Salone del Mobile.Milano 2019. Un segno dei tempi

B&B Italia, Flos e Louis Poulsen. Sono le tre aziende che formano il gruppo Design Holding attualmente tra i più rappresentativi delle eccellenze del design italiano. Il gruppo, creato da Investindustrial e dal fondo Carlyle, ha riunito i brand, per la prima volta, in uno spazio comune progettato da Calvi Brambilla. Un tris d’assi nella neonata area S. Project, creata quest’anno dal Salone del Mobile.Milano per dare spazio ad aziende focalizzate su contract e grandi progetti.
B&B Italia, Flos e Louis Poulsen. Sono le tre aziende che formano il gruppo Design Holding attualmente tra i più rappresentativi delle eccellenze del design italiano. Il gruppo, creato da Investindustrial e dal fondo Carlyle, ha riunito i brand, per la prima volta, in uno spazio comune progettato da Calvi Brambilla. Un tris d’assi nella neonata area S. Project, creata quest’anno dal Salone del Mobile.Milano per dare spazio ad aziende focalizzate su contract e grandi progetti.
B&B Italia. Sotto i riflettori in fiera e con un ampio spazio dedicato nello Store di Via Durini la poltrona “Up5_6”, disegnata da Gaetano Pesce, festeggia quest’anno il cinquantenario. Una celebrazione interattiva e imponente che ha avuto come protagonista la Special Edition a righe beige e petrolio, fantasia che appartiene alla cartella colore del 1969.
B&B Italia. Sotto i riflettori in fiera e con un ampio spazio dedicato nello Store di Via Durini la poltrona “Up5_6”, disegnata da Gaetano Pesce, festeggia quest’anno il cinquantenario. Una celebrazione interattiva e imponente che ha avuto come protagonista la Special Edition a righe beige e petrolio, fantasia che appartiene alla cartella colore del 1969.
B&B Italia. In primo piano il nuovo sistema di imbottiti “Dock” di Piero Lissoni. Tutto è giocato tra pianale, braccioli e cuscini per creare composizioni bifacciali, angolari, chaise-longue, con o senza schienale, adatte al centro stanza ma anche a soluzioni più tradizionali. Disponibile in innumerevoli combinazioni grazie agli 84 elementi che compongono la collezione. Sullo sfondo “Pablo”, una nuova seduta di Vincent Van Duysen. Presenta un doppio telo di cuoio che nella seduta custodisce una leggera imbottitura. La forma invitante è definita da una profondità accentuata e da un fronte leggermente inclinato: un interessante punto di incontro tra poltroncina e chaise longue.
B&B Italia. In primo piano il nuovo sistema di imbottiti “Dock” di Piero Lissoni. Tutto è giocato tra pianale, braccioli e cuscini per creare composizioni bifacciali, angolari, chaise-longue, con o senza schienale, adatte al centro stanza ma anche a soluzioni più tradizionali. Disponibile in innumerevoli combinazioni grazie agli 84 elementi che compongono la collezione. Sullo sfondo “Pablo”, una nuova seduta di Vincent Van Duysen. Presenta un doppio telo di cuoio che nella seduta custodisce una leggera imbottitura. La forma invitante è definita da una profondità accentuata e da un fronte leggermente inclinato: un interessante punto di incontro tra poltroncina e chaise longue.
Flos. Non poteva mancare, tra i designer del brand Flos, Philippe Starck con la sua “In Vitro”. Una collezione per l’outdoor nelle versioni a sospensione, da terra, da soffitto, da parete e portabile con una presa in gomma. Tante e interessanti le sperimentazioni sulle nuove forme della luce nate della collaborazione tra l’azienda e un parterre di firme internazionali: Michael Anastassiades, Ronan e Erwan Bouroullec, Formafantasma, Nendo, Piero Lissoni, Patricia Urquiola.
