Peccati di gola

Nosh Il Gelato in Boutique a Milano il gelato artigianale a chilometro zero
L’origine del gelato si fa risalire alla Bibbia quando Isacco offrì ad Abramo un mix di latte di capra e neve, il nostro “mangia e bevi”. Il salto di qualità fu nel Cinquecento a Firenze con l’architetto Bernardo Buontalenti che utilizzò per la prima volta il latte, la panna e le uova. Alla fine del XVIII secolo Filippo Lenzi aprì in terra statunitense la prima gelateria, un piacere che si diffuse a macchia d’olio. Il 1948 segnò l’inizio della produzione industriale con il Mottarello, il Cornetto, il Barattolino e così via… Evoluzione che non ha escluso il comparto di produzione artigianale.

Nosh Il Gelato in Boutique a Milano il gelato artigianale a chilometro zero

Nosh Il Gelato in Boutique. ph. Mattia Colombo.



Per chi come me ha una passione smodata per questo alimento, da qualche mese a Milano è stato inaugurato Nosh Il Gelato in Boutique, una deliziosa “bottega”, nel centro della città meneghina - ideata e fondata da Antonella Vienna con il mastro gelataio Fabio Finizza - dove poter gustare uno dei gelati più buoni che io abbia mai assaggiato.

Partiamo dalla location. Il negozio, seppur di dimensioni ridotte, è curato nei minimi dettagli. Andrea Castrignano è l’interior designer – noto ai più per la conduzione di programmi televisivi legati al design su Real Time e su La5 – che si è occupato del progetto di ristrutturazione. Sono state scelte le declinazioni della tonalità Provenza – nuance della cartella I colori di Andrea – per colorare le pareti, la boiserie in legno laccato e il bancone che oltre al piano lavoro in acciaio inox si completa di carapine* con coperchio a cupola. Le luci, di Karman, sono in vetro colorato trasparente. Il pavimento, con dettagli geometrici, è in grès e ricorda le cementine di inizio Novecento. Salta subito all’occhio, appena affronti la breve scalinata per accedere al locale, un’apertura a ghigliottina che permette di servire i clienti su strada, dettaglio non di poca importanza in questo momento di distanziamento sociale.

Ma veniamo al vero protagonista: il gelato. Antonella Vienna, la fondatrice, ha voluto fare un regalo al marito - che ne è un grande appassionato e consumatore – portandosi il gelato direttamente “in casa”. Fabio Finizza – un passato da store manager tra Milano e Londra nel settore bakery – anche lui grande estimatore è il maître glacier. Insieme hanno dato vita al Nosh che nello slang londinese significa “spuntino, merenda” e che è anche il nome del gelato alla lavanda che va a celebrare il colore Provenza.

Gli ingredienti utilizzati per realizzare il gelato sono tutti di origine bio e stagionali e prodotti da piccole aziende agricole perlopiù a chilometro zero. Il prodotto finale è 100% naturale e artigianale con gusti anche vegan e gluten-free. Gli accessori e i packaging in PLA.

Oltre agli evergreen Fiordilatte, Nocciola, Crema, Pistacchio o Liquirizia vi segnaliamo tra le novità di questo Autunno: Dattero, Marroni, Zucca e amaretto e sorbetto al Mandarino.

Sarà amore a prima vista e a palato…

*le carapine sono i contenitori incassati nel piano lavoro, per lo più a forma cilindrica, che contengono il gelato.
Fonte: www.istitutodelgelatoitaliano.it
Didascalia. Fabio, Antonella e Beatrice. ph. Mattia Colombo.

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Gabriella Steffanini

Gabriella Steffanini

Cresciuta professionalmente nel mondo dell’editoria e della comunicazione, oggi, con il progetto FourExcellences, ha concretizzato un sogno. Attrice per hobby, yogi nell’anima e sportiva per vocazione, è un mix di caos, silenzio, musica, generosità, amore, amicizia, favole, vecchio, moderno, tablet, pc, libri e parole, parole, parole… Cosa saremmo senza? Content creator & Digital PR.
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