Le relazioni al centro del progetto

Arper. I pannelli fonoassorbenti “Parentesit” nella versione freestanding. I progettisti Lievore Altherr Molina si sono ispirati all'essenzialità del design d’interni giapponese. Qui, paraventi “all'Occidentale” si declinano in tondi e quadrati per ricavare, negli ambienti di lavoro condivisi, uno spazio per la concentrazione individuale. A terra i pouf  “Pix” disponibili a uno, tre o cinque posti. Design Ichiro Iwasaki. (photo credits RDNR Studio & Marco Covi)
Arper. I pannelli fonoassorbenti “Parentesit” nella versione freestanding. I progettisti Lievore Altherr Molina si sono ispirati all'essenzialità del design d’interni giapponese. Qui, paraventi “all'Occidentale” si declinano in tondi e quadrati per ricavare, negli ambienti di lavoro condivisi, uno spazio per la concentrazione individuale. A terra i pouf “Pix” disponibili a uno, tre o cinque posti. Design Ichiro Iwasaki. (photo credits RDNR Studio & Marco Covi)
Arper. Una vista dello showroom milanese in Via Pantano, a due passi dalla sede dell'Università Statale. Inaugurato nel 2011 è stato completamente rinnovato lo scorso anno, secondo il progetto dello Studio spagnolo Lievore Altherr. Un luogo d’incontro e ispirazione per architetti e interior designer. (photo credits Marco Covi)
Arper. Una vista dello showroom milanese in Via Pantano, a due passi dalla sede dell'Università Statale. Inaugurato nel 2011 è stato completamente rinnovato lo scorso anno, secondo il progetto dello Studio spagnolo Lievore Altherr. Un luogo d’incontro e ispirazione per architetti e interior designer. (photo credits Marco Covi)
Arper. La collezione “Steeve”, disegnata da Jean-Marie Massaud è un sistema modulare di panche, poltrone e divani. Le diverse possibilità di personalizzazione dei moduli spaziano fra tessuti, pelli e legni. Da notare il rivestimento dei braccioli e dello schienale privo di cuciture che dà maggiore evidenza al design degli imbottiti. (photo credits Marco Covi)
Arper. La collezione “Steeve”, disegnata da Jean-Marie Massaud è un sistema modulare di panche, poltrone e divani. Le diverse possibilità di personalizzazione dei moduli spaziano fra tessuti, pelli e legni. Da notare il rivestimento dei braccioli e dello schienale privo di cuciture che dà maggiore evidenza al design degli imbottiti. (photo credits Marco Covi)
Arper. Nel 2011 il tavolo “Nuur” ha vinto il XXII Compasso d’Oro “per la sua estrema leggerezza e l'attenzione al dettaglio”. Disegnato da Simon Pengelly è disponibile in formato quadrato o rettangolare, in laminato colorato o con impiallacciatura in legno. La struttura è disponibile in alluminio spazzolato lucido o verniciato.
Arper. Nel 2011 il tavolo “Nuur” ha vinto il XXII Compasso d’Oro “per la sua estrema leggerezza e l'attenzione al dettaglio”. Disegnato da Simon Pengelly è disponibile in formato quadrato o rettangolare, in laminato colorato o con impiallacciatura in legno. La struttura è disponibile in alluminio spazzolato lucido o verniciato.
Arper. “Zinta”, disegnato da Lievore Altherr Molina, può essere collocato singolarmente, come semplice divano, o come composizione articolata formata da più elementi. Diverse misure, materiali e imbottiture permettono molteplici combinazioni e utilizzi. “Zinta” è disponibile anche con braccioli in legno.
Arper. “Zinta”, disegnato da Lievore Altherr Molina, può essere collocato singolarmente, come semplice divano, o come composizione articolata formata da più elementi. Diverse misure, materiali e imbottiture permettono molteplici combinazioni e utilizzi. “Zinta” è disponibile anche con braccioli in legno.
Arper. Ispirazioni naturali per “Leaf”e “Leaf Table”: dalle forme delle superfici dei tavoli simili a sassi levigati dall'acqua -
 alle sedute, che mimano le nervature delle foglie. Silhouette sinuose pensate per interni e per l'arredo outdoor. Design: Studio Lievore Altherr Molina.
Arper. Ispirazioni naturali per “Leaf”e “Leaf Table”: dalle forme delle superfici dei tavoli simili a sassi levigati dall'acqua - alle sedute, che mimano le nervature delle foglie. Silhouette sinuose pensate per interni e per l'arredo outdoor. Design: Studio Lievore Altherr Molina.
