Lampade per design lovers

FontanaArte. “Bilia”, Gio Ponti 1932. Archivio storico.
FontanaArte. “Bilia”, Gio Ponti 1932. Archivio storico.
FontanaArte. “Bilia”, Gio Ponti 1932. Caratteristiche dell’attuale versione in produzione: lampada da tavolo a luce diffusa dimmerabile a pulsante. Montatura in ottone o in metallo nichel spazzolato. Diffusore in vetro soffiato bianco satinato. Cavo di alimentazione, dimmer e spina trasparenti. Spina europea due poli. Fonte luminosa non inclusa. Disponibile anche nella versione “Mini” con montatura in metallo verniciato (nero, blu, rosso, giallo, verde o bianco).
FontanaArte. “Bilia”, Gio Ponti 1932. Caratteristiche dell’attuale versione in produzione: lampada da tavolo a luce diffusa dimmerabile a pulsante. Montatura in ottone o in metallo nichel spazzolato. Diffusore in vetro soffiato bianco satinato. Cavo di alimentazione, dimmer e spina trasparenti. Spina europea due poli. Fonte luminosa non inclusa. Disponibile anche nella versione “Mini” con montatura in metallo verniciato (nero, blu, rosso, giallo, verde o bianco).
FontanaArte. “Luminator”, Pietro Chiesa, 1932. Archivio storico.
FontanaArte. “Luminator”, Pietro Chiesa, 1932. Archivio storico.
FontanaArte. “Luminator”, Pietro Chiesa, 1932. Caratteristiche dell’attuale versione in produzione: lampada da terra a luce indiretta dimmerabile a pavimento a pulsante. Montatura in metallo nichelato satinato o verniciato (bianco o blu). Cavo di alimentazione, dimmer e spina neri. Alimentatore su spina con plug intercambiabili (uk - usa -europa - australia). Led integrato.
FontanaArte. “Luminator”, Pietro Chiesa, 1932. Caratteristiche dell’attuale versione in produzione: lampada da terra a luce indiretta dimmerabile a pavimento a pulsante. Montatura in metallo nichelato satinato o verniciato (bianco o blu). Cavo di alimentazione, dimmer e spina neri. Alimentatore su spina con plug intercambiabili (uk - usa -europa - australia). Led integrato.
FontanaArte. “Lumen”. 1954. Archivio storico.
FontanaArte. “Lumen”. 1954. Archivio storico.
FontanaArte. “Lumen”. 1954. Caratteristiche dell’attuale versione in produzione: lampada da terra a doppia accensione. Montatura in metallo verniciato. Diffusore in vetro soffiato satinato. Lampada dimmerabile parzialmente a pavimento con interruttore a scorrimento. Cavo di alimentazione, dimmer e spina neri. Spina europea due poli. Fonte luminosa non inclusa.
FontanaArte. “Lumen”. 1954. Caratteristiche dell’attuale versione in produzione: lampada da terra a doppia accensione. Montatura in metallo verniciato. Diffusore in vetro soffiato satinato. Lampada dimmerabile parzialmente a pavimento con interruttore a scorrimento. Cavo di alimentazione, dimmer e spina neri. Spina europea due poli. Fonte luminosa non inclusa.
FontanaArte. “Omai 1837”, Max Ingrand, 1954. Archivio storico. Base in metallo verniciato bianco, vaso in vetro diffusore bianco satinato, vaschetta portafiori in ottone lucido.
FontanaArte. “Omai 1837”, Max Ingrand, 1954. Archivio storico. Base in metallo verniciato bianco, vaso in vetro diffusore bianco satinato, vaschetta portafiori in ottone lucido.
FontanaArte. “Fontana 1853”, Max Ingrand, 1954. Archivio storico.
FontanaArte. “Fontana 1853”, Max Ingrand, 1954. Archivio storico.
FontanaArte. “Fontana 1853”, Max Ingrand, 1954. Caratteristiche dell’attuale versione in produzione: lampada da tavolo a luce diffusa/indiretta con tripla accensione non dimmerabile. La tripla accensione consente di illuminare separatamente la base, la parte superiore e inferiore del diffusore. Montatura in metallo verniciato. Diffusore e base in vetro soffiato satinato. Cavo di alimentazione, interruttore e spina neri. Spina europea due poli. Fonte luminosa non inclusa.
FontanaArte. “Fontana 1853”, Max Ingrand, 1954. Caratteristiche dell’attuale versione in produzione: lampada da tavolo a luce diffusa/indiretta con tripla accensione non dimmerabile. La tripla accensione consente di illuminare separatamente la base, la parte superiore e inferiore del diffusore. Montatura in metallo verniciato. Diffusore e base in vetro soffiato satinato. Cavo di alimentazione, interruttore e spina neri. Spina europea due poli. Fonte luminosa non inclusa.
FontanaArte. “Re”, Bobo Piccoli, 1968. Archivio storico.
FontanaArte. “Re”, Bobo Piccoli, 1968. Archivio storico.
FontanaArte. “Re e Regina”, Bobo Piccoli, 1968. Caratteristiche dell’attuale versione in produzione: lampada da tavolo o da terra a luce diffusa dimmerabile. Montatura in metallo verniciato. Diffusore in vetro soffiato satinato. Cavo di alimentazione, dimmer e spina neri. Alimentatore su spina con plug intercambiabili (europa - usa). Led integrato.
FontanaArte. “Re e Regina”, Bobo Piccoli, 1968. Caratteristiche dell’attuale versione in produzione: lampada da tavolo o da terra a luce diffusa dimmerabile. Montatura in metallo verniciato. Diffusore in vetro soffiato satinato. Cavo di alimentazione, dimmer e spina neri. Alimentatore su spina con plug intercambiabili (europa - usa). Led integrato.
Previous Next Play Pause
Ci sono oggetti del passato che continuano a far parte del nostro presente. Sono oggetti dotati di uno stile personale, di uno spirito innovativo che gli permette di connettersi alla contemporaneità stagione dopo stagione. È il caso di alcune lampade, ancora in produzione, create da FontanaArte.

