Molteni&C. Visti al Salone del Mobile.Milano 2018

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Per il Salone del Mobile.Milano 2018 lo stand Molteni&C. ha interpretato la tipica villa italiana. Lo spazio, firmato da Vincent Van Duysen, è stato allestito con una collezione di opere di artisti contemporanei selezionate dalla talent scout Caroline Corbetta.

 

Le opere di Gabriele De Santis (1983), Marco Giordano (1988), Jacopo Miliani (1979), Alek O. (1981) e Santo Tolone (1979) (giovani talenti con già in curriculum esperienze internazionali e tutti rappresentati da Frutta Gallery, fondata a Roma dallo scozzese James Gardner nel 2013) - hanno trovato posto accanto a grandi classici del design - come una poltrona di Gio Ponti o un tavolo di Jean Nouvel - e a pezzi inediti al debutto sul mercato, come la sedia del giovane Francesco Meda.

Con questa iniziativa a sostegno degli artisti, Molteni&C ha avviato una collezione d’arte contemporanea che farà capo al neonato Molteni Museum. Una forma di mecenatismo contemporaneo che ci auguriamo diventi un modello anche per altre aziende.

Tra le novità presentate durante la Milano Design Week milanese segnaliamo Albert, il nuovo sistema di sedute - flessibile e dinamico - designato da Vincent Van Duysen. Un imbottito estremamente versatile composto da grandi elementi in due profondità, 105 e 150cm, disponibili in più lunghezze, dotati di una particolare cuscinatura che permette di variare la profondità della seduta. La sartorialità è nelle strutture, tutte “segnate” da una doppia cucitura che ne esalta le forme; il cuscino dorsale, pensato come una coperta trapuntata adagiata sopra lo schienale, aiuta le spalle a trovare una postura corretta.

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Laura Perna

Laura Perna

Dopo la laurea in filosofia conseguita presso l'Università Cattolica di Milano inizia il suo percorso professionale nell'area della comunicazione: uffici- stampa, relazioni pubbliche, editoria. Il suo rapporto con la scrittura è intenso e quotidiano. FourExcellences rappresenta un "punto e a capo", una svolta. È un'idea, poi un progetto che si trasforma in realtà day by day. È una dichiarazione d'indipendenza che condivide con le sue compagne di viaggio. È lo specchio di un mondo effervescente e creativo, la voce di infinite storie.
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