Arper. La famiglia di sedute “Catifa” progettate da Lievore Altherr Molina nel 2004 si propone con nuove varianti nella collezione “Catifa 46 - New Editions”. Nuova palette di colori, nuovi abbinamenti cromatici e un'ampia selezione di tessuti, finiture della scocca e colori del fusto. (photo credits Marco Covi)
Arper. La famiglia di sedute “Catifa” progettate da Lievore Altherr Molina nel 2004 si propone con nuove varianti nella collezione “Catifa 46 - New Editions”. Nuova palette di colori, nuovi abbinamenti cromatici e un'ampia selezione di tessuti, finiture della scocca e colori del fusto. (photo credits Marco Covi)
Arper. La collezione “Catifa Sensit
Arper. La collezione “Catifa Sensit" offre un'ampia gamma di combinazioni: lo schienale è disponibile in tre diverse altezze, con o senza braccioli in alluminio oppure rivestiti, in versione sedia o poltrona lounge. Un meccanismo integrato favorisce l'inclinazione dello schienale alleviando la pressione sulla zona lombare. (photo credits Marco Covi)
Arper. “Colina” è una collezione di poltrone dal profilo elegante e dal design accogliente. Concepita per completare le forme fluide del divano “Loop”. Tutte le versioni sono realizzate con base rivestita, mentre la versione media è disponibile anche con base cantilever, a slitta o con quattro gambe in legno. Design: Studio Lievore Altherr Molina.
Arper. “Colina” è una collezione di poltrone dal profilo elegante e dal design accogliente. Concepita per completare le forme fluide del divano “Loop”. Tutte le versioni sono realizzate con base rivestita, mentre la versione media è disponibile anche con base cantilever, a slitta o con quattro gambe in legno. Design: Studio Lievore Altherr Molina.
Arper. Con “Juno”, progettata da James Irvine, la sedia in plastica si evolve. Impilabile, è realizzata in quattro versioni: con schienale chiuso o aperto, con o senza braccioli. Tutte le versioni sono disponibili in sei colori: bianco, nero, sabbia, antracite, arancione e giallo. A richiesta, la seduta e lo schienale possono essere imbottiti.
Arper. Con “Juno”, progettata da James Irvine, la sedia in plastica si evolve. Impilabile, è realizzata in quattro versioni: con schienale chiuso o aperto, con o senza braccioli. Tutte le versioni sono disponibili in sei colori: bianco, nero, sabbia, antracite, arancione e giallo. A richiesta, la seduta e lo schienale possono essere imbottiti.
Arper. La Collezione “Saari” è un sistema di sedie, poltroncine, divani e panche ideate per ristoranti, bar, hotel e sale di attesa. Sintesi di gusto classico e contemporaneo, presenta forme plastiche valorizzate da un’ampia gamma di colori e materiali. Design: Studio Lievore Altherr Molina.
Arper. La Collezione “Saari” è un sistema di sedie, poltroncine, divani e panche ideate per ristoranti, bar, hotel e sale di attesa. Sintesi di gusto classico e contemporaneo, presenta forme plastiche valorizzate da un’ampia gamma di colori e materiali. Design: Studio Lievore Altherr Molina.
Arper. “Saya” è un segno grafico scolpito nel legno. È disponibile in essenza di rovere, nelle tinte naturale e teak, e nei colori -
 tinti a poro aperto - bianco, nero, ocra e rosso in tre diverse tonalità, per permettere varie combinazioni coerenti tra loro. La base a 4 gambe è disponibile in legno o in acciaio cromato. La versione con base a 4 gambe in acciaio cromato è impilabile. Design: Studio Lievore Altherr Molina.
Arper. “Saya” è un segno grafico scolpito nel legno. È disponibile in essenza di rovere, nelle tinte naturale e teak, e nei colori - tinti a poro aperto - bianco, nero, ocra e rosso in tre diverse tonalità, per permettere varie combinazioni coerenti tra loro. La base a 4 gambe è disponibile in legno o in acciaio cromato. La versione con base a 4 gambe in acciaio cromato è impilabile. Design: Studio Lievore Altherr Molina.
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Tavoli, sedute, divani. Denominatori comuni: la leggerezza, che ogni volta si esprime in linee semplici eppure singolari; la capacità relazionale delle collezioni, complementari una all'altra; il carattere, deciso e sobrio al tempo stesso, con cui valorizzano lo spazio.

