“K” rimanda ai tre romanzi incompiuti di Franz Kafka (1883 1924) Amerika (America), Der Prozess (Il processo) e Das Schloss (Il castello) pubblicati postumi tra il 1925 e il 1927. La natura incompleta di questi libri consente letture multiple e aperte che hanno indotto l’artista Martin Kippenberger, il regista Orson Welles e la band di musica elettronica Tangerine Dream a riadattarli, esplorandone i soggetti e le atmosfere attraverso allusioni e interpretazioni soggettive.
“K” dimostra la volontà di Fondazione Prada di superare i confini dell’arte contemporanea inserendola in un universo culturale più ampio, che comprende prospettive storiche e approfondimenti di altri linguaggi come il cinema, la musica, la letteratura e i loro possibili scambi e interconnessioni.
Come afferma Udo Kittelmann, “secondo Max Brod, esecutore testamentario di Kafka, i tre romanzi formano una ‘trilogia della solitudine’. Quindi anche in ‘K’ possiamo riconoscere una sorta di trittico, è una mostra che si presenta infatti come un’immagine in tre parti, o a tre livelli. Il progetto è strutturato come una tradizionale pala d’altare, in cui la grande tavola centrale è costituita da America, mentre Il processo e Il castello formano i due pannelli laterali. I tre elementi uniti compongono una metafora degli eventi dell’esistenza umana e ‘tutte queste vicende si limitano a dire che l'incomprensibile è incomprensibile, e questo era già noto’, come scriveva Kafka".
“K” è accompagnato da un’ampia pubblicazione edita da Udo Kittelmann, che raccoglie, insieme ai testi e alle interviste dei tre artisti, passi selezionati dai romanzi e diari di Kafka e saggi critici e note di autori come Massimo Cacciari, Paola Capriolo, Michael Hofmann, Susanne Kippenberger, Udo Kittelmann, Primo Levi, Thomas Martinec e Ayad B. Rahmani. Questi contributi analizzano gli aspetti significativi della mostra, come i luoghi, le politiche e le regole del mondo del lavoro, l’immensità e la lontananza delle strutture del potere, la musica e il linguaggio e la difficoltà e il valore della traduzione come strumento di comunicazione e produzione culturale.
Info: www.fondazioneprada.org