Il linguaggio di Lema pur fedele a una grammatica espressiva discreta e mai invadente ha scelto - per le proposte 2018 presentate al Salone del Mobile - di imboccare una nuova strada, abbracciando uno stile più originale e riconoscibile. Un twist inedito, espresso nell’armonico incontro tra materiali ricercati dalle intense cromie e forme, a tratti minimaliste, a tratti importanti nei volumi.
Scelta coraggiosa dunque. E immagine riflessa della personalità dei designer che insieme a Piero Lissoni, art director del marchio dal 1994, hanno dato vita a nuove storie di affinità con l’azienda.
Tra i progettisti che collaborano con l’impresa brianzola David Lopez Quincoces. Sue creazioni l’easy-chair Alton la cassettiera a isola Areia, il tavolo Alamo (nella foto). Un’indagine materica quest’ultima, che interpreta, attraverso il suo tratto rigoroso e sofisticato, i codici decorativi tipici degli anni ’40 ma con un gusto minimale. La ricerca del designer si è infatti concentrata sul tema della leggerezza: struttura e piano sono elegantemente asciutti, ridotti al minimo. La struttura è in metallo verniciato bronzo patinato e inedito è il piano effetto seminato. Realizzato in stratificato di alluminio, è caratterizzato da una nuova esclusiva finitura, composito di resina, polvere di marmo pigmentata e scaglie di metalli nobili come ottone e bronzo proposta in tre affascinanti versioni ispirate alle pietre naturali: Blu Lapislazzuli, Verde Malachite, Nero Belgian Blue.
Disponibile anche in rovere termotrattato, Alamo è proposto in quattro dimensioni: mm. 2400/2700/3000/3300x905x710 (lxpxh).