 

In origine Luigi Fontana  & C., azienda specializzata nella lavorazione di cristalli, vetri e specchi fondata nel 1881, fu ribattezzata FontanaArte nel 1932 da Gio Ponti, uno dei più grandi Maestri dell’architettura moderna milanese e internazionale. È proprio in quella parola - Arte - la chiave di lettura delle sue creazioni e di un’identità capace di tenere in equilibrio industria e cultura.

Nel 2022, anno del 90° anniversario dalla nascita dell’azienda, FontanaArte è entrata a far parte del Registro speciale dei Marchi storici di interesse nazionale, istituito dal Ministero dello Sviluppo Economico, creato per tutelare e valorizzare le imprese produttive di eccellenza storicamente Made in Italy. Celebrato con una serie di iniziative - dalla mostra primaverile Vivere nel vetro curata da Christian Larsen tenutasi nel nuovo spazio espositivo permanente sull’isola di San Giorgio Maggiore, a FontanaArte, 90 Years of Light and Art (un’esposizione di ritratti fotografici eseguiti da Roselena Ramistella tenutasi durante la Milano Design Week), fino alla digitalizzazione del proprio archivio storico - l’anniversario ha rappresentato un momento di “introspezione” per l’azienda e ha dato la possibilità al grande pubblico di apprezzare un patrimonio di enorme valore.

«Nella ricerca dell’identità di FontanaArte - piega Francesco Librizzi, Direttore Artistico dell’azienda - ci siamo accorti che i prodotti, “icone”, e gli autori, “designers”, erano solo una parte del suo profilo. Nominare FontanaArte nel mondo significa raccogliere impressioni, memorie, sentimenti da un pubblico vastissimo: le persone che l’hanno amata e che hanno lasciato che gli oggetti di FontanaArte abitassero le proprie vite.»

E dunque ecco uno spaccato dell’archivio storico dell’azienda. Le immagini che vi proponiamo nella gallery sono frammenti del suo Caveau Digitale® nel quale è mappato e catalogato tutto il materiale esistente. Di seguito un breve commento dedicato ai design lovers.