Flos. Non poteva mancare, tra i designer del brand Flos, Philippe Starck con la sua “In Vitro”. Una collezione per l’outdoor nelle versioni a sospensione, da terra, da soffitto, da parete e portabile con una presa in gomma. Tante e interessanti le sperimentazioni sulle nuove forme della luce nate della collaborazione tra l’azienda e un parterre di firme internazionali: Michael Anastassiades, Ronan e Erwan Bouroullec, Formafantasma, Nendo, Piero Lissoni, Patricia Urquiola.
Louis Poulsen. La lampada a sospensione “PH Artichoke” fu progettata nel 1958 da Poul Henningsen per il Langelinie Pavillonen, un ristorante modernista a Copenaghen. Il suo look scultoreo è ancora considerato un’icona del design internazionale. La lampada a sospensione è dotata di 72 lamine, posizionate in modo da diffondere un’illuminazione completamente anabbagliante da qualsiasi angolazione. Per garantire un elevato livello di qualità, gran parte del processo di produzione viene ancora eseguito a mano. Qui, nella finitura in rame originale.
Louis Poulsen. La lampada a sospensione “PH Artichoke” fu progettata nel 1958 da Poul Henningsen per il Langelinie Pavillonen, un ristorante modernista a Copenaghen. Il suo look scultoreo è ancora considerato un’icona del design internazionale. La lampada a sospensione è dotata di 72 lamine, posizionate in modo da diffondere un’illuminazione completamente anabbagliante da qualsiasi angolazione. Per garantire un elevato livello di qualità, gran parte del processo di produzione viene ancora eseguito a mano. Qui, nella finitura in rame originale.
Boffi e De Padova. “When water meets…” era il titolo dell’installazione progettata da Piero Lissoni per lo stand Boffi e De Padova ubicato nell’area S.Project del Salone del Mobile. L’acqua era dunque l’elemento caratterizzante e unificante dell’allestimento. In uno spazio di quasi 900 mq ha trovato espressione un progetto di interni completo, includendo le proposte di MA/U Studio e di ADL, azienda specializzata in partizioni e sistemi di apertura e chiusura di ambienti.
Boffi e De Padova. “When water meets…” era il titolo dell’installazione progettata da Piero Lissoni per lo stand Boffi e De Padova ubicato nell’area S.Project del Salone del Mobile. L’acqua era dunque l’elemento caratterizzante e unificante dell’allestimento. In uno spazio di quasi 900 mq ha trovato espressione un progetto di interni completo, includendo le proposte di MA/U Studio e di ADL, azienda specializzata in partizioni e sistemi di apertura e chiusura di ambienti.
Kartell. “Louis Ghost”, “Victoria Ghost” e “Bourgie” sono tre prodotti icona firmati da Philippe Starck e diventati parte integrante del paesaggio domestico contemporaneo. Qui nella loro versione più celebre e accattivante, in policarbonato trasparente, ma disponibili anche in altri colori.
Kartell. “Louis Ghost”, “Victoria Ghost” e “Bourgie” sono tre prodotti icona firmati da Philippe Starck e diventati parte integrante del paesaggio domestico contemporaneo. Qui nella loro versione più celebre e accattivante, in policarbonato trasparente, ma disponibili anche in altri colori.
Missoni Home. “Panorama” è una collezione quasi pittorica, che descrive con immediatezza terra e cielo, montagne, pinete, ghiacciai. Sono giochi di cromie intense e luminose che “fermano” la natura sui tessuti. Istantanee piacevolissime che qui rivestono l’informale divano “Top4”.
Missoni Home. “Panorama” è una collezione quasi pittorica, che descrive con immediatezza terra e cielo, montagne, pinete, ghiacciai. Sono giochi di cromie intense e luminose che “fermano” la natura sui tessuti. Istantanee piacevolissime che qui rivestono l’informale divano “Top4”.
