Il Mah Jong è un gioco da tavolo cinese composto da tessere, lo scopo è creare combinazioni vincenti, analogamente a ciò che si fa nella scala quaranta o nel ramino. Uno spunto creativo per l’omonimo imbottito progettato da Hans Hopfer, una preveggenza per Philippe Roche, imprenditore visionario co-fondatore della Maison Roche Bobois e una novità per gli anni ’70. L’idea del divano modulare nasce infatti in quegli anni, in risposta alle contestazioni dell’epoca verso una borghesia troppo ingessata e formale. Ci sono nuove esigenze dettate dalle giovani generazioni dell’epoca che puntano a sedute comode e accoglienti dove poter stare (finalmente!) scomposti a chiacchierare, leggere, riposarsi, guardare la TV.
Dopo cinquant’anni Mah Jong rivendica, ancora, una totale libertà di forma e funzione e regala infinite possibilità compositive: una, due o tre sedute - poltrona, divano, chaise longue, letto - con o senza piani per appoggiare libri, vassoi, lampade o altri oggetti decorativi. Riconoscibile per la lavorazione a materasso dei cuscini e i coloratissimi rivestimenti tessili, Roche Bobois lo propone oggi con nuovi “abiti” firmati da Kenzo Takada, Jean Paul Gaultier o Missoni Home.
Posato su eleganti pedane, sostenute da piedini lineari leggermente arretrati, il divano Mah Jong di Roche Bobois sembra fluttuare. Sul retro dello schienale un sostegno a forma di ala di aereo tiene in posizione i cuscini. Le pedane sono disponibili in finiture che si abbinano perfettamente ai colori dei tessuti di rivestimento: massello di frassino, impiallacciato in tonalità calde o chiare, o laccato lucido con riflessi profondi.
Divani: modulari, giocosi, colorati
Laura Perna
