Ci sono oggetti del passato che continuano a far parte del nostro presente. Sono oggetti dotati di uno stile personale, di uno spirito innovativo che gli permette di connettersi alla contemporaneità stagione dopo stagione. È il caso della lampada Luna progettata da uno dei grandi Maestri dell’architettura moderna milanese e internazionale: Gio Ponti (1891-1979).
Disegnata nel 1957, per la XI edizione della Triennale di Milano, e inserita all’interno di una casa prefabbricata, era un esempio delle possibilità dell’industria in materia di arredi e costruzioni. Un’opportunità per sperimentare la produzione in serie e testare nuovi processi come la termoformatura della plastica che permise a Ponti di dar forma a questa lampada da terra leggera, caratterizzata da linee essenziali e da una maniglia che ne permette il facile spostamento.
Un prototipo rimasto negli archivi fino al 2018 quando Filippo Cristina - fondatore di TATO - l’ha messo a catalogo. All’esordio nell’originale total white, Luna viene oggi proposta con un diffusore bicolore nelle finiture bianco/blu, bianco/arancione e bianco/grigio per la versione a sospensione e bianca/blu o bianca/arancione per la versione da terra.
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