Missoni Home. Un susseguirsi di fili di lana 100% merinos extrafine intrecciati a mano vanno a comporre la lampada a sospensione “Thea Kuta”. Il progetto - di cui è autrice l’artista Elisa Bortolussi - nasce dall'esigenza di sperimentare il filato come forma d’arte alternativa alla pittura.
Missoni Home. Un susseguirsi di fili di lana 100% merinos extrafine intrecciati a mano vanno a comporre la lampada a sospensione “Thea Kuta”. Il progetto - di cui è autrice l’artista Elisa Bortolussi - nasce dall'esigenza di sperimentare il filato come forma d’arte alternativa alla pittura.
De Padova. La tessitura in midollino nella struttura crea un contrasto eccentrico, che dà carattere di unicità alla poltrona “T.54” (Archivio storico Bonacina 1889). Progettata nel 1954 porta lo stile moderno nelle case degli italiani. A terra le lampade “Firefly” disegnate da Alexander Åhnebrink. Munite di batteria ricaricabile con porta USB si possono portare là dove occorre illuminare. Il cestello di pelle naturale ricorda quello dei termos da pic-nic, rendendole piacevolmente vintage.
De Padova. La tessitura in midollino nella struttura crea un contrasto eccentrico, che dà carattere di unicità alla poltrona “T.54” (Archivio storico Bonacina 1889). Progettata nel 1954 porta lo stile moderno nelle case degli italiani. A terra le lampade “Firefly” disegnate da Alexander Åhnebrink. Munite di batteria ricaricabile con porta USB si possono portare là dove occorre illuminare. Il cestello di pelle naturale ricorda quello dei termos da pic-nic, rendendole piacevolmente vintage.
De Padova. C’è la mano dei maestri dietro la “M16”, “chiavarina” con braccioli disegnata nel 2016 da Patrick Morgue. Resta intatto il segno e la gamma di scelta del sedile, fra i quali anche quello di paglia con corteccia di giunco naturale, che sostiene il gioco con la memoria. “French concession”, il nuovo tavolo disegnato da Piero Lissoni, sboccia dal pavimento - a cui è fissato - come un fiore.
De Padova. C’è la mano dei maestri dietro la “M16”, “chiavarina” con braccioli disegnata nel 2016 da Patrick Morgue. Resta intatto il segno e la gamma di scelta del sedile, fra i quali anche quello di paglia con corteccia di giunco naturale, che sostiene il gioco con la memoria. “French concession”, il nuovo tavolo disegnato da Piero Lissoni, sboccia dal pavimento - a cui è fissato - come un fiore.
De Padova. “Mawari” è un nuovo tavolo progettato da Gunther Pelgrims. Aereo e solido, esprime l’inclinazione artigianale e la passione per il legno del designer ebanista belga. Gli inserti a contrasto nei punti di giunzione delle tre sezioni del piano valorizzano le essenze pregiate - in entrambe le versioni in rovere naturale e rovere affumicato - disegnando un decoro discreto. Pieghevole, leggera e maneggevole, “Sundance” di Paolo Golinelli, è una comoda poltroncina con il bracciolo imbottito. Ideale per l’esterno, da collocare intorno ad un tavolo o a bordo piscina.
De Padova. “Mawari” è un nuovo tavolo progettato da Gunther Pelgrims. Aereo e solido, esprime l’inclinazione artigianale e la passione per il legno del designer ebanista belga. Gli inserti a contrasto nei punti di giunzione delle tre sezioni del piano valorizzano le essenze pregiate - in entrambe le versioni in rovere naturale e rovere affumicato - disegnando un decoro discreto. Pieghevole, leggera e maneggevole, “Sundance” di Paolo Golinelli, è una comoda poltroncina con il bracciolo imbottito. Ideale per l’esterno, da collocare intorno ad un tavolo o a bordo piscina.
