Dai vigneti del trentino, una sinfonia di aromi e sapori

Altemasi. Cavit. Cavedine nella Valle dei Laghi, nell’immagine i vitigni di Pinot Nero trentino. Soprannominata “la val de vent” per la costante brezza è circondata dai Monti Bondone, Casale, Gazza-Paganella e la Catena del Brenta.
Altemasi. Cavit. Cavedine nella Valle dei Laghi, nell’immagine i vitigni di Pinot Nero trentino. Soprannominata “la val de vent” per la costante brezza è circondata dai Monti Bondone, Casale, Gazza-Paganella e la Catena del Brenta.
Altemasi. Cavit. In occasione del “Pic Nic in Vigna” siamo stati ospitati ai Masi-Saracini tra i sobborghi di Cortesano e Gardolo di Mezzo. La villa padronale, recentemente ristrutturata, risale al 1557. Bellissima la piccola chiesa dedicata ai Santi Leonardo e Antonio.
Altemasi. Cavit. In occasione del “Pic Nic in Vigna” siamo stati ospitati ai Masi-Saracini tra i sobborghi di Cortesano e Gardolo di Mezzo. La villa padronale, recentemente ristrutturata, risale al 1557. Bellissima la piccola chiesa dedicata ai Santi Leonardo e Antonio.
Altemasi. Cavit. La Strada di Fontanelle, tra il Lago di Garda e le Dolomiti del Brenta, nell’immagine, accoglie i vigneti e gli ulivi dell’Azienda Agricola Le Fontanelle. In questa zona sub-meditteranea i vigneti godono per tutto l’anno di un clima mite senza rischio di stress climatici sia d’estate che d’inverno grazie alla presenza dei venti l’Ora e il Pelèr del Garda che rendono l’area libera da umidità e nebbie.
Altemasi. Cavit. La Strada di Fontanelle, tra il Lago di Garda e le Dolomiti del Brenta, nell’immagine, accoglie i vigneti e gli ulivi dell’Azienda Agricola Le Fontanelle. In questa zona sub-meditteranea i vigneti godono per tutto l’anno di un clima mite senza rischio di stress climatici sia d’estate che d’inverno grazie alla presenza dei venti l’Ora e il Pelèr del Garda che rendono l’area libera da umidità e nebbie.
Altemasi. Cavit. I terrazzamenti che incontriamo lungo La Strada di Fontanelle, tra il Lago di Garda e le Dolomiti del Brenta, nell’immagine, rappresentano la soluzione per rendere coltivabile un terreno pendente impedendone l’erosione. Inoltre la migliore esposizione solare e l’ottima ventilazione unita al calore trattenuto dalle rocce dei muri durante il giorno influenzano il microclima di piante e frutti.
Altemasi. Cavit. I terrazzamenti che incontriamo lungo La Strada di Fontanelle, tra il Lago di Garda e le Dolomiti del Brenta, nell’immagine, rappresentano la soluzione per rendere coltivabile un terreno pendente impedendone l’erosione. Inoltre la migliore esposizione solare e l’ottima ventilazione unita al calore trattenuto dalle rocce dei muri durante il giorno influenzano il microclima di piante e frutti.
Altemasi. Cavit. Nelle regioni montane, siamo sempre lungo La Strada di Fontanelle, tra il Lago di Garda e le Dolomiti del Brenta, il suolo è composto di sabbia, limo e argilla quindi leggero, poco fertile e poco profondo e ricco di sassi. Tale composizione influenza l’uva e di conseguenza il vino.
Altemasi. Cavit. Nelle regioni montane, siamo sempre lungo La Strada di Fontanelle, tra il Lago di Garda e le Dolomiti del Brenta, il suolo è composto di sabbia, limo e argilla quindi leggero, poco fertile e poco profondo e ricco di sassi. Tale composizione influenza l’uva e di conseguenza il vino.
Altemasi. Cavit. Lungo La Strada di Fontanelle, tra il Lago di Garda e le Dolomiti del Brenta, nell’immagine, incontriamo la tipica coltivazione a “pergola trentina”, un sistema di allevamento tipico delle zone montuose, nel quale la pianta è disposta a tetto inclinato verso l’alto. La disposizione della pianta ne impedisce la raccolta meccanica.
Altemasi. Cavit. Lungo La Strada di Fontanelle, tra il Lago di Garda e le Dolomiti del Brenta, nell’immagine, incontriamo la tipica coltivazione a “pergola trentina”, un sistema di allevamento tipico delle zone montuose, nel quale la pianta è disposta a tetto inclinato verso l’alto. La disposizione della pianta ne impedisce la raccolta meccanica.
