Tecno e Zanotta: un disegno comune

Tecno. Dopo un accurato intervento di restauro e riqualificazione funzionale, curato dall'Architetto Piero Lissoni, Tecno ha inaugurato nel 2008 la sua sede milanese presso i Caselli daziari di Porta Garibaldi (1826) in Piazza XXV Aprile.
Tecno. Dopo un accurato intervento di restauro e riqualificazione funzionale, curato dall'Architetto Piero Lissoni, Tecno ha inaugurato nel 2008 la sua sede milanese presso i Caselli daziari di Porta Garibaldi (1826) in Piazza XXV Aprile.
Tecno. “Vela” è una famiglia di sedute nata alla collaborazione del Centro Progetti Tecno con lo studio spagnolo Lievore Altherr Molina, che ne firma il design. La tecnologia è celata in un meccanismo “responsive” posto nel corpo della seduta, che permette di adeguare automaticamente la postura in base al peso dell’utilizzatore. Nel 2016 “Vela” è stata premiata con il Compasso d’Oro ADI.
Tecno. “Vela” è una famiglia di sedute nata alla collaborazione del Centro Progetti Tecno con lo studio spagnolo Lievore Altherr Molina, che ne firma il design. La tecnologia è celata in un meccanismo “responsive” posto nel corpo della seduta, che permette di adeguare automaticamente la postura in base al peso dell’utilizzatore. Nel 2016 “Vela” è stata premiata con il Compasso d’Oro ADI.
Tecno. Il tavolo “Nomos
Tecno. Il tavolo “Nomos" è il primo prodotto di industrial design progettato da Foster + Partners nel 1986. La sua struttura, concepita come un solido scheletro dall'estetica zoomorfica, è adattabile a molteplici tipologie d’uso, che indistintamente riguardano sia il mondo della casa sia quello del lavoro. Nel 1987 “Nomos" è stato premiato con il Compasso d’Oro ADI.
Zanotta. Tavolo “Reale” con piano in marmo bianco di Carrara e struttura in rovere verniciato bianco (omaggio a Carlo Mollino, 1946); sedie in tessuto “Lia”, design Roberto Barbieri; tavolino “Toi”, design Salvatore Indriolo; poltrona in tessuto “Sacco”, design Gatti, Paolini, Teodoro.
Zanotta. Tavolo “Reale” con piano in marmo bianco di Carrara e struttura in rovere verniciato bianco (omaggio a Carlo Mollino, 1946); sedie in tessuto “Lia”, design Roberto Barbieri; tavolino “Toi”, design Salvatore Indriolo; poltrona in tessuto “Sacco”, design Gatti, Paolini, Teodoro.
Zanotta. Chaise longue Lama 921. Designer Ludovica+Roberto Palomba (2006). Struttura in acciaio verniciato, colore grafite. Imbottitura in poliuretano con molleggio su nastri elastici. Rivestimento sfilabil in stoffa, pelle o cuoio.
Zanotta. Chaise longue Lama 921. Designer Ludovica+Roberto Palomba (2006). Struttura in acciaio verniciato, colore grafite. Imbottitura in poliuretano con molleggio su nastri elastici. Rivestimento sfilabil in stoffa, pelle o cuoio.
Zanotta. Mobile a ripiani rotanti Joy. Designer Achille Castiglioni (1989). Struttura composta da 5 o 7 ripiani in medium density fiberboard, verniciatura goffrata antigraffio nei colori bianco, nero, bordeaux o petrolio. Snodi portanti in acciaio verniciato nero nelle versioni nera, bordeaux o petrolio oppure bianco in versione bianca.
Zanotta. Mobile a ripiani rotanti Joy. Designer Achille Castiglioni (1989). Struttura composta da 5 o 7 ripiani in medium density fiberboard, verniciatura goffrata antigraffio nei colori bianco, nero, bordeaux o petrolio. Snodi portanti in acciaio verniciato nero nelle versioni nera, bordeaux o petrolio oppure bianco in versione bianca.
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I “due punti”, aggiunti nel 2015 al logotipo Zanotta dal graphic designer Leonardo Sonnoli, erano una dichiarazione d'intenti. Il segno di un'apertura verso il futuro, della ricerca di nuove opportunità. "Due punti" come battenti di un portone che si apre su orizzonti tutti da esplorare con un accordo che vede Tecno - azienda specializzata in mobili e sistemi per l'ufficio - acquisire la maggioranza di Zanotta con il suo catalogo di prodotti rivolti al mondo dell'home living.

Un’operazione industriale, non finanziaria”, come hanno specificato Giuliano Mosconi Presidente e Ad di Tecno ed Eleonora Zanotta Presidente di Zanotta - durante la presentazione del nuovo Gruppo presso la Fondazione Feltrinelli - che vuole affermare la complementarietà di due marchi storici del design italiano senza alterarne l’identità che li ha resi riconoscibili.

Otto Compassi d'Oro, la collaborazione con progettisti di fama internazionale, l'approccio al mercato fortemente anticipatore in termini di innovazione, sia sotto l'aspetto della ricerca estetica e funzionale sia nell'attenzione a rappresentare i valori della qualità e del saper fare italiano sono i punti di forza di queste due imprese, agli esordi squisitamente artigianali, nate in Brianza agli inizi degli anni ’50.

tecno acquisisce maggioranza zanotta 2017

Un momento della conferenza stampa “2017. Tecno e Zanotta. Un disegno comune” che si è tenuta presso la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli il 15 febbraio scorso. Da sinistra: Giuliano Mosconi, Presidente e Ad di Tecno; Sebastiano Barisoni, giornalista di Radio 24; Eleonora Zanotta, Presidente di Zanotta.



Ottime fondamenta dunque, per iniziare a tracciare un disegno comune che nasce - al di là dei numeri e dei fatturati - anche da altre considerazioni, meno tangibili ma altrettanto importanti, che riflettono sull'evoluzione degli spazi dedicati all'ufficio, e in generale al lavoro, sempre più virtuali e domestici, e su strategie di mercato che coinvolgono gli studi di architettura oggi alla ricerca non solo di prodotti, ma di consulenze per la realizzazione di progetti personalizzati.

Il passaggio da una cultura di prodotto a una cultura di progetto” è, secondo Giuliano Mosconi, lo step necessario per la crescita. Una filosofia che Tecno ha già fatto propria con successo negli spazi dedicati al contract in Europa, Stati Uniti e Asia e che presto comprenderà anche il catalogo Zanotta. Una sinergia che, pur nel rispetto delle identità e dell'indipendenza dei due marchi, offrirà sicuramente a entrambe una maggiore competitività a livello internazionale.

www.zanotta.it | www.tecnospa.it

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Laura Perna

Laura Perna

Dopo la laurea in filosofia conseguita presso l'Università Cattolica di Milano inizia il suo percorso professionale nell'area della comunicazione: uffici- stampa, relazioni pubbliche, editoria. Il suo rapporto con la scrittura è intenso e quotidiano. FourExcellences rappresenta un "punto e a capo", una svolta. È un'idea, poi un progetto che si trasforma in realtà day by day. È una dichiarazione d'indipendenza che condivide con le sue compagne di viaggio. È lo specchio di un mondo effervescente e creativo, la voce di infinite storie.
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