Boffi. “Round Fisher” progettata da Piero Lissoni, è la più semplice delle vasche. Si aggiunge al precedente modello ovale, ispirato alla bellezza naturistica di Fisher Island, senza variarne l’idea originaria contenuta nel disegno archetipo di qualcosa fatto per contenere l’acqua e per accogliere il corpo in modo naturale, in relazione armonica con l’ambiente. In Corian®, assicura benessere al tatto e a contatto con la pelle. Rubinetterie dal sapore industriale “Pipe” di Marcel Wanders.
Boffi. “Round Fisher” progettata da Piero Lissoni, è la più semplice delle vasche. Si aggiunge al precedente modello ovale, ispirato alla bellezza naturistica di Fisher Island, senza variarne l’idea originaria contenuta nel disegno archetipo di qualcosa fatto per contenere l’acqua e per accogliere il corpo in modo naturale, in relazione armonica con l’ambiente. In Corian®, assicura benessere al tatto e a contatto con la pelle. Rubinetterie dal sapore industriale “Pipe” di Marcel Wanders.
Kartell. Il layout dello stand è stato concepito come una passeggiata tra 22 vetrine, ciascuna dedicata a una collezione-icona. Due le nuove tipologie di prodotto: la sedia “A.I.” progettata da un’intelligenza artificiale - il software Autodesk - e il primo mobile realizzato interamente in Bioplastica, un materiale naturale al 100%, fornito da Bio.on, un’azienda italiana che ha contribuito alla realizzazione dei celebri “Componibili” disegnati nel 1969 da Anna Castelli Ferrieri.
Kartell. Il layout dello stand è stato concepito come una passeggiata tra 22 vetrine, ciascuna dedicata a una collezione-icona. Due le nuove tipologie di prodotto: la sedia “A.I.” progettata da un’intelligenza artificiale - il software Autodesk - e il primo mobile realizzato interamente in Bioplastica, un materiale naturale al 100%, fornito da Bio.on, un’azienda italiana che ha contribuito alla realizzazione dei celebri “Componibili” disegnati nel 1969 da Anna Castelli Ferrieri.
Kartell. I “Componibili Bio” sono i mobili contenitori simbolo di Kartell da oltre cinquant’anni realizzati, per il Salone 2019, con un rivoluzionario materiale naturale nato dalla ricerca Kartell, in collaborazione con Bio-on, che ha continuamente testato e migliorato sia le caratteristiche bio sia le prestazioni di un prodotto industriale, bello e ben fatto. La collezione arricchisce la gamma dei contenitori bestseller di Kartell “Componibili”, disegnati nel 1969 da Anna Castelli Ferrieri.
Kartell. I “Componibili Bio” sono i mobili contenitori simbolo di Kartell da oltre cinquant’anni realizzati, per il Salone 2019, con un rivoluzionario materiale naturale nato dalla ricerca Kartell, in collaborazione con Bio-on, che ha continuamente testato e migliorato sia le caratteristiche bio sia le prestazioni di un prodotto industriale, bello e ben fatto. La collezione arricchisce la gamma dei contenitori bestseller di Kartell “Componibili”, disegnati nel 1969 da Anna Castelli Ferrieri.
Tecno. Zoom su “AT 16”, un appendiabiti girevole ad altezza regolabile. Disegnato da Osvaldo Borsani nel 1961 è stato rieditato nel 2012. Le sfere sono realizzate in legno massello di faggio, tinto in quattro diverse tonalità. Il tubo esterno in alluminio è rivestito in pelle nera.
Tecno. Zoom su “AT 16”, un appendiabiti girevole ad altezza regolabile. Disegnato da Osvaldo Borsani nel 1961 è stato rieditato nel 2012. Le sfere sono realizzate in legno massello di faggio, tinto in quattro diverse tonalità. Il tubo esterno in alluminio è rivestito in pelle nera.
Zanotta. Ci ha accolto all’ingresso, in uno spazio dedicato ai 50+1 anni di “Sacco” - anniversario celebrato quest’anno da Zanotta - una scultura in marmo bianco di Carrara della celebre poltrona. L’autore è Krishnaraj Chonat. Suo anche il dipinto di Las Vegas che si intravvede sullo sfondo.
