Fondazione Achille Castiglioni. Milano Design Week 2024

Fondazione Achille Castiglioni. Mostra. Milano Design Week 2024

Dal 16 al 21 aprile 2024, in occasione della Milano Design Week, la Fondazione Achille Castiglioni ospiterà la mostra Progetti per servire, i Castiglioni e la ristorazione a cura di Chiara Alessi e Marco Marzini.

 

Progetti per servire, i Castiglioni e la ristorazione - attraverso il racconto degli allestimenti per la ristorazione progettati tra la fine degli anni Cinquanta e l'inizio degli anni Settanta - vuole approfondire tutti gli aspetti rilevanti del lavoro dei fratelli Castiglioni.

In scena - per la prima volta - alcune architetture che non esistono più, dando al pubblico la possibilità di calarsi nell'atmosfera di quei luoghi e sperimentare le brillanti soluzioni spaziali immaginate dagli architetti milanesi per sette progetti che hanno pensato per la ristorazione: Chiosco Splügen Bräu, XXXVII Fiera di Milano (1959); Birreria Splügen Bräu - Milano (1960); Chiosco Splügen Bräu - Rimini (1960); Carretto Splügen Bräu, progetto non realizzato (1965); Ristorante Malatesta, Milano (1969/70); Ristorante “Da Lino” Buriassi, Milano (1973); Ristoro Splügen Bräu, Euroluce Milano (1992).

 

«Per i Castiglioni il cibo era importante, non perché fossero degli amanti della tavola, dei grandi mangiatori, ma perché la tavola e i luoghi dove il cibo veniva mangiato li attiravano per le loro svariate caratteristiche. Amavano i ristoranti dove la ritualità del cibo veniva celebrata con tutte le caratteristiche di saperi antichi e amavano gli oggetti che permettevano queste celebrazioni. Tuttavia, anche ciò che rappresentava il nuovo, il moderno li attraeva. Le birrerie, i self-service (all’americana come si diceva negli anni Sessanta) piacevano e moltissime volte Achille ci portava in questi luoghi per soddisfare la curiosità di assistere ad una ritualità gastronomica completamente differente da quella delle nostre tradizioni. Il miscelarsi di queste modalità - fra ritualità antiche e riti imposti dalla modernità - ha permesso ai Castiglioni di creare i loro ‘luoghi del cibo’ in alcuni casi superando le convenzioni vigenti, per creare ambienti capaci di coinvolgere gli avventori oltre lo stesso cibo, in modo che questi diventavano parte di uno spettacolo nel quale erano inconsapevolmente i protagonisti: la birreria Splugen rappresenta il progetto più riuscito.» Carlo Castiglioni. Presidente della Fondazione Achille Castiglioni.

 

«“Per servire”. E quindi per assecondare le esigenze e i bisogni, al plurale; per essere utile; per funzionare; per adempiere al proprio lavoro. Ma anche per eseguire il servizio come nello sport, cioè per battere il primo colpo, che dà inizio alla partita. Il lavoro sulla ristorazione è probabilmente quello in cui si riesce a intuire meglio il contributo integrato dei fratelli Castiglioni a 360 gradi: un intervento che va dagli spazi agli arredi piccoli e grandi, dalla cura dell'immagine a quella dei flussi del personale, dagli impianti di climatizzazione all'illuminazione, dai pittogrammi dei servizi igienici ai posaceneri. Servendo, appunto, tutti i dettami: quello dello spazio e di chi ci lavora, quello della committenza e del pubblico, quello dell'immagine che si vuole comunicare e naturalmente, della funzione che si deve rispettare. Attraverso il racconto degli allestimenti per la ristorazione progettati tra la fine degli anni Cinquanta e l'inizio degli anni Settanta, la Mostra indaga come ogni dettaglio della cuisine à manger sia pensato come una macchina efficiente, o un marchingegno ingegnosissimo, per servire il cliente, servire lo spazio, servire chi serve. E trova un atterraggio in molti progetti disegnati su misura per risolvere le domande di un locale e poi entrati in produzione per le fabbriche del design italiano: lo spillatore per la birra Spinamatic prodotto da Poretti, la lampada Splugen, poi prodotta da Flos; due elementi della serie "I servi", prodotti prima da Flos e poi da Zanotta; lo sgabello "Spluga" poi prodotto da Zanotta; e i bicchieri e l'apribottiglia poi prodotti da Alessi, tutti oggetti realizzati per la birreria tavola calda Splügen Bräu di corso Europa; mentre lo specchio, poi prodotto da Kartell, e la sedia Castiglietta, poi Zanotta, erano stati disegnati, insieme a tavoli e carrelli, per il ristorante Da Lino Buriassi di via Lecco. Per la prima volta la mostra mette in scena allestimenti pensati per durare ma che non esistono più, dando al pubblico la possibilità di calarsi nell'atmosfera, i gesti e le modalità di consumo di quegli anni e sperimentare le soluzioni spaziali immaginate dagli architetti milanesi, muovendosi tra l’effimero e l’ironico, tra l’osservazione e l’azione progettuale.
Costellano l’allestimento di Marco Marzini, i commenti degli avventori dello Splügen Bräu, stralci delle lezioni di Achille Castiglioni e le parole della moglie Irma: “La tavola non come una fiaba o racconto natalizio per il gaudio dei nipotini, né come museo e tantomeno come ostentazione di ricchezza, ma come memoria delle tradizioni personali e conoscenza delle proprie radici in quanto la radice ha la possibilità di continuo sviluppo, sia coerente che imprevedibile, col gioco a sorpresa dell'innesto bizzarro”.» Chiara Alessi. Co-curatrice.

 

Web: www.fondazioneachillecastiglioni.it

 

 

Milano Design Week 2024
Fondazione Achille Castiglioni
piazza Castello 27, Milano
dal 16 al 21 aprile 2024
Su prenotazione: info@achillecastiglioni.it | tel. +39 02 8053606

  • 16-04-2024 - 21-04-2024
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