Nato a Venezia nel 1619 da nobile stirpe e protagonista indiscusso dell'azione della Serenissima e dei suoi alleati nel Mediterraneo orientale contro l'Impero Ottomano negli ultimi anni di gloria della Serenissima, e prima ancora della resistenza di Candia assediata nell'isola di Creta, Francesco Morosini, doge e capitano generale da mar, fu il primo a promuovere la propria figura a oggetto di culto. Figura complessa e soggetta a giudizi alterni da parte dei suoi contemporanei, passato alla storia come grande condottiero ma anche come uomo arrogante e estremamente vanitoso, morì sul campo di battaglia dopo una importante carriera civile e militare e fu celebrato ancora a lungo.
Esposti oltre duecento pezzi - dipinti, sculture e stampe che lo ritraggono e che permettono di conoscere ogni momento della vita di Francesco Morosini: forse nessuno nella storia di Venezia può vantare una altrettanto ampia iconografia - in cui si dipana la storia personale, politica e militare del capitano da mar, doge e "Peloponnesiaco". Le opere sono tutte posteriori alla sua nomina a doge, nel 1688, fatta eccezione per il dipinto che lo immortala nel 1669 procuratore di San Marco.
Nel 2019 cadono i 400 anni dalla nascita di Francesco Morosini e sono molte istituzioni veneziane che hanno voluto non solo celebrarne la figura ma anche illustrarne e studiarne la personalità, le vicende che lo hanno visto protagonista e il contesto storico nel quale ha vissuto come capitano generale da mar, doge e uomo del Settecento veneziano.
Direzione scientifica: Gabriella Belli. Progetto scientifico e coordinamento allestitivo: Andrea Bellieni, Valeria Cafà, Cristina Crisafulli, Camillo Tonini, Monica Viero con Paolo Delorenzi, Massimo Favilla, Gianfranco Munerotto, Gabriele Paglia, Ruggero Rugolo.
Info: www.correr.visitmuve.it
Didascalia. Galera del Proveditor di Armata imbandierata; XVIII sec., matita, penna e acquerello. Museo Correr, Gabinetto dei disegni e delle stampe, Raccolta Gherro n. 1078