Zanotta. Ci ha accolto all’ingresso, in uno spazio dedicato ai 50+1 anni di “Sacco” - anniversario celebrato quest’anno da Zanotta - una scultura in marmo bianco di Carrara della celebre poltrona. L’autore è Krishnaraj Chonat. Suo anche il dipinto di Las Vegas che si intravvede sullo sfondo.
Kartell. La famiglia di sedute “S/Matrik”- cui si è aggiunto lo sgabello - creata da Tokujin Yoshioka è realizzata con uno stampo che permette di creare una rete tridimensionale, sovrapposta e incrociata, in cui grazie alla particolare tecnologia a iniezione, gli strati di policarbonato trasparente o colorato in massa creano una struttura monostampata che simula, nelle forme, una rete metallica, abbinata a una struttura verniciata o cromata o in inox verniciato nella versione per esterno.
Kartell. La famiglia di sedute “S/Matrik”- cui si è aggiunto lo sgabello - creata da Tokujin Yoshioka è realizzata con uno stampo che permette di creare una rete tridimensionale, sovrapposta e incrociata, in cui grazie alla particolare tecnologia a iniezione, gli strati di policarbonato trasparente o colorato in massa creano una struttura monostampata che simula, nelle forme, una rete metallica, abbinata a una struttura verniciata o cromata o in inox verniciato nella versione per esterno.
Missoni Home. In uno stand delimitato da tende a frange l’azienda ha rivelato i nuovi mood pensati per i rivestimenti in tessuto: “Alps”, “Panorama”, “Winter Garden”. Un puzzle scenografico composto da storie di natura, pittura e minimalismi grafici. Tanti i complementi: paraventi, tavolini, cuscini ricamati, lampade leggere. Funzionali gli imbottiti, progettati in composizioni modulari.
Missoni Home. In uno stand delimitato da tende a frange l’azienda ha rivelato i nuovi mood pensati per i rivestimenti in tessuto: “Alps”, “Panorama”, “Winter Garden”. Un puzzle scenografico composto da storie di natura, pittura e minimalismi grafici. Tanti i complementi: paraventi, tavolini, cuscini ricamati, lampade leggere. Funzionali gli imbottiti, progettati in composizioni modulari.
Missoni Home. Il divano “Tektonik”, disegnato da Bendik Torvin è nobilitato dal tratto di Piero Zuffi autore delle tavole dell’oroscopo cinese e degli ideogrammi disegnati negli anni ‘80 dall’eclettico artista e acquistate da Ottavio Missoni. I 12 protagonisti dell’opera originale, ispirata al calendario lunare (bufalo, cane, capra, cavallo, drago, gallo, lepre, maiale, scimmia, serpente, tigre, topo) sono riprodotti sui tessuti con effetti materici e tonali di grande suggestione e bellezza.
Missoni Home. Il divano “Tektonik”, disegnato da Bendik Torvin è nobilitato dal tratto di Piero Zuffi autore delle tavole dell’oroscopo cinese e degli ideogrammi disegnati negli anni ‘80 dall’eclettico artista e acquistate da Ottavio Missoni. I 12 protagonisti dell’opera originale, ispirata al calendario lunare (bufalo, cane, capra, cavallo, drago, gallo, lepre, maiale, scimmia, serpente, tigre, topo) sono riprodotti sui tessuti con effetti materici e tonali di grande suggestione e bellezza.
Tecno e Zanotta. Per la prima volta le due aziende - pur in aree distinte - si sono presentate al Salone del Mobile condividendo un ampio spazio allestito dallo studio Calvi Brambilla. Tecno ha proposto numerose ambientazioni presentando novità e bestseller, raccontando il suo modo di fare progetto. Tecnologia, condivisione, flessibilità le parole chiave della sua narrazione.
