Da laboratorio a industria. Con un passaggio epocale nel 2000 quando l'azienda veneta intraprende una fortunata serie di collaborazioni con designers di fama internazionale tra i quali Karim Rashid, Ron Arad, Bartoli Design, Massimo Iosa Ghini e Mauro Lipparini. Una svolta concettuale verso uno stile sobrio, dove si fondono minimalismo e tradizione, solidità e leggerezza, grande attenzione alla qualità e ai dettagli.
Una sintesi di queste caratteristiche è Big table il long seller di Bonaldo. Una scultura più che un tavolo, quasi un’opera d'arte cinetica, definita dalle gambe in acciaio che sembrano pronte al movimento. Disegnato nel 2009 da Alain Gilles, premiato con il Good Design Award, Big table è prodotto oggi in oltre settecento varianti, in diverse misure, colori e materiali.
È il riflesso di un mood contemporaneo che attinge a diverse culture, a suggestioni provenienti da mondi e luoghi contigui costituendo un'amalgama unica in un gioco continuo di rimandi, trasparenze, “contaminazioni”. L'attualità si mescola alle arti, al cinema, alla moda e di volta in volta una porzione di questo immaginario emerge dallo sfondo e si fa progetto.
Nel métissage - filtrato dalla sensibilità dei designers - Bonaldo ha trovato la sua cifra stilistica, un “suo” modo di riscrivere e proporre l'universo domestico. Un alfabeto di mobili e complementi con cui comporre la propria, personalissima casa.
www.bonaldo.it | @bonaldospa
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