La poetica di Toni Alfano è intrisa di aspetti arcaici, onirici e sonori, da sempre trova espressione in una sperimentazione pittorica autentica e varia, approfondendo il rapporto tra memoria e identità: schegge di gesti, sguardi, profili, attimi recuperati.
I dipinti sono realizzati su telaio di legno e cartone, ricoperto da uno strato sottile di cemento, una lenta stratificazione di pittura a tempera bianca e colorata ricrea l’effetto di un muro ipoteticamente ritinteggiato nel corso di decenni. La figura viene realizzata a carboncino e velature di bitume, l’ultimo processo è quello del Descialbo: una tecnica del restauro antico che significa letteralmente “strappare via”, togliere lo strato pittorico dall’intonaco con un martello, una spatola o un bisturi…cosi facendo si va a rompere la superficie in modo tale da far emergere dei colori diversi, quasi a voler mostrare i segni del passaggio del tempo. Le figure sono disegnate a carboncino e velate con bitume.