Dal 27 febbraio al 3 marzo 2024 al Teatro Menotti di Milano in scena Orazio, testo e regia di Paolo Mazzarelli.
«La prima cosa che mi viene da dire su ORAZIO è che si tratta di una commedia, di qualcosa, cioè, che aspira (anche) a divertire.
La seconda è che i tre protagonisti della vicenda - Orazio, Anna, Mahdi - sono ragazzi poco più che ventenni. L'intera operazione nasce dal mio desiderio di guardare la realtà attraverso i loro occhi, occhi di ragazzi che si muovono, per un motivo o per l'altro, tra le macerie del presente. Dietro i ragazzi, in secondo piano, mi sono divertito ad interpretare le figure dei loro padri: padri dannati, spesso ridicoli, a volte assenti.
La terza cosa da dire è che sì, ORAZIO è una storia che parla di teatro, si svolge in un teatro, e addirittura contiene al suo interno frammenti dell'Amleto; ma proprio Shakespeare ci insegna che parlare di teatro non vuol dire altro che parlare della realtà, e guardare ad Amleto non vuol dire altro che guardare all'essere umano. Di Amleto, Orazio è il migliore amico, il compagno silenzioso cui l'eroe morente affida il compito di raccontare la sua storia, una storia nella quale Orazio è l'unico superstite, il testimone, l'antieroe. Dal mio amore per la sua figura nasce questa commedia che ha al suo centro un Orazio di oggi, anch'egli un antieroe, anch'egli alle prese con un amico in difficoltà, anch'egli perso in una realtà che lo inchioda -teatro o non teatro, questo è il problema- al ruolo di testimone.» Paolo Mazzarelli, Note di Regia
Orazio
Testo e regia Paolo Mazzarelli
Con Antonio Bandiera, Beatrice Vento, Francesco Jacopo Provenzano, Paolo Mazzarelli
Scene e costumi Paola Castrignanò
Sound design e musiche originali Luca Canciello
Luci Carlo Pediani
Maschere Tiziano Fario
Aiuto regista Gianluca Bonagura
Produzione Teatro Stabile di Bolzano - a.ArtistiAssociati - Compagnia Orsini
Durata spettacolo 80’
Info e biglietteria: www.teatromenotti.org