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Design: il “segno” del Giappone
Laura Perna
Si tratta di mobili pensati per reclamare un plus di grazia e di bellezza con lo scorrere dei giorni, per acquisire, di stagione in stagione, l’affascinante “patina del tempo”. Le collezioni Ritzwell sono così: contemporanee e tradizionali al tempo stesso. Perfette tanto nelle atmosfere rarefatte di una casa giapponese, quanto nelle aree living più articolate, tipiche degli appartamenti occidentali. Sono progettati per accogliere con grazia i segni del tempo, per essere tramandati di generazione in generazione com’era d’uso prima dell’avvento del consumismo che ci ha indotto a “macinare” velocemente ogni cosa. In quella dimensione, dove ogni mobile aveva un luogo deputato e un significato, un legame profondo con la casa e la famiglia, si collocano le collezioni Ritzwell. Fondata nel 1992 a Fukuoka, sulla costa settentrionale dell'isola di Kyushu, Ritzwell è oggi un importante brand giapponese di arredamento d'interni in stile contemporaneo. Le forme asciutte, i materiali naturali di altissima qualità - quali il legno di noce e di rovere e i morbidissimi pellami - le accurate lavorazioni artigianali, comunicano e restituiscono la profondità della tradizione giapponese in materia di architettura e design legata indissolubilmente a un’idea di casa “calda”, eppure sobria. Un tempio dall’atmosfera quieta e rarefatta nel quale coltivare i propri affetti e alimentare la propria individualità circondati da pochi, rassicuranti oggetti. All’interno di questa cornice i mobili rimandano ad altro da sé, andando a comporre un’emozionante poetica della memoria, una cartina domestica dei ricordi… di persone, letture, cene, conversazioni… Sono elementi fondanti della nostra storia, riflessioni sullo scorrere del tempo che si concretizza nelle “rughe” e nei graffi delle superfici che dicono: sì… abbiamo vissuto. Si tratta dunque di progetti pensati per reclamare un plus di grazia e di bellezza con lo scorrere dei giorni, per acquisire, di stagione in stagione, l’affascinante “patina del tempo” (furubi in giapponese). Ne sono testimonianza le madie della collezione Jabara, i tavolini JK Side Table, la poltrona JK Easy Chair presentati durante l’ultima edizione del Salone del Mobile.Milano. Sono mobili da guardare e accarezzare, in alcuni casi da ascoltare, come le ante scorrevoli di Jabara percorse da sottili linee verticali che si susseguono, simili alle porte a canne yoshido - utilizzate nelle case storiche di città durante i mesi caldi - o ai boschi di bambù di Sagano a Kyoto. La piacevole “pesantezza” e il lieve rumore di attrito del legno che si percepiscono aprendo gli scomparti rievocano le sensazioni date dalle tradizionali porte giapponesi shoji. E la stessa delicata eleganza si ritrova nei piani dei tavolini, leggermente piegati all’insù, nello schienale della poltrona risolto con fasce di cuoio, nei sottili braccioli rivestiti in pelle. In linea con questa filosofia produttiva, Ritzwell ha introdotto quest’anno il tema del colore. Le strutture metalliche dei nuovi arredi e dei celebri jk coffee table sono impreziosite da una particolare verniciatura acril-uretanica molto sottile, resistente e materica al tempo stesso, declinata in una palette di sette colori che, sempre ispirati alla memoria, vanno dal nero al bronzo, dall’ottone, al grigio fino ad osare un intenso rosa/rosso. Le nuove raffinate tonalità ammorbidiscono il grafismo del metallo e stabiliscono un dialogo pacato ma deciso con le pregiate essenze di legno, la morbida pelle e i raffinati tessuti di tutta la collezione. www.ritzwell.com | @ritzwell_official