Dove “allenare” la creatività

Un’intervista esclusiva - a Matteo Andreacchio, CEO Ferrari Fashion, e Silvia Ferrari, Academic Director di Ferrari Fashion School - ci racconta come l'Accademia formi, con un approccio innovativo e sostenibile, i futuri talenti nel settore della moda e del design.

 

Matteo Andreacchio e Silvia Ferrari Ferrari Fashion School

Silvia Ferrari, Academic Director di Ferrari Fashion School e Matteo Andreacchio, CEO Ferrari Fashion.

 

Ferrari Fashion School è una prestigiosa accademia dedicata alla formazione di talenti nel settore moda e design. Situata nel distretto della moda milanese - in Via Savona 97 e in via Pestalozzi 4 - la scuola fornisce agli studenti una formazione completa e di alta qualità. Attraverso un approccio unico ed esplorativo, gli studenti vengono incoraggiati a sviluppare la propria identità creativa e a esplorare nuove prospettive nel design, nella comunicazione e nel business della moda.

La scuola si distingue per la sua attenzione alla sostenibilità, promuovendo una visione responsabile e consapevole dell'industria della moda. I programmi di studio includono moduli dedicati all'eco-fashion, all'utilizzo di materiali sostenibili e all'adozione di processi produttivi a basso impatto ambientale. Ferrari Fashion School crede fermamente che la sostenibilità sia un pilastro fondamentale per il futuro della moda e si impegna a formare una nuova generazione di professionisti che abbracciano questa visione.

 

 

Veronica Dell Oca e Achille Lauro photo Luca Damelio Studio Ferrari Faschio School

Veronica Dell'Oca e Achille Lauro. (Foto Luca Damelio Studio).

 

 

Attraverso collaborazioni con marchi di moda di fama internazionale, workshop interattivi, stage in aziende di moda e sfilate, l’Accademia offre agli studenti l'opportunità di mettere in pratica le proprie competenze e di creare connessioni preziose all'interno dell'industria. Con un corpo docente composto da professionisti esperti e una rete di alunni di successo, la scuola rappresenta un trampolino di lancio per aspiranti designer, stilisti, manager e imprenditori della moda, offrendo loro le competenze, la conoscenza e l'ispirazione necessarie per realizzare i propri sogni e lasciare un'impronta significativa nell'industria della moda.

 

 

Alessia Bortoli Designer photo Daniele Venturelli Ferrari Fashion School

Alessia Bortoli Designer. (Foto Daniele Venturelli).

 

 

Cos’è Ferrari Fashion School? E quali sono i suoi obiettivi?

«Ferrari Fashion School è un’accademia attiva nel campo della moda, con sede a Milano nel cuore del Fashion District, a diretto contatto con un grande numero di aziende del settore. L’accademia si dedica a fornire una formazione specializzata nel settore della moda, preparando gli studenti per una carriera di successo nell'industria fashion. Gli obiettivi principali di Ferrari Fashion School sono i seguenti:

1. Formazione specialistica: L'istituto si impegna a offrire un'istruzione di alta qualità e specializzata nel campo della moda. I corsi possono coprire diversi aspetti della moda, tra cui design, produzione, gestione, marketing e comunicazione.
2. Sviluppo delle competenze: Ferrari Fashion School mira a sviluppare le competenze creative, tecniche e imprenditoriali degli studenti. Questo permette loro di affrontare le sfide dell'industria della moda e di essere preparati a realizzare le loro idee e progetti.
3. Connessioni con l'industria: l'istituto cerca di stabilire relazioni significative con l'industria della moda, inclusi marchi, aziende, stilisti e professionisti. Queste connessioni possono offrire agli studenti opportunità di stage, placement lavorativi o mentorship da parte di esperti del settore.
4. Innovazione: Ferrari Fashion School incoraggia l'innovazione e l'utilizzo di tecnologie avanzate nel campo della moda. Questo aspetto è particolarmente importante in un'industria in continua evoluzione e ad alto tasso di innovazione.
5. Internazionalizzazione: l'istituto attrae studenti provenienti da tutto il mondo e fornisce opportunità di studio o collaborazioni con istituzioni di moda di fama internazionale.
6. Sostenibilità: in linea con le crescenti preoccupazioni riguardo alla sostenibilità nel settore della moda, Ferrari Fashion School si concentra sui metodi di produzione e design sostenibili, incoraggiando gli studenti a essere consapevoli dell'impatto ambientale della moda e a sviluppare soluzioni etiche e responsabili».

 

 

Andrea Boglioni Designer photo Daniele Venturelli Ferrari Fashion School

Andrea Boglioni Designer. (Foto Daniele Venturelli).

