Fu Michael Thonet, mobiliere tedesco, a mettere a punto questa tecnica rivoluzionaria che soppiantava quella del “legno lamellare incollato”. Il ”tondino incurvato a vapore”, con un processo chimico e meccanico di tipo industriale, permise di produrre mobili in legno in grande serie e fu la fortuna del signor Thonet.
Nel 1842 Michael Thonet, lasciò la Germania e, su invito del cancelliere Metternich si trasferì in Austria dove sviluppò il proprio brevetto. Nel 1853 fondò la Gebrüder Thonet che in breve tempo, grazie all'innovativa tecnica e ad un sistema di vendita capillare, divenne il maggior produttore di mobili dell’era industriale. Ricerca stilistica e ampia distribuzione ne decretarono il successo.
Tra il 1865 e il 1911 l'impresa era in piena espansione: 22 negozi monomarca nel mondo con oltre 6.000 dipendenti e 980 modelli diversi in catalogo. Al termine della Seconda Guerra Mondiale, se in numerose Nazioni nacquero unità di produzione indipendenti che svilupparono imprese differenti, in Austria si ripartì da zero. Nel 1948 Frizjacob, Richard e Evamarie, discendenti di Michael, affittarono uno stabilimento a Rohrau, Steiermark, per poi realizzarne il sito produttivo a Friedberg. Nel 1976 la società cambiò nome in Gebrüder Thonet Vienna - GTV. Dal 2003, la proprietà è della Moschini spa e attualmente tutti i pezzi sono contraddistinti dal nuovo marchio Wierer GTV Design.
Le collaborazioni nel passato con architetti della scuola viennese - Otto Wagner fece realizzare gli arredi per la Postsparkasse e Adolf Loos disegnò la sedia per il Café Museum – e nel recente con designers di fama mondiale – Front, LucidiPevere, Gordon Guillaumier, Philippo Nigro, Cristian Mohaded e Oscar e Gabriele Buratti – hanno riconfermato il costante impegno che GTV riserva nell'interpretare la contemporaneità, creando proposte accoglienti e originali per il living e non solo.
I nuovi pezzi, presentati in occasione del Salone del Mobile 2017, raccontano i diversi approcci dei designers coinvolti, “umori” che ampliano e completano l'ampia gamma di proposte tutte con un denominatore comune: il legno curvato. La collezione di imbottiti Promenade di Philippo Nigro, variante divano a due o più posti, è caratterizzata da una struttura a vista con profili in noce canaletto che avvolge l’accogliente seduta. Disegnate dai LucidiPevere le poltroncine Chignon - velata nota retrò, voluminosa seduta e soffice e divertente schienale - e Pince – con una “C” che definisce lo schienale, in frassino curvato, e avvolge la seduta in tessuto. Il duo svedese Front ha disegnato Chair N.0, una seduta femminile ed eclettica dalla struttura in legno di faggio curvato, lo schienale arricchito in paglia di Vienna e un bracciolo singolo su un lato. La seduta Malit di Gordon Guillaumier, reinterpreta il legno curvato a vapore accostandolo all'imbottito. Impilabili le due sedie gemelle Ann e Suu dei designers Gabriele e Oscar Buratti, proposte in due versioni, una disponibile anche con i braccioli, con la stessa base ma diverse nello schienale: uno curvo e uno rettangolare, tagliato in orizzontale. Il progetto è stato concepito per il contract ma adattabile alle esigenze domestiche. Di Cristian Mohaded la collezione di tavolini Duet, nelle versioni alta e bassa. La gambe in legno di faggio curvato a sezione quadrata si legano alle basi in acciaio ottonato.
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