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Zava. Anteprime Euroluce. Salone del Mobile.Milano 2019
Gabriella Steffanini
È attorno al metallo che ruota tutta la produzione di lampade della trevigiana Zava. Il metallo, materiale eletto, che una volta lavorato viene proposto abbinato ad altri materiali. Progetti di illuminazione di designer che interpretano totalmente la filosofia dell’azienda con la creazione di prodotti vicini alle persone e che coniugano il know-how di Zava: tecnologia, artigianalità e design emblema del vero made in Italy. Un assaggio dei nuovi progetti di Zava, durante la manifestazione milanese Euroluce 2019. Design Meneghello Paolelli, la lampada da terra Flamenco (nell'immagine), con base a parallelepipedo, è proposta in marmo, legno, ferro o cemento, da qui parte uno stelo esile e affusolato che si completa con un voluminoso cappello. In apparenza tutti gli elementi che compongono la lampada sembrano svincolati e disarmonici tra loro, proprio come un fenicottero, flamenco (nome della lampada) in spagnolo, ed è solo stando insieme che trovano equilibrio ed armonia. La lampada da parete Nefertari, designer Lorenzo Palmieri, di dimensioni importanti, funziona con un sistema a leva che sfrutta il proprio peso per sostenersi in contrasto alla parete. Facendo scorrere lo stelo nel manicotto è possibile allontanare o avvicinare il corpo illuminante alla parete. È prevista anche una versione da soffitto. Del designer Alessandro Zambelli, la lampada da terra WA - in giapponese “armonia, pace, equilibrio” - riferimento che ritroviamo nelle sue forme semplici ma rigorose. La lampada è costruita ad incastri e si compone del necessario: nulla di più e nulla di meno. www.zavaluce.it | @zavaluce | #zavaluce | #FEsalone2019