Autobiografia Erotica

autobiografia erotica recensione franco parenti 2018

AUTOBIOGRAFIA EROTICA di Domenico Starnone
Con Vanessa Scalera e Pier Giorgio Bellocchio
Regia Andrea De Rosa

Dal 24 al 29 Aprile 2018 al Teatro Franco Parenti

 

Nessun riferimento realistico, solo un tavolo, due sedie, un uomo e una donna. Un impianto semplice e leggero per un testo che scava a fondo tra le pieghe del tempo e delle carni. Autobiografia Erotica di Domenino Starnone, interpretato dai bravissimi Vanessa Scalera e Pier Giorgio Bellocchio, su regia di Andrea De Rosa, intriga e scorre dritto come un treno. In scena al Parenti fino a domenica 29 aprile, questo testo porta con sé, come sostiene l’autore, «l’esperienza più importante che si possa fare ancora oggi a teatro: mettere in discussione la propria identità».

Un uomo e una donna, incontratisi solo una volta, vent’anni prima, si ritrovano seduti allo stesso tavolo. L’incontro non è casuale, così come quel loro incontro 20 anni prima, non è stato un semplice incontro. Con indubbia sfacciataggine, la donna ha convocato l’uomo via mail e con altrettanta licenziosità ora gli sventola sotto il naso un possibile premio… se lui accetterà di ripercorrere nei dettagli quelle poche ore di tanti anni prima. Con sincerità.

«Cosa è accaduto allora? La realizzazione di un puro, irresponsabile desiderio sessuale? Se è così – dice Mariella - perché parlarne con il linguaggio dolce dell'amore? Meglio l'oscenità».

La sfida ha inizio e quello che potrebbe sembrare un gioco di seduzione, tra crudeli sincerità e ammissioni ingenue di inadeguatezza, finisce col mettere a nudo entrambi. Riannodando la memoria, accade che dalla malizia divertita affiorino dettagli sparpagliati a ricucire corpi e restituire storie. Chi siamo noi? Chi sono io? Se è vero che ogni giorno miliardi di cellule del nostro corpo muoiono e vengono sostituite da nuove cellule, ogni mattina guardandoci allo specchio, non dovremmo dirci Buongiorno, ma piuttosto Benvenuto!



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Babi Campi Falcone

Babi Campi Falcone

Mi occupo di teatro da una decina di anni e lavoro nell'ambito della comunicazione da qualche anno in più. Mi piace fotografare volti per strada. Mi piace costruire mobili. E mi piace leggere. Da Ariosto a Philip K. Dick, da Pinter a John Patrick Shanley. Ultimamente e inspiegabilmente - anche qualche libro sulla fisica quantistica e la teoria dell'universo olografico. Tra i viaggi più belli, 10 anni di psicoanalisi junghiana...

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