«Nell’ottocento, in Brianza, da un’attitudine ebanistica fondamentalmente rivolta a un consumo locale, si passò a una committenza più prestigiosa legata al Monastero delle Benedettine di Meda e alle nobili famiglie milanesi che vi mettevano le figlie in educandato. Successivamente agli espropri dei beni religiosi, che sollecitarono investimenti anche all’estero, si aprirono nuovi canali di scambio, che non solo aumentarono la diffusione dei manufatti locali, ma portarono nella regione nuove idee e modelli da riprodurre. Fu così che molti medesi emigrarono diffondendo nel mondo la produzione di mobili in stile, ma anche riportando le sempre più esigenti aspettative del mercato internazionale nelle singole unità di scuole di disegno che accoglievano i contadini desiderosi di affrancarsi dal lavoro dei campi». Lo spiegò Carlo Giorgetti nel 1993, durante una conferenza tenutasi al Politecnico di Milano.
Un humus culturale e premesse tecniche e progettuali che hanno permesso, proprio in Brianza, la nascita di moltissime aziende che ancora oggi costituiscono lo “zoccolo duro” del design italiano. Tra queste, con i suoi (oltre) 120 anni di storia, celebrati con una pubblicazione nel 2018 (Object to Project. Giorgetti Design since 1898. Un volume curato da Francesca Molteni e Cristiana Colli, edito da Mondadori Electa), Giorgetti riafferma ad ogni uscita la propria identità, la propria capacità di “piegare” i materiali ai segni sempre nuovi della creatività, la volontà di dialogare con progettisti internazionali valorizzando al contempo le maestranze locali, l’abilità nel mettere sofisticate tecnologie produttive al servizio della tradizione.
Made and Manifactured in Italy. E si parla di sedute, tavoli, librerie, contenitori, letti, complementi d’arredo e accessori oltre alla ricercata produzione di cucine e arredi per esterni. Tutti elementi contraddistinti da uno stile elegante e deciso e curati nei minimi dettagli.
Lo specchio Shirley - insignito del premio Wallpaper Design Awards 2022 aggiudicandosi la vittoria nella categoria “Best Quiet Space” - ne è un esempio. La cornice in pelle, che ricorda un nastro, corre lungo tutta la specchiera a parete e ne definisce il disegno perimetrale.
È un oggetto bello e funzionale, semplicemente perfetto. Progettato da Carlo Colombo rispecchia un’idea intima di casa. Uno spazio-rifugio sereno, rassicurante, accogliente.