Vivienne Westwood, la stilista britannica creatrice del punk è oggi impegnata in diverse campagne per promuovere sostenibilità, rispetto per l'ambiente, per i diritti umani e animali. Tutte le sue creazioni di moda risultano coerenti con il suo impegno nella salvaguardia del Pianeta. E proprio da queste convinzioni sono nate le Ethical Africa Bags, realizzate interamente a mano, a Nairobi, da artigiani locali utilizzando materiali di riciclo, come i sacchi del caffè, le vele delle barche o i metalli recuperati nelle discariche e fusi per creare i dettagli metallici tra cui l’Orb Vivienne Westwood.
Prodotte dal 2010 in collaborazione con Ethical Fashion Initiative (EFI) del International Trade Centre (ITC), un organismo congiunto delle Nazioni Unite (UN) e dell'Organizzazione mondiale del commercio (WTO), che sostiene il lavoro di migliaia di donne artigiane residenti in comunità africane emarginate tra cui vedove, giovani madri, vittime del virus dell'HIV, queste borse non sono semplici accessori ma creazioni che vanno oltre la moda e il lusso. L'ITC consente ai produttori artigianali di entrare nella catena di valore internazionale fornendo un reddito ad alcune delle persone più povere del mondo, promuovendo la crescita di un business sostenibile in sostituzione alla dipendenza dagli aiuti internazionali e fornendo stabilità a queste comunità altamente disagiate.
Le collezioni comprendono un'ampia gamma di modelli di borse sia da uomo che da donna e alcuni pezzi unisex come zaini, borsoni, borse patchwork, pochette di perline d'ispirazione Masai e portachiavi che si ispirano ai tessuti africani e alla tradizione locale. Grazie al grande successo riscosso, Ethical Fashion Initiative è in grado oggi di supportare e di dare lavoro ad oltre 7000 artigiani locali provenienti da comunità povere in Africa attraverso business sostenibili come Artisan Fashion.
«NOT CHARITY. JUST WORK.»