«Jacopo Benassi è nato e vive in riva al mare. L'acqua è un elemento essenziale che domina, permea e definisce la sua identità, le brezze, i colori e gli aromi della sua esistenza. Tuttavia, come molte persone che vivono in riva al mare, Jacopo non ha mai amato entrare in acqua; non l'ha mai fatto regolarmente, né per sport né per motivi di salute. Per lui e le sue tendenze notturne e da discoteca, con la passione per i suoni abrasivi del punk, la grafica fuori registro delle fanzine più alternative, le suggestive ombre della seduzione gay, questa nuova serie di immagini subacquee documenta così un esperienza inaspettata e straordinaria.
Non è solo il modo personale e abbastanza codificato di utilizzare la fotografia in bianco e nero, che è da tempo il mezzo di espressione preferito da Jacopo. Ma anche e soprattutto la scelta inaspettata di capovolgere la sua e la nostra percezione della natura, trasformando il mare in uno scenario straordinariamente metafisico e notturno.
L'esperienza di un altrove, invariabilmente osservata al tramonto, dopo le sei di sera, mentre branchi di piccoli pesci si accalcano in ogni direzione vicino alla riva, consapevoli, o almeno così sembrerebbe, dell'attenzione del fotografo e apparentemente incuriositi dal lampo di la sua macchina fotografica, dalla quale loro - socievoli, argentei e vanitosi - di certo non si tirano indietro.
Utilizzando un flash subacqueo per coprire e neutralizzare i riflessi della luce, Benassi ha accentuato la sensazione di trovarsi su un altro pianeta. Un mondo che trascende Monterosso e non si presentano come semplici ritratti.
Jacopo mette il suo pesce in una più lunga, storia articolata, che coinvolge anche la terraferma ei boschi lungo il mare, il colore e il calore del legno devastato dai fuochi che regolarmente trasformano e rimodellano le nostre coste. E crea un cortocircuito che collega i suoi incontri e le sue esperienze del mondo esterno con gli interni, dallo studio alla galleria, in cui, tra esperienza e visioni, privato e pubblico, il suo lavoro entra in contatto e dialoga con altre immagini, note di lavoro, trouvailles, materiali casuali.
Un merzbau di scoperte, suggestioni e ispirazioni in due e tre dimensioni, che rispecchia e interpreta il suo modo di vivere e di vedere. Quell'universo tra genos e thanatos, eros e trasgressioni, cultura e natura, che definisce e alimenta inesorabilmente il suo immaginario artistico.» Mariuccia Casadio
Info. www.francescaminini.it