Neoclassicismo e contemporaneità

Angelo Tacchinardi. Soggiorno-ingresso. Progettata e costruita dall’architetto la consolle “Carrozzeria” realizzata con pezzi di carrozzeria d’auto saldati con puntatrice elettrica. Sulla consolle lampada “Gherpe” progetto Superstudio, Poltronova. Poltrona nera e pouf “Simpliciter”, design Antonio Citterio, B&B Italia - Maxalto. Lampada “Papiro”, design Sergio Calatroni, Pallucco. Quadro Marta Dell’Angelo.
Angelo Tacchinardi. Soggiorno-ingresso. Progettata e costruita dall’architetto la consolle “Carrozzeria” realizzata con pezzi di carrozzeria d’auto saldati con puntatrice elettrica. Sulla consolle lampada “Gherpe” progetto Superstudio, Poltronova. Poltrona nera e pouf “Simpliciter”, design Antonio Citterio, B&B Italia - Maxalto. Lampada “Papiro”, design Sergio Calatroni, Pallucco. Quadro Marta Dell’Angelo.
Angelo Tacchinardi. Soggiorno-ingresso. Tavolino “Carrarmatino” realizzato da Tacchinardi utilizzando lamiere grecate riciclate (erano il manto di copertura degli spogliatoi di un campo da calcio). Le lamiere raddrizzate con incudine e martello, sono state tagliate, piegate e stabilizzate incollandole su pannelli di legno. Il risultato è un monolite materico, dal colore neutro, in contrasto con l’ambiente settecentesco. Divano “Link”, Verzelloni. Vaso, Venini. Quadro, Maura Tacchinardi.
Angelo Tacchinardi. Soggiorno-ingresso. Tavolino “Carrarmatino” realizzato da Tacchinardi utilizzando lamiere grecate riciclate (erano il manto di copertura degli spogliatoi di un campo da calcio). Le lamiere raddrizzate con incudine e martello, sono state tagliate, piegate e stabilizzate incollandole su pannelli di legno. Il risultato è un monolite materico, dal colore neutro, in contrasto con l’ambiente settecentesco. Divano “Link”, Verzelloni. Vaso, Venini. Quadro, Maura Tacchinardi.
Angelo Tacchinardi. Soggiorno-ingresso. Focus su “Quadretti”, un’installazione luminosa sospesa creata dall’architetto con strisce di quadretti di metalli non ferrosi sbalzati a freddo e assemblati in successione. I frammenti colorati creano dei percorsi sotto la volta illuminando uniformemente il locale con luce indiretta di intensità regolabile.
Angelo Tacchinardi. Soggiorno-ingresso. Focus su “Quadretti”, un’installazione luminosa sospesa creata dall’architetto con strisce di quadretti di metalli non ferrosi sbalzati a freddo e assemblati in successione. I frammenti colorati creano dei percorsi sotto la volta illuminando uniformemente il locale con luce indiretta di intensità regolabile.
Angelo Tacchinardi. Living-TV. Opere dell’architetto: tavolino “Vegno”. Ha ruote piroettanti in massello di larice tornite a mano e piano composto da scatolati in acciaio decarburato con smaltatura ceramica a forno di vari colori; in un angolo la lampada “Cartoccio”. Solo tondini di metallo, un foglio di alluminio, una base in lamiera stagnata lucida e una luce fluorescente. Su una parete della stanza dove erano già presenti due nicchie si trova il “Serpente nelle teche di specchi”. Le teche sono state illuminate e rivestite di specchi e al loro interno è stata inserita l’immagine di un grande serpente che sembra infilarsi nel muro e sbucare con la testa nell’altra teca. L’immagine, stampata su carta fotografica, è fissata su un pannello rimovibile tramite calamite.
Angelo Tacchinardi. Living-TV. Opere dell’architetto: tavolino “Vegno”. Ha ruote piroettanti in massello di larice tornite a mano e piano composto da scatolati in acciaio decarburato con smaltatura ceramica a forno di vari colori; in un angolo la lampada “Cartoccio”. Solo tondini di metallo, un foglio di alluminio, una base in lamiera stagnata lucida e una luce fluorescente. Su una parete della stanza dove erano già presenti due nicchie si trova il “Serpente nelle teche di specchi”. Le teche sono state illuminate e rivestite di specchi e al loro interno è stata inserita l’immagine di un grande serpente che sembra infilarsi nel muro e sbucare con la testa nell’altra teca. L’immagine, stampata su carta fotografica, è fissata su un pannello rimovibile tramite calamite.
Angelo Tacchinardi. Living-TV. Progettata dall’architetto la luce a sospensione “Meteore”. È un’installazione formata da una struttura portante tubolare in rame piegato e corpi illuminanti in carta pesta smaltata. Arredano quest’area della casa: divano e pouf “Holden B.” e poltrona “Cubica”, Verzelloni; mobile TV “Luxor”, Cappellini.