Bilia, Gio Ponti 1932. Niente più che una sfera poggiata, in apparente impossibile equilibrio, su un cono che fa da base. Una composizione semplice che si arricchisce grazie allo straordinario equilibrio delle proporzioni e all’eleganza discreta dei materiali non riflettenti. La luce è diffusa e l’emissione luminosa è valorizzata dall’essenzialità geometrica del disegno. Nel disegnare Bilia, Gio Ponti immaginò una versione in scala ridotta e con una gamma di “colori a spruzzo”. Da quegli appunti a mano del progetto originale è nata Bilia Mini in nuove varianti cromatiche.

Luminator, Pietro Chiesa, 1932. È uno dei primi progetti che Pietro Chiesa, già titolare a Milano di una bottega artigiana specializzata nella lavorazione artistica del vetro, firma per FontanaArte, di cui diventa direttore artistico affiancando Gio Ponti. Prima lampada da terra ad illuminazione indiretta, è composta da un sottile fusto metallico che si apre a cono e al cui interno si trova la sorgente luminosa. Unico elemento che poggia su una base circolare, è una lampada di un rigore e una purezza quasi astratte. In assoluto, uno dei pezzi più straordinari disegnati da Pietro Chiesa.

Lumen, 1954. La più classica delle lampade da terra, provvista di una base che diventa, senza soluzione di continuità, uno stelo. Una lampada che arreda gli ambienti con stile e li illumina con accuratezza ed eleganza. Il progetto è frutto di un lavoro corale e fa parte dell’archivio storico di FontanaArte, un patrimonio di idee, schizzi su carta, progetti, che in un primo momento vengono solo abbozzati all’interno dell’azienda e poi perfezionati nel corso degli anni.

Omai 1837 e Fontana 1853, Max Ingrand, 1954. Se la prima è un vaso luminoso, la seconda con il suo ampio paralume ne sembra il completamento. Firmata dal celebre Maestro vetraio e decoratore francese, Fontana 1853 “è” l’abat-jour. La sua peculiarità è l’accensione multipla: sia la base, sia il paralume, contengono una o più fonti luminose. La versione più grande permette anche un’illuminazione indiretta: un’ulteriore fonte luminosa proietta un fascio di luce indiretta verso l’alto. L’accensione differenziata permette di incontrare più esigenze d’illuminazione: dal tenue bagliore della luce di riposo, alla luce intensa da lettura fino ad una luce emozionale e d’ambiente, ottenuta per emissione indiretta. In vetro soffiato satinato bianco, già rieditata da FontanaArte nella variante total black, è stata anche proposta in grigio chiaro, viola ametista, ottone. Scelte che rafforzano la contemporaneità del progetto. Disponibile anche con sorgenti luminose a LED.

Re Bobo Piccoli, 1968 - Re-edition 2020. Ispirato al gioco degli scacchi con le sue forme morbide e sinuose Re è stato progettato insieme a Regina, entrambi personaggi chiave della scacchiera. Verticale Re, avvitato intorno a un’ampia circonferenza orizzontale Regina. Possono essere collocati l’uno a fianco all’altro, oppure richiamarsi da punti diversi di un ambiente, o anche procedere indipendentemente, ognuna di queste lampade ha una sua personalità. Da terra o da tavolo, da coffee table book o da scrivania, sia Re che Regina hanno la presenza spaziale per creare un contesto. Il dimmer che permette di modularne la luce ne fa un elemento surreale con diversi gradi d’intensità: elemento di rappresentanza che sprigiona energia nello spazio quando la luce è brillante, opera astratta e riposante quando la luce è morbida e bassa, sculture in vetro durante il giorno in ambienti illuminati da luce naturale.

 

Photo courtesy by FontanaArte - ItalianCreationGroup Press Office

Laura Perna

Laura Perna

Dopo la laurea in filosofia conseguita presso l'Università Cattolica di Milano inizia il suo percorso professionale nell'area della comunicazione: uffici- stampa, relazioni pubbliche, editoria. Il suo rapporto con la scrittura è intenso e quotidiano. FourExcellences rappresenta un "punto e a capo", una svolta. È un'idea, poi un progetto che si trasforma in realtà day by day. È una dichiarazione d'indipendenza che condivide con le sue compagne di viaggio. È lo specchio di un mondo effervescente e creativo, la voce di infinite storie.
Image
SEGUICI