The Porcelain Room, al 4° piano della Torre, raccoglie oltre 1.700 porcellane cinesi da esportazione. La mostra si inserisce in un ampio raggio di ricerche che la fondazione ha intrapreso, estendendo la propria attività a una pluralità di linguaggi espressivi che superano i confini dell’arte contemporanea. Senza creare gerarchie e distinzioni tra arti visive, artigianato, design e produzione in serie, la mostra sottolinea il valore creativo delle porcellane cinesi da esportazione rivelandone la raffinata lavorazione a un pubblico più vasto non formato da soli esperti. La scelta di allestire The Porcelain Room in uno degli spazi della Torre, che ospita una selezione di opere della Collezione Prada, innesca un dialogo tra antico e contemporaneo e un confronto tra raccolte di oggetti e installazioni provenienti da universi culturali differenti.
The Porcelain Room riunisce esempi di porcellane realizzate tra il XVI e il XIX secolo per diversi mercati, gruppi sociali e religiosi. Il progetto dimostra l’efficienza dei produttori cinesi nell’intercettare le domande e le sensibilità di ogni singolo segmento di mercato, adattando la loro attività alle diverse esigenze. Nonostante le ceramiche cinesi siano conosciute al di fuori della Cina già durante la dinastia Tang (618-907) e abbiano raggiunto l’Europa all’inizio del XIV secolo, l’esportazione delle porcellane aumenta considerevolmente raggiungendo ogni regione del mondo solo dopo l’apertura delle rotte marittime verso est da parte dei portoghesi nel 1513. Durante la dinastia Ming (1368-1644) il mercato di esportazione diventa sempre più fiorente, inizialmente con il commercio delle porcellane celadon e smaltate blu. Quando gli europei iniziano a scambiare e commissionare le porcellane per importarle in Occidente, queste diventano la prima merce venduta a livello globale.
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