In principio era… la sagoma di un alberello in fibra di cellulosa al sentore di pino. Siamo nel 1952, a pochi anni dalla fine della seconda guerra mondiale, nel momento della ricostruzione, del boom economico, dello sviluppo dell’industria automobilistica. E l’invenzione di Julius Sämann - un “foglietto” deodorante per l’abitacolo della macchina da appendere allo specchietto retrovisore - è un colpo di genio, perfettamente in linea coi tempi.
Oggi, sono i diffusori di profumo ad abitare le nostre auto. Piccoli oggetti discreti da agganciare alla griglia di aerazione per lasciarci avvolgere, anche all’interno dell’abitacolo, dalle nostre fragranze preferite. Perché la macchina è casa… conversazione, viaggio, luogo appartato dove lavorare o ascoltare un podcast. Una propaggine dell’universo domestico (e a volte di se stessi) dove gli odori giocano un ruolo importante nel determinare atmosfere o suggerire umori e desideri.
Ultimo nato, tra i Car Diffuser più innovativi, quello proposto da Acqua di Parma realizzato in collaborazione con Poltrona Frau. La forma, un cerchio in pelle con impressi i loghi delle due aziende, cela i refill profumati e si sovrappone al supporto magnetico.
Sarà sufficiente posizionare il cursore su “On” e attivare il sistema di aerazione dell’auto per immergersi in una delle nove composizioni olfattive create dalla storica Maison italiana: Luce di Colonia, Buongiorno, La Casa sul Lago, Oh, l’Amore, Aperitivo in Terrazza e Profumi dell’Orto, Arancia di Capri, Fico d’Amalfi, Mirto di Panarea, o Milano, firmata da Poltrona Frau.
Il progetto, della coppia di designer italo-danese GamFratesi (Enrico Fratesi e Stine Gam), è un’ulteriore testimonianza della sobrietà del loro stile che ha racchiuso la tecnologia in una forma elementare capace di esaltare la sensorialità e la bellezza dei pellami.
Il gusto per l’artigianalità, per gli oggetti semplici e informali di uso quotidiano si erano del resto già rivelati durante l’edizione del Salone del Mobile.Milano del 2018 quando, per Poltrona Frau, avevano creato la lampada a sospensione Soffi, una boule di vetro “strozzata” da un laccio di cuoio, e il generoso contenitore-tavolino Cestlavie, ispirato al cestino da cucito.
La stessa (lussuosa) semplicità estetica si ritrova anche nella confezione, l’iconica e solare cappelliera della Maison Acqua di Parma. All’interno, in una morbida custodia in tessuto grigio scuro, è alloggiato il diffusore disponibile in tre varianti di colore: giallo, grigio scuro e marrone. Da completare con gli eleganti ed essenziali astucci dei refill profumati, da scegliere a parte.