Altemasi Cavit. Un’immagine del “Pic Nic in Vigna”, presso i Masi Saracini a Cortesano, con degustazione dell’Altemasi TrentoDoc Millesimato e dell’Altemasi TrentoDoc Rosé.
Altemasi Cavit. Un’immagine del “Pic Nic in Vigna”, presso i Masi Saracini a Cortesano, con degustazione dell’Altemasi TrentoDoc Millesimato e dell’Altemasi TrentoDoc Rosé.
Altemasi. Cavit. Nell’immagine la Valle dell’Adige. Questo il panorama che si gode dai Masi Saracini, tra i sobborghi di Cortesano e Gardolo di Mezzo.
Altemasi. Cavit. Nell’immagine la Valle dell’Adige. Questo il panorama che si gode dai Masi Saracini, tra i sobborghi di Cortesano e Gardolo di Mezzo.
Altemasi. Cavit. Nell’immagine l’ultimo piano, quello interrato, destinato alla maturazione dello spumante TrentoDoc. La struttura, unica e di alto livello tecnologico, è nata nel 1993 per ottenere spumanti Metodo Classico TrentoDoc e Metodo Charmat. Si sviluppa su quattro livelli tra produzione, lavorazione, maturazione, imbottigliamento e confezionamento.
Altemasi. Cavit. Nell’immagine l’ultimo piano, quello interrato, destinato alla maturazione dello spumante TrentoDoc. La struttura, unica e di alto livello tecnologico, è nata nel 1993 per ottenere spumanti Metodo Classico TrentoDoc e Metodo Charmat. Si sviluppa su quattro livelli tra produzione, lavorazione, maturazione, imbottigliamento e confezionamento.
Altemasi. Cavit. Nell’immagine il tipico spumante classico trentino Altemasi Brut Millesimato 2014 TrentoDoc Metodo Classico. Coltivato tra i 450 e 600 metri di altitudine i vitigni sono esclusivamente Chardonnay. Le uve sono raccolte a mano in cassette e vinificate in bianco a temperatura controllata in acciaio e in barriques. Nella primavera successiva si effettua la presa di spuma in bottiglia con permanenza sui lieviti per 36 mesi e alla sboccatura si effettua un minimo di dosaggio di “liqueur d’expedition”. Da servire a 8 / 10°C.
Altemasi. Cavit. Nell’immagine il tipico spumante classico trentino Altemasi Brut Millesimato 2014 TrentoDoc Metodo Classico. Coltivato tra i 450 e 600 metri di altitudine i vitigni sono esclusivamente Chardonnay. Le uve sono raccolte a mano in cassette e vinificate in bianco a temperatura controllata in acciaio e in barriques. Nella primavera successiva si effettua la presa di spuma in bottiglia con permanenza sui lieviti per 36 mesi e alla sboccatura si effettua un minimo di dosaggio di “liqueur d’expedition”. Da servire a 8 / 10°C.
Altemasi. Cavit. Nell’immagine la linea completa degli Spumanti Altemasi TrentoDoc. Da sinistra, “Rosé”, vitigni Chardonnay e Pinot Nero, particolarmente adatto per aperitivi. “Pas Dosé”, vitigni Chardonnay 60% e Pinot Nero 40%, abbinato a piatti a base di pesce affumicato, ostriche e crostacei crudi. “Millesimato”, vitigno esclusivamente Chardonnay è ottimo come aperitivo e con frittura di gamberi o scaloppine alla livornese. “Brut”, 100% Chardonnay si apprezza con gli spaghetti allo scoglio, trancio di salmone in sfoglia e sempre ottimo come aperitivo.
Altemasi. Cavit. Nell’immagine la linea completa degli Spumanti Altemasi TrentoDoc. Da sinistra, “Rosé”, vitigni Chardonnay e Pinot Nero, particolarmente adatto per aperitivi. “Pas Dosé”, vitigni Chardonnay 60% e Pinot Nero 40%, abbinato a piatti a base di pesce affumicato, ostriche e crostacei crudi. “Millesimato”, vitigno esclusivamente Chardonnay è ottimo come aperitivo e con frittura di gamberi o scaloppine alla livornese. “Brut”, 100% Chardonnay si apprezza con gli spaghetti allo scoglio, trancio di salmone in sfoglia e sempre ottimo come aperitivo.
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10 cantine sociali, 4.500 viticoltori, 65 milioni di bottiglie, 60% del vino Trentino…

