Giocare con il design

Kartell Kids. Gli emoticon si trasformano in sgabelli colorati. Sono gli
Kartell Kids. Gli emoticon si trasformano in sgabelli colorati. Sono gli "Smile" di Nendo.
Kartell Kids. Tornare bambini… Nendo sul suo cavallo a dondolo
Kartell Kids. Tornare bambini… Nendo sul suo cavallo a dondolo "H-horse".
Kartell Kids. Il trattore
Kartell Kids. Il trattore "Testacalda" e le automobili "Discovolante" create da Piero Lissoni.
Kartell Kids. Una vista dello stand Kartell all’interno del Salone Internazionale del Mobile di Milano 2016.
Kartell Kids. Una vista dello stand Kartell all’interno del Salone Internazionale del Mobile di Milano 2016.
Kartell Kids. Le lampade
Kartell Kids. Le lampade "Fl/y", leggere e trasparenti, firmate da Ferruccio Laviani.
Kartell Kids.
Kartell Kids. "Lou Lou Ghost" in miniatura e personalizzabile. Il capolavoro di Philippe Starck ripensato per i bambini.
Previous Next Play Pause
Read in English

C’era una volta… Ed è l’inizio di una favola, di un iter progettuale che dura cinque anni. Tanti disegni, sperimentazioni sui materiali, prototipi, prima di arrivare al risultato finale. È il 1959 quando il Comune di Milano commissiona a Marco Zanuso e Richard Sapper la progettazione di un banco e di una sedia per i bambini delle scuole primarie.

All’inizio pensano al compensato curvato, poi alla lamiera d’acciaio. Ma sarà l’incontro con la Kartell - specializzata nella produzione di oggetti in plastica - a suggerire la soluzione definitiva. "Il materiale adottato è il polietilene, e i processi tecnologici sono tali da diventare vincolo e al contempo indicatori di soluzioni per la progettazione. Ne deriva una sedia smontabile, impilabile e maneggevole: pensata come un modulo che può comporsi e aggregarsi nello spazio, K4999 diventa così anche un elemento di gioco e di costruzione per i bambini." *

"Sovrapponibile, leggera, colorata, indistruttibile, lavabile, non rumorosa e a buon mercato; può essere spedita senza imballaggio ed è dimensionata in modo che i bambini possano costruire vere e proprie architetture nelle quali inserire altri giochi o se stessi." **

La sedia K4999 valse alla Kartell un Compasso d’Oro e segnò l’ingresso dell’azienda nel mondo domestico. Oggi Kartell riprende quell’intuizione e dedica ai bambini dai 3 agli 8 anni una linea di prodotti pensati per loro, la Kartell Kids. Sedute, lampade e piani d’appoggio trasformano lo spazio in un’area giochi, in una ludoteca di cui l’arredo è parte integrante.

Diversi gli approcci. Dai giochi veri e propri - come l’altalena Airway di Philippe Starck in policarbonato trasparente, l’automobile Discovolante, il trattore Testacalda di Piero Lissoni (in metacrilato con struttura in metallo), il cavallino a dondolo H-horse di Nendo (in metracrilato trasparente) - agli sgabelli Smile, divertente declinazione degli emoticon con basi in policarbonato trasparente e sedute in tecnopolimero termoplastico.

Kartell Kids. Tavolino "ClipClap" progettato da Ferruccio Laviani (nella foto).

Kartell Kids. Tavolino "ClipClap" progettato da Ferruccio Laviani (nella foto).



Pensato per l’interazione, il tavolo/scrittoio ClipClap, progettato da Ferruccio Laviani. Le sue gambe, realizzate con blocchetti di plastica trasparente e colorata, permettono di regolarne l’altezza. Due i piani disponibili, uno trasparente l’altro con finitura lavagna.

Ai mobili dedicati si affiancano poi altri "classici" Kartell: dalla poltroncina Lou Lou Ghost di Philippe Starck (in versione miniature, personalizzabile con scritte o foto) a Fl/y  di Ferruccio Laviani, alla Libreria Componibile di Giulio Polvara, a Bookworm di Ron Arad, proposti in nuove cromie, flou e pastello, per incontrare i gusti dei più piccoli e per inserirsi negli ambienti pensati per loro, siano essi pubblici o privati.
* 100 oggetti del design italiano. Collezione Permanente del Design Italiano. La Triennale di Milano. A cura di Silvana Annichiarico, Gangemi Editore. ** A misura di bambino. Cent’anni di mobili per l’infanzia in Italia (1870 - 1970). Di Maria Paola Maino, Editori Laterza.
 

LEGGI ANCHE: TAG / KARTELL

 

Laura Perna

Laura Perna

Dopo la laurea in filosofia conseguita presso l'Università Cattolica di Milano inizia il suo percorso professionale nell'area della comunicazione: uffici- stampa, relazioni pubbliche, editoria. Il suo rapporto con la scrittura è intenso e quotidiano. FourExcellences rappresenta un "punto e a capo", una svolta. È un'idea, poi un progetto che si trasforma in realtà day by day. È una dichiarazione d'indipendenza che condivide con le sue compagne di viaggio. È lo specchio di un mondo effervescente e creativo, la voce di infinite storie.
Image
SEGUICI