Angelo Tacchinardi. Living-TV. Progettata dall’architetto la luce a sospensione “Meteore”. È un’installazione formata da una struttura portante tubolare in rame piegato e corpi illuminanti in carta pesta smaltata. Arredano quest’area della casa: divano e pouf “Holden B.” e poltrona “Cubica”, Verzelloni; mobile TV “Luxor”, Cappellini.
Angelo Tacchinardi. Sala da Pranzo. Alle pareti l’opera “Canneto” di Tacchinardi. Strisce di legno ricavate da vecchie travi di abete di recupero, verniciate con pigmenti e acrilico e assemblate con colla vinilica. Alla base una fascia di piombo che evoca l’acqua. L’obiettivo è stato quello di creare un ambiente naturale come un luogo protetto da un canneto, all’interno di un ambiente artificiale, un recinto di legno e colore in cui svolgere una funzione naturale come quella di cibarsi. Luce a sospensione “Jamaica”, design Marc Sadler, Foscarini; tavolo “Boiacca”, design Paolo Lucidi e Luca Pevere, Kristalia; poltroncine “Cab”, design Mario Bellini, Cassina.
Angelo Tacchinardi. Sala da Pranzo. Alle pareti l’opera “Canneto” di Tacchinardi. Strisce di legno ricavate da vecchie travi di abete di recupero, verniciate con pigmenti e acrilico e assemblate con colla vinilica. Alla base una fascia di piombo che evoca l’acqua. L’obiettivo è stato quello di creare un ambiente naturale come un luogo protetto da un canneto, all’interno di un ambiente artificiale, un recinto di legno e colore in cui svolgere una funzione naturale come quella di cibarsi. Luce a sospensione “Jamaica”, design Marc Sadler, Foscarini; tavolo “Boiacca”, design Paolo Lucidi e Luca Pevere, Kristalia; poltroncine “Cab”, design Mario Bellini, Cassina.
Angelo Tacchinardi. Camera da letto. Sulla parete di fronte al letto una lampada a parete in acciaio inox vintage è posta sopra la consolle “Melo” opera dell’architetto. Il nome e l’opera sono un omaggio allo scultore Fausto Melotti. Struttura in tubolari di rame saldati con una lega d’argento e piano in cristallo extra chiaro bisellato. Sempre di Tacchinardi i comodini “Alpacca” ottenuti da un’unica lastra di metallo piegata longitudinalmente e poi arrotolata su se stessa tramite quattro pieghe perpendicolari alle altre due. Il materiale impiegato è lucido a specchio per riflettere la luce della lampada. Cassettiera “D.655.1” e tappeto “D.754.1”, design Gio Ponti, Molteni & C; letto “L41 Sled”, design Rodolfo Dordoni, Cassina; lampada da terra,“KTribe”, design Philippe Starck, Flos; lampade da comodino “Curl D76”, design Sebastian Bergne, Luceplan; lampada da tavolo “Yang Metamorfosi LED”, design Carlotta de Bevilacqua, Artemide.
Angelo Tacchinardi. Camera da letto. Sulla parete di fronte al letto una lampada a parete in acciaio inox vintage è posta sopra la consolle “Melo” opera dell’architetto. Il nome e l’opera sono un omaggio allo scultore Fausto Melotti. Struttura in tubolari di rame saldati con una lega d’argento e piano in cristallo extra chiaro bisellato. Sempre di Tacchinardi i comodini “Alpacca” ottenuti da un’unica lastra di metallo piegata longitudinalmente e poi arrotolata su se stessa tramite quattro pieghe perpendicolari alle altre due. Il materiale impiegato è lucido a specchio per riflettere la luce della lampada. Cassettiera “D.655.1” e tappeto “D.754.1”, design Gio Ponti, Molteni & C; letto “L41 Sled”, design Rodolfo Dordoni, Cassina; lampada da terra,“KTribe”, design Philippe Starck, Flos; lampade da comodino “Curl D76”, design Sebastian Bergne, Luceplan; lampada da tavolo “Yang Metamorfosi LED”, design Carlotta de Bevilacqua, Artemide.
Angelo Tacchinardi. Camera da letto. Sulla parete di fronte al letto una lampada a parete in acciaio inox vintage è posta sopra la consolle “Melo” opera dell’architetto. Il nome e l’opera sono un omaggio allo scultore Fausto Melotti. Struttura in tubolari di rame saldati con una lega d’argento e piano in cristallo extra chiaro bisellato. Sempre di Tacchinardi i comodini “Alpacca” ottenuti da un’unica lastra di metallo piegata longitudinalmente e poi arrotolata su se stessa tramite quattro pieghe perpendicolari alle altre due. Il materiale impiegato è lucido a specchio per riflettere la luce della lampada. Cassettiera “D.655.1” e tappeto “D.754.1”, design Gio Ponti, Molteni & C; letto “L41 Sled”, design Rodolfo Dordoni, Cassina; lampada da terra,“KTribe”, design Philippe Starck, Flos; lampade da comodino “Curl D76”, design Sebastian Bergne, Luceplan; lampada da tavolo “Yang Metamorfosi LED”, design Carlotta de Bevilacqua, Artemide.
