A Milano, una casa nel “Quadrilatero del silenzio”

Sala da pranzo. Nell’immagine, prodotti da De Padova: tavolo bianco “Shine” di Vico Magistretti, un evergreen del 1991; sedie “M16” in frassino sbiancato; poltroncine “Chesto” di Patric Norguet; sistema a parete “606 Universal Shelving System”. Prodotti da MA/U Studio: consolle “Rig” nera. Prodotto da Boffi il grande specchio “Veneziana” progettato da Piero Lissoni nel 2006.
Sala da pranzo. Nell’immagine, prodotti da De Padova: tavolo bianco “Shine” di Vico Magistretti, un evergreen del 1991; sedie “M16” in frassino sbiancato; poltroncine “Chesto” di Patric Norguet; sistema a parete “606 Universal Shelving System”. Prodotti da MA/U Studio: consolle “Rig” nera. Prodotto da Boffi il grande specchio “Veneziana” progettato da Piero Lissoni nel 2006.
Soggiorno. Nell’immagine: divani in lino e cotone écru “Raffles” di Vico Magistretti, 1988. Morbidissimi con cuscini in piuma d’oca hanno i piedini anteriori in legno tornito dotati di rotelline. Sistema a parete in alluminio “606 Universal Shelving System”; tavolini “Sen” in rovere naturale con nodi e trattamento superficiale “soft touch” di Kensaku Oshiro”. Sul tavolino “Betulla” di Vico Magistretti sono appoggiate le lampade con cestello in pelle “Firefly” di Alexander Åhnebrink. Tutto De Padova.
Soggiorno. Nell’immagine: divani in lino e cotone écru “Raffles” di Vico Magistretti, 1988. Morbidissimi con cuscini in piuma d’oca hanno i piedini anteriori in legno tornito dotati di rotelline. Sistema a parete in alluminio “606 Universal Shelving System”; tavolini “Sen” in rovere naturale con nodi e trattamento superficiale “soft touch” di Kensaku Oshiro”. Sul tavolino “Betulla” di Vico Magistretti sono appoggiate le lampade con cestello in pelle “Firefly” di Alexander Åhnebrink. Tutto De Padova.
Soggiorno. Nell’immagine: Poltrona in lino e cotone écru “Raffles” di Vico Magistretti, 1988. Morbidissima con cuscini in piuma d’oca ha i piedini anteriori in legno tornito dotati di rotelline; tavolini “Sen” in rovere naturale con nodi e trattamento superficiale “soft touch” di Kensaku Oshiro”. Sul tavolino “Betulla” (ma volendo è anche una seduta) di Vico Magistretti sono appoggiate le lampade con cestello in pelle “Firefly” di Alexander Åhnebrink. Tutto De Padova.
Soggiorno. Nell’immagine: Poltrona in lino e cotone écru “Raffles” di Vico Magistretti, 1988. Morbidissima con cuscini in piuma d’oca ha i piedini anteriori in legno tornito dotati di rotelline; tavolini “Sen” in rovere naturale con nodi e trattamento superficiale “soft touch” di Kensaku Oshiro”. Sul tavolino “Betulla” (ma volendo è anche una seduta) di Vico Magistretti sono appoggiate le lampade con cestello in pelle “Firefly” di Alexander Åhnebrink. Tutto De Padova.
Studio. La poltroncina “Basket” firmata da Vico Magistretti  è ispirata al design scandinavo, la sua linea curva è grafica, con schienale e braccioli avvolgenti. A sinistra il tavolino in “Sen” in rovere affumicato di Kensaku Oshiro. Di Achille Castiglioni, “Scrittarello” ibrida l’oggi e preserva la memoria, accennando ai vecchi banchi di scuola. Gli angoli sagomati del piano, le due mensole laterali, il poggiapiedi badano all’ergonomia e alla funzionalità d’uso. Tutto De Padova.
Studio. La poltroncina “Basket” firmata da Vico Magistretti è ispirata al design scandinavo, la sua linea curva è grafica, con schienale e braccioli avvolgenti. A sinistra il tavolino in “Sen” in rovere affumicato di Kensaku Oshiro. Di Achille Castiglioni, “Scrittarello” ibrida l’oggi e preserva la memoria, accennando ai vecchi banchi di scuola. Gli angoli sagomati del piano, le due mensole laterali, il poggiapiedi badano all’ergonomia e alla funzionalità d’uso. Tutto De Padova.
Camera da letto. Letto a baldacchino “Asseman” di Patrizia Cagliani. Può essere corredato da una zanzariera o da un cielino in cotone. La struttura in tubolare bianco o nero ne disegna il perimetro. A fianco, di Achille Castiglioni “Mini Mate”, un tavolino, un vassoio con base pieghevole, un poggiapiedi o come in questo caso, un comodino. Tutto De Padova.
Camera da letto. Letto a baldacchino “Asseman” di Patrizia Cagliani. Può essere corredato da una zanzariera o da un cielino in cotone. La struttura in tubolare bianco o nero ne disegna il perimetro. A fianco, di Achille Castiglioni “Mini Mate”, un tavolino, un vassoio con base pieghevole, un poggiapiedi o come in questo caso, un comodino. Tutto De Padova.
Bagno. “Flyer” in abete antico grigio. Sistema di piani sospesi con staffe specifiche realizzati in vari materiali: legno massello, Corian®, Cristalplant®, pietra, marmo, granito e composito. Il sistema si completa con una serie di cassettiere di contenimento sospese. Lavabo in Cristalplant®, “Iceland” e specchio “Wk6” di Piero Lissoni. Sistema di contenitori colonna a ripiani “Ctline” con un particolare effetto frontale. L’accostamento dei moduli nelle diverse altezze e profondità genera delle composizioni con un profilo irregolare. Designer Victor Vasilev. Tutto Boffi.
Bagno. “Flyer” in abete antico grigio. Sistema di piani sospesi con staffe specifiche realizzati in vari materiali: legno massello, Corian®, Cristalplant®, pietra, marmo, granito e composito. Il sistema si completa con una serie di cassettiere di contenimento sospese. Lavabo in Cristalplant®, “Iceland” e specchio “Wk6” di Piero Lissoni. Sistema di contenitori colonna a ripiani “Ctline” con un particolare effetto frontale. L’accostamento dei moduli nelle diverse altezze e profondità genera delle composizioni con un profilo irregolare. Designer Victor Vasilev. Tutto Boffi.
Lampadario. “Mogura”in giapponese significa talpa. E l’alloggio trasversale che contiene la sorgente luminosa ridisegna, con un filiforme segno grafico, il cunicolo che il roditore scava nel terreno. La lampada a sospensione, può essere anche adagiata sul pavimento sovvertendo, in entrambi i casi, l’apparente similitudine con una voliera. Designer, Nendo. Produzione, De Padova.
Lampadario. “Mogura”in giapponese significa talpa. E l’alloggio trasversale che contiene la sorgente luminosa ridisegna, con un filiforme segno grafico, il cunicolo che il roditore scava nel terreno. La lampada a sospensione, può essere anche adagiata sul pavimento sovvertendo, in entrambi i casi, l’apparente similitudine con una voliera. Designer, Nendo. Produzione, De Padova.
Previous Next Play Pause

