A cura di Germano Celant, in collaborazione con l’artista e l’Archivio Emilio Isgrò, si propone come un attraversamento e un’ampia ricognizione nel suo percorso creativo e estetico a partire dagli anni Sessanta a oggi.
Una ricca esposizione che si dipana dalle prime cancellature di libri, datate 1964, e continua con le poesie visuali su tele emulsionate e le Storie rosse, per arrivare agli imponenti e articolati testi cancellati nei volumi storici de L’Enciclopedia Treccani, 1970, fino a quelli etnici dei Codici ottomani, 2010. Un viaggio sperimentale e linguistico di Isgrò, in maniera inedita e spettacolare, inserito in una ambientazione architettonica inglobante e avvolgente.
Emilio Isgrò è accompagnata da un volume, pubblicato dalla casa editrice Treccani, che include, oltre a pagine cancellate dal Moby Dick e a un’intervista tra l’artista e il curatore, un’ampia cronologia illustrata che approfondisce e documenta il percorso personale e professionale di Isgrò.
Mostra realizzata con il contributo di Intesa Sanpaolo-Direzione Arte, Cultura e Beni Storici nell’Ambito di Progetto Cultura.
Info: www.cini.it