggetti, installazioni e la riesecuzione dal vivo di sue celebri performance da parte di un gruppo di performer specificatamente selezionati e formati in occasione della mostra. È la voce dell'artista ad accompagnare i visitatori durante la vita.
«Palazzo Strozzi conferma la sua vocazione per il contemporaneo e lo fa con la prima grande retrospettiva italiana dedicata a Marina Abramović, una delle più iconiche figure artistiche del nostro tempo – dice Arturo Galansino, Direttore Generale e curatore della mostra di Palazzo Strozzi – che con la sua ricerca artistica ha attraversato mezzo secolo sfidando i nostri limiti, reinventando il rapporto con il pubblico, riconfigurando il concetto stesso di performance e entrando indelebilmente nell’immaginario collettivo.»
La mostra è organizzata da Fondazione Palazzo Strozzi, prodotta da Moderna Museet, Stoccolma in collaborazione con Louisiana Museum of Modern Art, Humlebæk e Bundeskunsthalle, Bonn. A cura di Arturo Galansino, Fondazione Palazzo Strozzi, Lena Essling, Moderna Museet, con Tine Colstrup, Louisiana Museum of Modern Art, e Susanne Kleine, Bundeskunsthalle. Con il sostegno di Comune di Firenze, Camera di Commercio di Firenze, Regione Toscana, Associazione Partners Palazzo Strozzi. Con il contributo di Fondazione CR Firenze. Sponsor Unipol Gruppo.
Orario: tutti i giorni 10.00-20.00 | giovedì 10.00-23.00 | dalle ore 9.00 solo su prenotazione || accesso consentito fino a un’ora prima dell’orario di chiusura Informazioni: tel. +39 055 2645155 | www.palazzostrozzi.org Biglietti: Intero 12,00 Euro | Ridotto 9,50 Euro | Scuole € 4,00 Euro
Didascalia: Marina Abramovic Stromboli III (Volcano) 2002, stampa Lambda digitale di tipo C, b/n, cm 79 x 99. Napoli, Galleria Lia Rumma. Courtesy of Marina Abramovic Archives e Lia Rumma Gallery, Milan, MAC/2017/061. Credit: Ph. Paolo Canevari. Courtesy of Marina Abramovic Archives. Marina Abramovic by SIAE 2018