La 95esima edizione di Pitti Uomo (Firenze, 8-11 gennaio 2019), oltre a festeggiare il suo trentesimo compleanno, si è conclusa in un’atmosfera di calore, tra gli stand alla Fortezza, diffusa e palpabile, che nei giorni del salone ha scaldato le temperature piuttosto fredde che hanno accolto addetti del settore, buyers internazionali, stampa e visitatori da tutto il mondo. I dati d’affluenza finale dicono che l’estero ha sostanzialmente confermato gli stessi livelli raggiunti un anno fa, con oltre 9.100 buyer internazionali arrivati a Firenze; mentre i numeri dei compratori italiani hanno registrato un calo intorno all’8%, sintomo di un “malessere” da cui il nostro bel paese non è ancora uscito. Complessivamente il numero dei buyer si è attestato oltre le 23.800 presenze, con un numero totale di 36.000 visitatori circa.
Quello di Pitti è un mondo che di edizione in edizione si evolve, per rappresentare i movimenti più attuali della moda attraverso progetti dallo stile unico. Materiali sempre più pregiati, lavorazioni artigianali, autenticità, heritage (soprattutto italiano) e contemporaneità, questi i valori che hanno definito le proposte delle oltre 1200 aziende presenti al 95° Pitti dedicate all’autunno-inverno 2019-2020.
Tra le collaborazioni eccellenti ci è piaciuta infinitamente quella tra L.B.M.1911 ed Efisio Marras con la presentazione di una capsule collection “sartorial-punk”: la tradizione che incontra il contemporaneo per dar vita ad un progetto capace di coniugare stile e creatività in una fusione perfetta, come una giacca sartoriale cucita addosso; due nomi storici nel mondo della moda il cui percorso rappresenta da sempre l’eccellenza e la qualità del Made in Italy. Nel mondo degli accessori un’altra capsule che scaturisce dall’incontro di due eccellenze contemporanee ma che insieme vantano 140 anni di storia, è quella della Bianchi e Nardi 1946 e il Borgo Cashmere: la collezione che combina il raffinato savoir faire fiorentino con innovazione e creatività si presenta con sette modelli di borse business e borse da viaggio: una briefcase a mano con tracolla, un pc-folder e un document-holder a mano, una messenger a mano con tracolla, uno zaino, una doctor bag e la sua versione travel entrambe con tracolla, tutte dotate di tasche realizzate in cashmere che sono il leitmotiv della collezione. Tra i nuovi talenti segnaliamo Huge Underground Business, un nome internazionale per un duo creativo italiano, giovane ma radicato nel puro stile underground anni '70.
Più che un salone, Pitti Uomo è diventato, con il passare degli anni, un vero e proprio contenitore di novità, idee e tendenze che rappresentano la poliedricità dell’uomo moderno, in tutte le sue sfaccettature, stilistiche e di costume: quattro giorni fitti di appuntamenti, passerelle, presentazioni ed eventi serali senza però dimenticarsi del prodotto che, alla fine, è l’unica cosa che conta.
Ma cosa si deve aspettare l’uomo per il prossimo inverno? Tutto. Potrà infatti liberamente, e giocosamente, essere ciò che desidera e vestire i panni di un uomo classico sartoriale, da sempre anima della manifestazione fiorentina, o indossare capi più street-style o avanguardistici, o fare un tuffo nel passato – mai come in questa edizione - grazie ai forti richiami vintage di tutti quei marchi che hanno voluto riproporre capi, accessori o intere collezioni che guardano alle proprie origini.
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