Tecno e Zanotta. Per la prima volta le due aziende - pur in aree distinte - si sono presentate al Salone del Mobile condividendo un ampio spazio allestito dallo studio Calvi Brambilla. Tecno ha proposto numerose ambientazioni presentando novità e bestseller, raccontando il suo modo di fare progetto. Tecnologia, condivisione, flessibilità le parole chiave della sua narrazione.
Tecno. Una struttura tubolare in metallo, come una spina centrale, è il punto di partenza del sistema “Nomos”, (Premio Compasso d'Oro 1987- Design Foster & Partners), alla quale sono aggiunte gambe, piedi, supporti, superfici di lavoro, sovrastrutture e schermi. L’elettrificazione verticale sfrutta una vertebra snodata in materiale plastico, agganciata alla struttura. Una canalizzazione modulare in lamiera forata verniciata, permette il passaggio dei cavi sottopiano.
Tecno. Una struttura tubolare in metallo, come una spina centrale, è il punto di partenza del sistema “Nomos”, (Premio Compasso d'Oro 1987- Design Foster & Partners), alla quale sono aggiunte gambe, piedi, supporti, superfici di lavoro, sovrastrutture e schermi. L’elettrificazione verticale sfrutta una vertebra snodata in materiale plastico, agganciata alla struttura. Una canalizzazione modulare in lamiera forata verniciata, permette il passaggio dei cavi sottopiano.
Zanotta: L’allestimento “Urban Passion” a cura dello studio Calvi Brambilla con lo styling dello Studio Salaris e il graphic design di Leonardo Sonnoli, ha proposto un ideale viaggio tra sei città globali. Berlino, Barcellona, Parigi, New York, Shanghai e Roma: sei scenari che si affacciano sui diversi paesaggi urbani; sei soluzioni d’arredo che rispecchiano altrettante identità metropolitane.
Zanotta: L’allestimento “Urban Passion” a cura dello studio Calvi Brambilla con lo styling dello Studio Salaris e il graphic design di Leonardo Sonnoli, ha proposto un ideale viaggio tra sei città globali. Berlino, Barcellona, Parigi, New York, Shanghai e Roma: sei scenari che si affacciano sui diversi paesaggi urbani; sei soluzioni d’arredo che rispecchiano altrettante identità metropolitane.
Zanotta. Ispirato al futon tradizionale giapponese, il divano “Shiki”, disegnato da Damian Williamson evoca l’idea di un materasso imbottito su una struttura in legno rivestita. Un raffinato motivo trapuntato disegna l’ampio cuscino della seduta, impreziosito dal dettaglio sartoriale degli alamari, realizzati e applicati a mano, proposti in nuance con il tessuto di rivestimento.
Zanotta. Ispirato al futon tradizionale giapponese, il divano “Shiki”, disegnato da Damian Williamson evoca l’idea di un materasso imbottito su una struttura in legno rivestita. Un raffinato motivo trapuntato disegna l’ampio cuscino della seduta, impreziosito dal dettaglio sartoriale degli alamari, realizzati e applicati a mano, proposti in nuance con il tessuto di rivestimento.
Zanotta. “Tweed”, progettato da Garcia Cumini, è una famiglia di tavoli con piani dalla forma dolcemente irregolare e fluida. Non un semplice esercizio di scala ma diverse personalità per potersi sedere in modo raccolto o formale in base alle occasioni. Il segno grafico forte e rigoroso simile all'intreccio del Tweed si contrappone alla linea del piano”.  “Tusa” è la nuova poltroncina firmata da Rodolfo Dordoni. Forma accogliente, profilo sottile, linee arrotondate le sue caratteristiche.