 

Quali figure professionali si formano all’interno dei vostri corsi? A quali esigenze delle imprese risponde?

«I nostri corsi formano figure professionali in grado di operare in tutti i settori della moda, dalla progettazione alla produzione, dal marketing alla comunicazione. Tra le figure professionali formate dalla scuola si possono trovare:

• Designer di moda
• Stilisti
• Fotografi di moda
• Stylist
• PR
• Marketing manager
• Buyer
• E-commerce manager
• Sarti
• Modellisti
• Esperti di neuromarketing

Le aziende del settore della moda sono alla ricerca di professionisti altamente qualificati e innovativi, in grado di comprendere le tendenze del mercato e di creare collezioni in linea con le esigenze dei consumatori. I corsi di Ferrari Fashion School rispondono a queste esigenze, offrendo agli studenti una formazione completa e aggiornata. Inoltre, la scuola offre ai suoi studenti una serie di opportunità per entrare in contatto con il mondo della moda, attraverso eventi, workshop e concorsi. Queste opportunità permettono agli studenti di conoscere professionisti del settore, di fare esperienza sul campo e di sviluppare la propria rete di contatti. Ferrari Fashion School è una scuola di moda di livello internazionale, che offre ai suoi studenti un'istruzione di qualità e un percorso di carriera nel mondo della moda».

 

 

Giorgia Zuccon Designer photo Daniele Venturelli Ferrari Fashion School

Giorgia Zuccon Designer. (Foto Daniele Venturelli).

 

 

Quale spazio ha oggi, secondo voi, la creatività all’interno delle aziende?

«Negli ultimi anni, la dinamicità del mercato e le sfide dell'era digitale hanno portato molte aziende a comprendere che la creatività è un fattore chiave per l'innovazione, la competitività e la sostenibilità a lungo termine. Infatti, i nostri studenti sono spesso richiesti da settori anche molto diversi dal settore moda e lusso, perché l’approccio al design thinking reale che utilizziamo è apprezzato in molti ambiti».

 

Quali sfide affrontate oggi per assumere una maggiore dimensione europea e per diventare più efficaci ed efficienti?

«Il settore dell'istruzione nell’ambito della moda è altamente competitivo, l’espansione internazionale implica adattarsi a diverse culture e requisiti, oltre a creare reti e partnership strategiche. Mantenere un curriculum rilevante è essenziale per rispecchiare le tendenze dell'industria. Inoltre, con l'attenzione crescente alla sostenibilità, Ferrari Fashion School integra pratiche sostenibili nei corsi, in questo momento ad esempio siamo impegnati in diversi progetti ESG. L'efficiente utilizzo delle risorse finanziarie, umane e tecnologiche è fondamentale per garantire corsi di alta qualità e accessibili. Conformarsi alle normative e regolamentazioni europee rappresenta una sfida in un contesto internazionale. Inoltre, la creatività è cruciale per l'innovazione e la differenziazione. Infine, coinvolgere il personale e gli studenti nell'obiettivo comune di crescita e successo può contribuire a superare le sfide e raggiungere gli obiettivi dell'istituto. Affrontare queste sfide con determinazione e visione può portare Ferrari Fashion School a raggiungere una posizione di prestigio e riconoscimento a livello europeo nel campo dell'istruzione della moda».

 

 

Ludovica Manfredini Designer photo Daniele Venturelli Ferrari Fashion School

Ludovica Manfredini Designer. (Foto Daniele Venturelli).

 

 

Com’è strutturata la didattica?

«Ferrari Fashion School propone un’offerta didattica ampia. Cultura, collaborazione, confronto ed interdisciplinarità caratterizzano la nostra offerta formativa che va a toccare, trasversalmente, gran parte delle figure professionali coinvolte nella filiera Moda e Lusso.

Classi a numero chiuso ( max. 15/20 studenti per classe ), e un orientamento costante sia in ingresso, sia in itinere che in uscita, consentono ai nostri studenti di lavorare a stretto contatto con professionisti del settore, docenti, ricercatori ed esperti di fama sia nazionale sia internazionale, che li seguono passo passo durante il loro percorso di studi, garantendo la qualità sia dell'insegnamento che dell’apprendimento, grazie ad un costante confronto e collaborazione con il mondo delle aziende e del lavoro.

I nostri studenti hanno la possibilità di lavorare su progetti interdisciplinari che coinvolgono corsi diversi, al fine di insegnare loro a lavorare in team, a rispettare le scadenze e le responsabilità così come a confrontarsi con figure diverse nell'approccio allo stesso progetto. Questo tipo di esperienza non ha prezzo, perché fa sperimentare loro, fin da subito, un modo di lavorare che ritroveranno un domani nel mondo del lavoro. Qualità, Professionalità, Etica e Passione sono i quattro valori sui quali è stata fondata l’Accademia; valori che vogliamo trasmettere alle nuove generazioni che vengono a contatto con la nostra realtà, per entrare a far parte di un network di professionisti stimati ed apprezzati in tutto il mondo».