Angelo Tacchinardi. Camera da letto. Sulla parete di fronte al letto una lampada a parete in acciaio inox vintage è posta sopra la consolle “Melo” opera dell’architetto. Il nome e l’opera sono un omaggio allo scultore Fausto Melotti. Struttura in tubolari di rame saldati con una lega d’argento e piano in cristallo extra chiaro bisellato. Sempre di Tacchinardi i comodini “Alpacca” ottenuti da un’unica lastra di metallo piegata longitudinalmente e poi arrotolata su se stessa tramite quattro pieghe perpendicolari alle altre due. Il materiale impiegato è lucido a specchio per riflettere la luce della lampada. Cassettiera “D.655.1” e tappeto “D.754.1”, design Gio Ponti, Molteni & C; letto “L41 Sled”, design Rodolfo Dordoni, Cassina; lampada da terra,“KTribe”, design Philippe Starck, Flos; lampade da comodino “Curl D76”, design Sebastian Bergne, Luceplan; lampada da tavolo “Yang Metamorfosi LED”, design Carlotta de Bevilacqua, Artemide.
Angelo Tacchinardi. Camera per ospiti. Quest’ambiente è stato pensato volutamente spoglio, essenziale, per brevi soggiorni. Letto “Vanessa”, design Tobia Scarpa, Simon by Cassina; ai lati comodini “Similoro” di Tacchinardi (stesso design di “Alpacca”); sopra lampade “Take”, design Ferruccio Laviani, Kartell. Lampada a stelo “Costanza”, design Paolo Rizzatto, Luceplan.
Angelo Tacchinardi. Camera per ospiti. Quest’ambiente è stato pensato volutamente spoglio, essenziale, per brevi soggiorni. Letto “Vanessa”, design Tobia Scarpa, Simon by Cassina; ai lati comodini “Similoro” di Tacchinardi (stesso design di “Alpacca”); sopra lampade “Take”, design Ferruccio Laviani, Kartell. Lampada a stelo “Costanza”, design Paolo Rizzatto, Luceplan.
Angelo Tacchinardi. Guardaroba per ospiti. Adiacente alla camera si trova il guardaroba dove è inserito un mobile leggero - “prêt-à-porter”, design Studiopepe, Ivano Redaelli - una semplice base d’appoggio per l’apertura della valigia, con la possibilità di appendere rapidamente i vestiti e averli sottomano e in vista. Specchio da terra “Kooh i noor”, design Piero Lissoni, Glas Italia; divano “Vico”, design Jaime Hayon, Cassina; lampada a stelo “Mite”, design Marc Sadler, Foscarini.
Angelo Tacchinardi. Guardaroba per ospiti. Adiacente alla camera si trova il guardaroba dove è inserito un mobile leggero - “prêt-à-porter”, design Studiopepe, Ivano Redaelli - una semplice base d’appoggio per l’apertura della valigia, con la possibilità di appendere rapidamente i vestiti e averli sottomano e in vista. Specchio da terra “Kooh i noor”, design Piero Lissoni, Glas Italia; divano “Vico”, design Jaime Hayon, Cassina; lampada a stelo “Mite”, design Marc Sadler, Foscarini.
Angelo Tacchinardi. Cucina. Tutto Valdesign; luce a soffitto “Uso 900 Cove Lighting”, Flos.
Angelo Tacchinardi. Cucina. Tutto Valdesign; luce a soffitto “Uso 900 Cove Lighting”, Flos.
Angelo Tacchinardi. Cucina. Tutto Valdesign; luce a soffitto “Uso 900 Cove Lighting”, Flos.
Angelo Tacchinardi. Cucina. Tutto Valdesign; luce a soffitto “Uso 900 Cove Lighting”, Flos.
Angelo Tacchinardi. Bagno padronale. È rivestito in marmo di Carrara su specifico disegno dell’architetto così come il monoblocco lavabo in Corian. Sanitari  “Link”, design G. Cappellini R. Palomba, Flaminia; rubinetteria e accessori “Bellagio”, design Matteo Thun, Zucchetti. Lo specchio contenitore in ottone cromato con ante a specchio scorrevoli e interno in teak è stato disegnato e realizzato da Tacchinardi ed è illuminato dalle luci “Acheo”, design Gianfranco Frattini, Artemide. Al soffitto lampada a sospensione  “Glo Bal”, design Jasper Morrison, Flos.
Angelo Tacchinardi. Bagno padronale. È rivestito in marmo di Carrara su specifico disegno dell’architetto così come il monoblocco lavabo in Corian. Sanitari “Link”, design G. Cappellini R. Palomba, Flaminia; rubinetteria e accessori “Bellagio”, design Matteo Thun, Zucchetti. Lo specchio contenitore in ottone cromato con ante a specchio scorrevoli e interno in teak è stato disegnato e realizzato da Tacchinardi ed è illuminato dalle luci “Acheo”, design Gianfranco Frattini, Artemide. Al soffitto lampada a sospensione “Glo Bal”, design Jasper Morrison, Flos.
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A Milano, nel suo studio-laboratorio sul Naviglio Grande, Angelo Tacchinardi, architetto-designer-artigiano, progetta e realizza opere artistico-funzionali create con materiali di recupero. Alcune di esse - luci, tavoli, consolle, installazioni luminose - ideate per un appartamento di Palazzo Belgioioso da lui stesso ristrutturato e arredato, dialogano, in un gioco di contrasti, con gli interni d’epoca e con mobili e oggetti scelti tra le migliori produzioni del design italiano e internazionale.