Zanotta. “Tweed”, progettato da Garcia Cumini, è una famiglia di tavoli con piani dalla forma dolcemente irregolare e fluida. Non un semplice esercizio di scala ma diverse personalità per potersi sedere in modo raccolto o formale in base alle occasioni. Il segno grafico forte e rigoroso simile all'intreccio del Tweed si contrappone alla linea del piano”. “Tusa” è la nuova poltroncina firmata da Rodolfo Dordoni. Forma accogliente, profilo sottile, linee arrotondate le sue caratteristiche.
Zanotta. La testiera imbottita di “Florin” è risolta in una insolita coppia di ampi e soffici elementi: due testate separate, sostenute posteriormente da una struttura in legno tornito e verniciato a poro aperto, garantiscono il massimo comfort e permettono di leggere o lavorare comodamente appoggiati. Il giroletto è rivestito in tessuto o in pelle. Impreziosisce e personalizza ulteriormente il progetto il motivo floreale disponibile per le testiere. Design Roberto Lazzeroni.
Zanotta. La testiera imbottita di “Florin” è risolta in una insolita coppia di ampi e soffici elementi: due testate separate, sostenute posteriormente da una struttura in legno tornito e verniciato a poro aperto, garantiscono il massimo comfort e permettono di leggere o lavorare comodamente appoggiati. Il giroletto è rivestito in tessuto o in pelle. Impreziosisce e personalizza ulteriormente il progetto il motivo floreale disponibile per le testiere. Design Roberto Lazzeroni.
Zanotta. “Spotty” è una famiglia di tavolini declinata in tre diverse dimensioni e in diverse altezze e combinazioni cromatiche. Il focus del progetto è il piano in laminato caratterizzato da un decoro esclusivo su disegno a mano di Pierre Charpin, autore del progetto. Una distesa di punti ripetuti a distanza quasi regolare ritma la superficie. Belli singolarmente, spettacolari se abbinati tra loro.
Zanotta. “Spotty” è una famiglia di tavolini declinata in tre diverse dimensioni e in diverse altezze e combinazioni cromatiche. Il focus del progetto è il piano in laminato caratterizzato da un decoro esclusivo su disegno a mano di Pierre Charpin, autore del progetto. Una distesa di punti ripetuti a distanza quasi regolare ritma la superficie. Belli singolarmente, spettacolari se abbinati tra loro.
Zanotta. Il letto “Gala” si contraddistingue per la “doppia testiera” formata da due pannelli rettangolari paralleli, di dimensioni differenti. La distanza che li separa è ciò che rende interessante la loro relazione, permettendo l’inserimento di ripiani portaoggetti. Il pannello posteriore, più ampio, si propone come un grande fondale che incornicia il letto. Design, Gabriele Rosa.
Zanotta. Il letto “Gala” si contraddistingue per la “doppia testiera” formata da due pannelli rettangolari paralleli, di dimensioni differenti. La distanza che li separa è ciò che rende interessante la loro relazione, permettendo l’inserimento di ripiani portaoggetti. Il pannello posteriore, più ampio, si propone come un grande fondale che incornicia il letto. Design, Gabriele Rosa.
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Nel post “Euroluce 2019. Quattordicimila passi e 23 scatti d’autore* vi abbiamo raccontato, attraverso le immagini di Marco Scarpa, i brand più importanti del settore lighting presenti alla manifestazione milanese. Qui - sempre con un’ampia gallery fotografica in continuità con la precedente - facciamo il punto sul Salone del Mobile, uno specchio dei nostri tempi, dei nostri modi di vivere e di abitare il presente. Una riflessione su industria e artigianato, innovazioni e memorie.

La provocatoria e ironica riflessione con cui l’architetto Mario Bellini ha inaugurato - insieme agli interventi di Joseph Grima e Stefano Boeri - il Museo del Design Italiano è la lente attraverso cui leggere - anche - questa cinquantottesima edizione del Salone del Mobile.Milano.