Non stupisce che il linguaggio espressivo di Arper, tra minimalismo e soft design, abbia conquistato Studi di architettura di livello internazionale, veicolo per l'azienda veneta di importanti commesse nel settore del contract. Un volume d'affari significativo, oggi concentrato in Europa, che si sta progressivamente espandendo verso gli Usa, il Medio e l'Estremo Oriente.

La genesi e lo sviluppo di Arper, fondata da Luigi Feltrin nel 1989, sono simili a quelli di molte altre imprese italiane: un laboratorio artigianale che si trasforma in industria testimoniando un riuscito passaggio generazionale. È la visione del futuro a fare la differenza. Un futuro di cui le parole chiave sono: B2B, design, ricerca, nuove tecnologie.

Il dialogo con una committenza di professionisti e le durature collaborazioni con alcuni designers - tra le più longeve, quella con lo Studio spagnolo Lievore Altherr Molina - hanno decretato il successo dell'azienda garantendogli un'apertura sui mercati internazionali. Personalizzazione del prodotto, flessibilità delle composizioni, rapidità nelle consegne, assistenza post vendita sono altri aspetti di questa realtà imprenditoriale che si apre alle design communities locali nei numerosi showroom ubicati nelle principali capitali del mondo.

Naturalmente c'è di più. Mauro e Claudio Feltrin - quest'ultimo Presidente e Amministratore Delegato della società (e attuale Presidente di Assarredo) - sono accomunati da quello sguardo che intercetta il futuro e ne coglie le possibilità. Un progetto in divenire che, nell'ultimo decennio, ha incluso nuove figure manageriali e nuove collaborazioni con designers di fama internazionale come Jean-Marie Massaud, James Irvine, Simon Pengelly, Antti Kotilainen. È una nuova idea di famiglia. “Allargata”, dinamica, aperta a nuove idee e contributi.

Alla base un valore fondamentale: essere insieme. Una prospettiva che mette le relazioni umane in primo piano, e una categoria del pensiero, attraverso la quale leggere le relazioni tra gli oggetti, e tra gli spazi e le persone.“Together”, concept sviluppato durante l'ultima edizione del Salone del mobile, ne è stata l'espressione: una grande piazza attorniata da numerose stanze arredate con i prodotti Arper in diverse combinazioni. «Ciascuno di questi spazi è un luogo a sé - ha spiegato lo Studio MAIO curatore dell'allestimento - che può essere inteso sia come una stanza, sia come una “costruzione” all'interno di un paesaggio urbano». Un interessante svolgimento del tema della collettività, con spazi - e arredi - che si adattano a diverse situazioni modulandosi sulle necessità del quotidiano.

www.arper.com | #arper_official

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Laura Perna

Laura Perna

Dopo la laurea in filosofia conseguita presso l'Università Cattolica di Milano inizia il suo percorso professionale nell'area della comunicazione: uffici- stampa, relazioni pubbliche, editoria. Il suo rapporto con la scrittura è intenso e quotidiano. FourExcellences rappresenta un "punto e a capo", una svolta. È un'idea, poi un progetto che si trasforma in realtà day by day. È una dichiarazione d'indipendenza che condivide con le sue compagne di viaggio. È lo specchio di un mondo effervescente e creativo, la voce di infinite storie.
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