Piazza Belgioioso è uno dei rari luoghi di Milano in cui è ancora possibile percepire l’atmosfera riservata e discreta che si respirava in città sul finire del XVIII secolo. A due passi da Via Manzoni, vi si arriva da Via Morone, ancora stretta nelle sue antiche case, e da Via degli Omenoni. Qui si affaccia la casa-studio del Manzoni, Palazzo Pozzi Besana e il settecentesco palazzo omonimo voluto dal Principe Alberico XII di Belgioioso d’Este. A occuparsi del progetto, tra il 1772 e il 1787, fu Giuseppe Piermarini, l’architetto che rivoluzionò Milano vestendola di neoclassicismo (suo è il progetto del Teatro alla Scala). Allievo prediletto di Luigi Vanvitelli, si ispirò al lavoro che il proprio maestro svolse per la Reggia di Caserta, utilizzandola come modello e riproponendone la facciata. Gli interni, con gli apparati decorativi creati in collaborazione con Giocondo Arbertolli e Martin Knoller, e la cappella interna a opera di Simone Cantoni, consegnano alla storia dell’architettura uno dei palazzi più lussuosi ed eleganti che la città abbia mai visto.

La ristrutturazione di uno degli appartamenti di Palazzo Belgiososo è stata affidata, da un noto committente romano, all’architetto milanese Angelo Tacchinardi che ne ha curato anche l’arredamento. Gli interni, ora ariosi e scenografici, sono caratterizzati dall’installazione di alcune sue opere artistico-funzionali e da mobili e oggetti scelti tra le migliori produzioni del design italiano e internazionale.

In questo appartamento di 280 mq, composto da soggiorno ingresso, living Tv, due camere da letto, una padronale e una per gli ospiti, un guardaroba per ospiti, la cucina e tre bagni, nessun particolare è stato trascurato, nulla è stato lasciato al caso. E sono proprio le opere dell’architetto, inserite in ambientazioni già pensate per accoglierle, a fare la differenza.

Alcuni manufatti recuperano materiali di scarto e vanno a comporre paesaggi astratti - è il caso del Canneto in sala da pranzo - o pezzi imponenti dal sapore postindustriale come la consolle Carrozzeria sistemata all’ingresso. Altri si distinguono per la leggerezza e le forme svuotate, come i comodini Alpacca (e Similoro) ottenuti da un’unica lastra di metallo piegata, o la consolle Melo, costruita con tubolari di rame.

Sono le diverse anime di un architetto-designer-artigiano abituato a giocare con i materiali, a sondarne le possibilità, scoprirne le attitudini. Niente è più appassionante del costruire, del dar forma a un’idea, o a uno spazio, con le proprie mani. E proprio perché così determinanti nel plasmare gli ambienti, le installazioni luminose sono un altro punto forte dei suoi progetti. Presenze “di carattere” eppure capaci di creare un’atmosfera intima e rilassante.

Laura Perna

Laura Perna

Dopo la laurea in filosofia conseguita presso l'Università Cattolica di Milano inizia il suo percorso professionale nell'area della comunicazione: uffici- stampa, relazioni pubbliche, editoria. Il suo rapporto con la scrittura è intenso e quotidiano. FourExcellences rappresenta un "punto e a capo", una svolta. È un'idea, poi un progetto che si trasforma in realtà day by day. È una dichiarazione d'indipendenza che condivide con le sue compagne di viaggio. È lo specchio di un mondo effervescente e creativo, la voce di infinite storie.
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