«…Dunque che cos’è il design? Noi lo sappiamo ma non riusciamo a definirlo… se facciamo un salto indietro nella storia negli anni ’20 e ’30 quando si è cominciato a dire: basta con gli stili, è ora di finirla, abbiamo avuto Rococò, Neoclassico Biedermeier, Art déco e poi adesso il Moderno. Ma il Moderno è uno stile? No, il Moderno è la fine, è la morte degli stili. Eh già! Ma se design significa tutte queste cose, soltanto usandolo come etichetta, è probabile che design sia diventato il nome dello stile del disegno dei nostri tempi. (…)».

Design, modernità, minimalismo. Sinonimi dunque, che definiscono arredi dalle linee semplici, incastri perfetti, forme geometriche pure. È solo l’essenziale a parlare e a riassegnare un valore ai materiali - nobili, di qualità, ecosostenibili ecc. ecc. - e all’esecuzione, dove si evidenzia la possibilità di instaurare un dialogo tra industria (per tutti, seriale) e artigianato (unico, fatto a mano). In quest’ossimoro apparente si destreggiano, da alcuni anni, un buon numero di aziende che hanno scritto, e continuano a farlo, le più belle pagine del design made in Italy.

Sul filo del less is more mobili, imbottiti e complementi rivelano la loro personalità attraverso scelte strutturali ottenute per sottrazione, secondo la lezione di Mies van der Rohe. E tutta l’attenzione si sposta sui dettagli: tangibili, quando si tratta di superfici, da scoprire, quando è la tecnologia a fare la differenza.

E per noi, “addetti ai lavori” scatta l’attrazione fatale: verso un divano dove l’alamaro è cucito a mano (Zanotta), il contenitore storico è ripensato in bioplastica (Kartell), un filo di lana nelle mani di un’artista disegna un lampadario (Missoni Home). Nuovi modi di vivere impongono nuove narrazioni, filosofie, prodotti ma a tratti la memoria ci sorprende per la sua attualità e lungimiranza. Pensiamo alla poltrona “Up5_6”, disegnata da Gaetano Pesce nel 1969 (B&B Italia), al lampadario “PH Artichoke” progettato nel 1958 da Poul Henningsen (Louis Poulsen), al sistema “Nomos” creato da Foster & Partners nel 1987 (Tecno) e potremmo continuare, prendendo in considerazione anche riletture e adeguamenti di collezioni già a catalogo delle grandi aziende da oltre un decennio. Eredi di quell’acuto senso delle proporzioni, di quell’ariosità e leggerezza che ci ha lasciato il movimento Moderno, le nuove produzioni continuano il gioco della sottrazione, asciugando e perfezionando. Pensiamo ad esempio alla vasca “Round Fisher” progettata da Piero Lissoni (Boffi), al tavolo “Mawari” firmato da Gunther Pelgrims (De Padova), alle lampade “In Vitro” disegnate da Philippe Starck (Flos).

Una tensione verso l’armonia e la semplicità delle forme che ritroverete nelle foto della nostra gallery, scattate - come nel precedente post dedicato a Euroluce 2019 - da Marco Scarpa. Una testimonianza - sicuramente non esaustiva - ma speriamo piacevole e significativa di ciò che per noi, al Salone del Mobile.Milano, ha “lasciato il segno”.
 

*LEGGI ANCHE:

EUROLUCE 2019. QUATTORDICIMILA PASSI E 23 SCATTI D'AUTORE

Laura Perna

Laura Perna

Dopo la laurea in filosofia conseguita presso l'Università Cattolica di Milano inizia il suo percorso professionale nell'area della comunicazione: uffici- stampa, relazioni pubbliche, editoria. Il suo rapporto con la scrittura è intenso e quotidiano. FourExcellences rappresenta un "punto e a capo", una svolta. È un'idea, poi un progetto che si trasforma in realtà day by day. È una dichiarazione d'indipendenza che condivide con le sue compagne di viaggio. È lo specchio di un mondo effervescente e creativo, la voce di infinite storie.
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