La ristrutturazione di un appartamento privato in uno dei luoghi più intimi e suggestivi della città. Tra contemporaneità e genius loci, l’architetto Alessandra Sacchi è riuscita a trovare una piacevole mediazione. E la sua impronta, lieve e garbata, eppure decisa e riconoscibile, ha coinvolto anche gli arredi, scelti tra le innumerevoli proposte di Boffi, De Padova, MA/U Studio.

Quadrilatero della moda… e il pensiero va subito a Milano. Eppure esistono luoghi di questa città più discreti, bellissimi e nascosti. Il Quadrilatero del silenzio, alle spalle di Corso Venezia, è uno di questi. Una manciata di strade: via Serbelloni, via Mozart, via Cappuccini, via Vivaio dove è possibile scoprire edifici Liberty e giardini segreti, curiosità artistiche e fenicotteri rosa.

L’ingresso, imponente, da Corso Venezia, attraverso l’arco del Palazzo della società Buonarroti-Carpaccio-Giotto conduce alla piazzetta Eleonora Duse circondata da palazzi Liberty. Da qui troviamo il neogotico e bizzarro Palazzo Berri-Meregalli (via Cappuccini 8) costruito tra il 1911 e il 1913 su progetto di Giulio Ulisse Arata (nell’atrio si trova la Vittoria Alata, opera di Adolfo Wildt), Villa Necchi Campiglio (via Mozart 14) degli anni trenta, progettata dall'architetto milanese Piero Portaluppi, oggi patrimonio del FAI e aperta al pubblico, e poi Villa Mozart, Palazzo Fidia e l’atmosfera esotica e fiabesca dei lussureggianti giardini di Villa Invernizzi.

L’area urbana, fiorita sotto l'impero asburgico, con la costruzione della Villa Reale e dei Giardini Pubblici, si è arricchita di queste imponenti dimore tra l’Ottocento e gli anni Trenta del Novecento, E tante sono le tracce letterarie che raccontano questa parte della città: ne hanno scritto Giuseppe Parini e Alessandro Manzoni, Cesare Beccaria e Stendhal, e qui hanno vissuto grandi artisti come Carlo Carrà e Tommaso Marinetti.

De Padova ingresso sala da pranzo 1024x768 300x225

La ristrutturazione, curata dall’architetto Alessandra Sacchi, ha contemplato alcuni interventi di restauro conservativo. Nell’immagine, un particolare della porta d’ingresso alla sala da pranzo.


E proprio dalla relazione ineludibile con questo patrimonio storico e architettonico è partita la ristrutturazione di un appartamento privato. Il progetto, curato dall’architetto Alessandra Sacchi, con il team De Padova Santa Cecilia di Milano, ha saputo valorizzare la memoria dei luoghi e i segni originali: nei decori, nelle incisioni delle porte, negli stucchi di gesso dei soffitti e nei pavimenti di legno sbiancato. I toni chiari che si propagano dai pavimenti alle pareti ai mobili, e attraversano materiali e tessuti, riescono ad amplificare l’atmosfera sospesa proveniente dall’esterno, per scorrere come linfa vitale nello spazio interno. Qui il design contemporaneo, che comprende numerosi evergreen firmati da Vico Magistretti e Achille Castiglioni, mostra il suo lato più morbido e accogliente senza rinunciare a una piacevole sobrietà e a una certa idea di leggerezza e poesia che rende ogni ambiente rassicurante e arioso, gradevole da vivere e da abitare.

Laura Perna

Laura Perna

Dopo la laurea in filosofia conseguita presso l'Università Cattolica di Milano inizia il suo percorso professionale nell'area della comunicazione: uffici- stampa, relazioni pubbliche, editoria. Il suo rapporto con la scrittura è intenso e quotidiano. FourExcellences rappresenta un "punto e a capo", una svolta. È un'idea, poi un progetto che si trasforma in realtà day by day. È una dichiarazione d'indipendenza che condivide con le sue compagne di viaggio. È lo specchio di un mondo effervescente e creativo, la voce di infinite storie.
Image
SEGUICI