OLuce. Visti al Salone del Mobile 2017

Oluce ad Euroluce 2017
Oluce fondata nel 1945 è la più longeva tra le aziende italiane d'illuminazione. Nella sua collezione troviamo alcune tra le lampade più iconiche progettate da designers italiani negli anni ’50-‘60, tra le quali ricordiamo Atollo, di Vico Magistretti (di cui si celebrano quest'anno i quarant'anni) e Coupé di Joe Colombo.

Forte del suo passato l'impresa milanese guarda al futuro sia con collaborazioni illustri, come Christophe Pillet e Angeletti & Ruzza, sia investendo su giovani talenti come Francesca Borelli e Mariana Pellegrino Soto studentesse dello IED di Roma.

Francesca Borelli, romana, ha disegnato Eva, (nella foto) lampada da tavolo con luce a LED in metallo. È costituita da una boule sferica le cui pareti interne sono rivestite da preziose foglie d'oro e da un elemento complementare, in movimento, che regola il cerchio di luce. Una sfera quasi ricomposta che richiama l'eclissi, la luna che si impone sul sole. Un gioco di opposti, ma anche di delicate modulazioni; è possibile regolarne l'intensità e quindi le atmosfere. La scelta dei due possibili colori esterni, il bianco e il nero, richiama concettualmente la presenza totale di luce o la sua assenza. Sono, inoltre, i più classici e versatili tra i colori.

Mariana Pellegrino Soto, venezuelana, ha presentato due collezioni: Alba e Recuerdo. La prima, ispirata a una goccia di rugiada che riflette la luce del mattino, è composta da morbide sfere opaline di vetro soffiato e sostegni in ottone satinato. È modulata nella versione da terra, da parete, da tavolo e a sospensione, singola o doppia. Recuerdo è in vetro ma con una ricercata lavorazione effetto cristallo matelassé. Tra la fonte di luce e il vetro è presente un cilindro sabbiato in PMMA che crea giochi di luce nell'ambiente circostante.

A completamento dell'ampia collezione, l'azienda milanese propone un servizio di personalizzazione del prodotto: Bespoke Tailoring, lampade su misura per progetti specifici.
Didascalia. Eva Table Lamp. Design Francesca Borelli.

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Sabrina Arianna Dotti

Sabrina Arianna Dotti

Laureata alla Statale di Milano in Comunicazione ed Editoria, intraprende la strada degli uffici stampa e delle relazioni pubbliche occupandosi di design. Poi approda un po’ per scelta, un po’ per caso, nel mondo della moda. Divoratrice di film e di libri di ogni epoca e stile, scrive da sempre racconti. Tra le sue passioni: l’arredamento. Un amore “insano” e dispendioso che le sta prosciugando la carta di credito, costringendola a continue ristrutturazioni. Timida eppure decisa confessa, con leggero imbarazzo, di non capire niente di enologia, musica e sport.

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