Da profonda amante del vino, Cavit fa parte da anni della mia vita, l’età me lo consente… e aver trascorso due giornate a Trento visitando l’azienda e passeggiando tra i vigneti, con l’enologo Andrea Faustini coordinatore e responsabile del team agrario Cavit come cicerone, è stata un’esperienza unica!

Cavit è un consorzio di cooperative nato nel 1950 e, qui ci allacciamo ai numeri riportati in apertura, riunisce dieci cantine sociali che si alimentano di oltre 4.500 viticoltori spalmati su tutto il territorio Trentino con una produzione che copre il 60% del territorio. 5.500 ettari di vigneti suddivisi in cinque macro-aree della regione: Campo Rotaliano, Valle di Cembra, Valle dell’Adige, Vallagarina e Valle dei Laghi. Cavit, riceve e seleziona le materie prime con l’obiettivo, in piena collaborazione con gli associati, di valorizzare i vini della zona. Vincente la capacità di coniugare l’artigianalità del piccolo contadino a tecniche e tecnologie all’avanguardia.

Fiore all’occhiello di Cavit è PICAPiattaforma Integrata Cartografica Agriviticola – una piattaforma tecnologica, la più avanzata in Italia, creata per concretizzare una viticultura intelligente ed eco-sostenibile da poco applicata anche nella coltivazione degli ulivi. La produzione di vini Cavit è un’espressione della grande varietà di suoli, ecosistemi e microclimi del territorio Trentino: le temperature miti del Lago di Garda, il clima alpino delle Dolomiti, le dolci pianure della Valle dell’Adige, le imponenti montagne del Brenta, “dettagli” che assicurano ai vini una varietà ed una personalità inconfondibili. I tipici Chardonnay, Pinot Grigio, Gewürztraminer, Müller Thurgau, Pinot Nero e Marzemino, e i vini spumanti metodo classico TrentoDoc.

La sede Altemasi a Trento.

La sede Altemasi a Trento.

Nel 1993 nasce, a Ravina di Trento, la Cantina Altemasi dedicata agli spumanti Metodo Classico TrentoDoc e Metodo Charmat. L’Altemasi Brut Millesimato 2014 è il tipico spumante trentino ottenuto da selezionate cuvée di Chardonnay coltivate tra le Colline di Trento, la Valle dei Laghi e l’Altopiano di Brentonico, tra i 450 e i 600 metri di altitudine. Il profumo è un mix di frutta, minerale e leggere note di crosta di pane mentre il sapore è secco e piacevolmente fresco. Io lo trovo buonissimo! In degustazione è stato apprezzato con il Grana del Trentino, il “Trentingrana”, leggermente più dolce della produzione emiliana, prodotto con il latte delle vacche alpine nutrite con foraggi e mangimi senza omg. Spettacolare! In questa occasione ho assolutamente rivalutato il Rosé… Altemasi Rosé TrentoDoc Metodo Classico è un “raffinato bouquet di piccoli frutti” nato dall’armoniosa unione dello Chardonnay con la struttura del Pinot Nero. Le uve sono raccolte nei dintorni di Trento e sull’Altopiano di Brentonico tra i 450 e i 600 metri di altitudine. Lo Chardonnay è tendenzialmente coltivato su terreni di origine fluvio-glaciale, mediamente profondi, calcarei e ricchi di scheletro – pietre, ghiaia, ghiaietto e ciottoli. L’uva di Pinot Nero cresce in terreni di origine vulcanica e ben strutturati. Le note fruttate rimandano alla ciliegia matura, al ribes e alla mela rossa. Assolutamente da provare!!! Siamo stati ospiti coccolati, protetti e ben nutriti…

La passeggiata tra i vigneti, gli ulivi e i frutteti sulla Strada di Fontanelle che ci ha poi condotti a Tenno, con vista Lago di Garda, è stata dal punto di vista enologico tecnicamente illuminante mentre il “Pic Nic in Vigna” ai Masi Saracini, un borgo con annessa chiesetta che risale al XVI secolo, conviviale e armonioso di pensieri e parole. Ricordo le parole del direttore generale Enrico Zanoni che, a proposito di Cavit, menzionò i sostantivi “eccellenza e passione” quasi scusandosi perché sono spesso termini inflazionati … forse, ma non per loro.

 

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Gabriella Steffanini

Gabriella Steffanini

Cresciuta professionalmente nel mondo dell’editoria e della comunicazione, oggi, con il progetto FourExcellences, ha concretizzato un sogno. Attrice per hobby, yogi nell’anima e sportiva per vocazione, è un mix di caos, silenzio, musica, generosità, amore, amicizia, favole, vecchio, moderno, tablet, pc, libri e parole, parole, parole… Cosa saremmo senza? Content creator & Digital PR.
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