 

 

Marika Caramia Designer photo Daniele Venturelli Ferrari Fashion School

Marika Caramia Designer. (Foto Daniele Venturelli).

 

 

Quali sono a vostro parere i pregi e i difetti dell’alta formazione in campo creativo in Italia? Come coniugare il sapere e il saper fare oggi?

«Il mondo della moda cambia e si evolve da sempre ma in questo momento viviamo un’epoca di forte trasformazione, dove paradigmi ormai consolidati da tempo sono messi in discussione e nuovi modi di fare moda stanno prendendo piede ad una velocità mai vista prima. Il mondo della formazione nel nostro settore è rimasto fermo ed ingessato sui suoi vecchi successi, creando un divario ormai enorme tra le reali necessità delle aziende del settore e del mercato e la preparazione degli studenti delle scuole di moda e design. Abbiamo avuto modo, in tanti anni, di sperimentare tanti metodi di insegnamento, di confrontarci con diversi strumenti e metodologie, ma soprattutto abbiamo avuto modo, attraverso il confronto costante con professionisti del settore, con le aziende e con i nostri stessi studenti, di capire come fosse necessario intraprendere un percorso di profondo cambiamento nel modo di fare formazione in questo settore, formalizzando quello che oggi è diventato il nostro metodo di studio, per andare incontro alle esigenze del Fashion System del futuro e offrire una preparazione di altissima qualità ai nostri allievi.

Il nostro approccio, a volte visionario e aperto a trovare nuovi stimoli e nuovi spunti, guardando verso un panorama internazionale, ci ha permesso di capire quali potevano essere gli “strumenti” migliori che ci aiutassero in questo lungo percorso, che abbiamo il piacere di condividere con i nostri studenti e che speriamo possano diventare un mezzo per realizzare i loro sogni e diventare professionisti di successo.

È importante che i giovani imparino a muoversi nel mondo in cui vivono oggi, con una solida base culturale che trae origini dalla nostra storia, dalla nostra tradizione culturale ed artistica, ma con uno sguardo al futuro, a ciò che li circonda, così come una propensione all’utilizzo di nuovi strumenti e nuove tecnologie, che inevitabilmente influenzano già oggi e ancor di più domani, il modo di lavorare e di approcciarsi al mercato del lavoro.

La cultura del progetto e la sua applicabilità in ambito creativo e tecnico sono un altro pilastro portante del nostro metodo didattico: lavorare su progetti concreti, con dei briefing prestabiliti e con metodi e tempi in linea con quelli aziendali, fanno sì che i nostri studenti imparino ad approcciarsi al lavoro non in maniera “ nozionistica “ o “ scolastica”, ma sempre pensando di lavorare per un cliente od un azienda reale.

Per noi è importante che i nostri studenti imparino a capire come interpretare le esigenze delle aziende, come farle proprie e come poter contribuire a portare loro valore attraverso competenze, metodologie di lavoro e strumenti al passo con i tempi».

 

 

Miriam Pellegrin Designer photo Daniele Venturelli Ferrari Fashion School

Miriam Pellegrin Designer. (Foto Daniele Venturelli).

 

 

In che modo Ferrari Fashion School contribuisce a plasmare le carriere dei suoi studenti? E qual è la vostra visione del futuro per i vostri studenti una volta usciti?

«Abbiamo implementato in questi anni diversi strumenti che ci permettono di accompagnare i nostri studenti nel loro percorso di crescita, sia durante gli studi che una volta usciti, attraverso diverse attività: Career days, tutoring e personal coaching, ufficio placement, orientamento in itinere, progetti speciali ecc… sono tutte attività che proponiamo ai nostri studenti durante il loro percorso di studi, al fine di indirizzarli alle diverse opportunità di carriera tenendo conto delle loro attitudini, interessi, capacità tecniche e relazionali. Attraverso un costante confronto con le aziende del settore, profiliamo gli studenti per proporre al mercato figure in linea con le richieste e con le loro esigenze e questo permette di far risparmiare alle aziende molto tempo per la selezione e facilita lo scambio tra l’Accademia e il mercato del lavoro.

Questo fa sì che i nostri studenti diventino a loro volta Ambassador dell’Accademia all’interno delle aziende, portando con sé i valori che cerchiamo di trasmettere loro quotidianamente, al fine di far parte di un network di professionisti stimati e apprezzati nel settore».

 

Secondo voi, come scuola che cresce i giovani talenti creativi, quali saranno gli elementi e le linee guida che dovrà tenere presente chi lavorerà nella comunicazione, nella moda e nel design domani?

«Sicuramente il mondo digital oggi più che mai offre molte possibilità di sviluppo, così come di esplorare nuovi mondi che faranno nascere nuove figure professionali che fino a poco tempo fa non esistevano. Pensiamo all’intelligenza artificiale, al digital marketing, al mondo dei social media, alla realtà aumentata così come a nuovi sistemi integrati che permettono oggi ai creativi di avere accesso a strumenti e tecnologie che possono facilitare e velocizzare il processo creativo, lo sviluppo e la realizzazione del progetto, pur mantenendo indispensabile l’utilizzo di quel patrimonio insostituibile che è dettato dalla cultura, dalla sensibilità e dalla creatività dell’essere umano. Oggi più che mai i giovani creativi si affacciano su un mondo in piena rivoluzione, e il nostro compito è quello di accompagnarli e far scoprire loro come sfruttare l’innovazione tecnologica al servizio del loro talento».

 

 

Valentina Lacatena Designer photo Daniele Venturelli Ferrari Fashion School

Valentina Lacatena Designer. (Foto Daniele Venturelli).

 

 

Quanto e come si inserisce la scuola all’interno della città di Milano?

«Milano, capitale del Fashion a livello internazionale, è stata una scelta fin dall’inizio, perché era il posto giusto per poter sviluppare il progetto di crescita dell’Accademia grazie al quale poter offrire il maggior numero di opportunità possibili ai nostri studenti.

In un panorama di realtà formative nel settore moda che vede protagonisti grossi gruppi internazionali e capitali esteri, Ferrari Fashion School si colloca come una delle poche realtà formative rimaste totalmente Made in Italy, con capitale interamente italiano, con l’obiettivo di trasferire il know-how italiano nel mondo.

Da gennaio 2022, Ferrari Fashion School è entrata a far parte del gruppo Plena Education, il terzo gruppo privato italiano nell'education in ambito fine arts. Ad oggi il Gruppo, che conta 4.200 studenti iscritti, si compone di 6 realtà̀ attive nel campo delle belle arti, tra cui Ferrari Fashion School come rappresentante del comparto Moda e Lusso.

Essere nel centro del Fashion & Design District della città, ci permette di rimanere in contatto con le più importanti realtà del settore del panorama internazionale e di far vivere ai nostri studenti, fin dal primo giorno, il mondo della Moda. Showroom, uffici stile, agenzie di modelle e di comunicazione come i più importanti eventi di respiro internazionale come la Fashion Week e la Design week, si trovano a pochi dalla nostra sede di Via Savona, 97 e questo ci permette di far vivere ai nostri allievi svariate esperienze e di far cogliere loro molte interessanti opportunità.

Lo stretto rapporto con il territorio e le istituzioni locali, fa sì che l’accademia possa sviluppare nei prossimi 3-5 anni, un progetto di crescita importante al fine di valorizzare il territorio e la città di Milano, di creare sinergie e opportunità occupazionali e di sviluppo nazionale ed internazionale.

Milano accoglie ogni anno studenti provenienti da ogni parte del mondo e questo fa sì che Ferrari Fashion School possa sviluppare il progetto di internazionalizzazione, al fine di creare opportunità di scambio tra studenti di ogni nazionalità e cultura oltre alla partnership con università, enti ed associazioni di respiro internazionale».

 

 

Vittorio Alessi Designer photo Daniele Venturelli Ferrari Fashion School

Vittorio Alessi Designer. (Foto Daniele Venturelli).

 

 

Spesso i ragazzi del vostro Istituto vincono premi nell’ambito dei concorsi di moda e design. Oltre a rappresentare una meravigliosa visibilità per voi, è una conferma della qualità della formazione dei vostri studenti. Quali sono i vostri prossimi obiettivi?

«I concorsi di moda e design sono una ottima opportunità per i nostri studenti per confrontarsi in diversi ambiti: non solo quello dello stile e del design, ma anche il rispetto di regolamenti, tempi, budget, ecc… che fanno e faranno inevitabilmente parte del quotidiano. Nei nostri obiettivi rientra l'allargamento alle competizioni internazionali, che compatibilmente con la didattica, offrono uno sguardo molto più allargato dei mercati e delle sfide globali a cui sono chiamati a partecipare».

Lara Mazza

Lara Mazza

Agli studi scientifici ha preferito la filosofia, la scrittura, la fotografia e poi la comunicazione. Così, a forza di parlare per lavoro e scattare per diletto, sono passati un bel mucchietto di anni. Il tempo passa, la vita corre ma la passione resta. Se su due ruote o accompagnata da un quattro zampe meglio ancora.
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