Andreas Kronthaler e Vivienne Westwood. Fall/Winter 2018-2019 Show. Sfilata Autunno/Inverno 2018-2019.
Questa volta non scriverò nulla sulla sfilata o sulle scelte stilistiche, vi lascerò leggere questa piccola meraviglia. Perché all'amore non servono commenti.
«Cara Vivienne, Dio da quanto ci conosciamo! Che meraviglia. Voglio celebrarti come mia collaboratrice, amica e partner, mia insegnante e ovviamente musa. Dopo essermi fatto un esame di coscienza, ho riflettuto su di te, sul tuo lavoro nella moda negli anni e su quanto ha significato per me. È iniziato negli anni Settanta con i Teddy Boy, la tappezzeria e il tappeto a fiori degli anni Cinquanta nella boutique Let It Rock a King’s Road e naturalmente gli abiti in gomma che adoro. A metà degli anni Ottanta è il momento della tua Mini Crini, che ripropongo oggi in Harris Tweed rosso. Gli anni Novanta sono rappresentati da abiti sartoriali dalle forme esagerate, la stampa capelli e la Krall Shirt che produciamo ancora oggi. Dopo arriva l’UNISEX. Gli abiti bianchi alla fine sono ecosostenibili, prodotti riciclando vecchi abiti e avanzi di tessuto. Ti ho copiato due abiti. Il primo un maglione punk che ti eri fatta a maglia e che dice così tante cose di te. Il secondo è la tuta di Sara (Stockbridge) che indossavi quando ti ho conosciuta. Nel dubbio, vestiti elegante! Una persona non deve mai vedere il tuo cervello lavorare in ciò che indossi e ci si veste per poter essere eventualmente nudi. Questi tuoi mantra e molto di più sono diventati parte della mia vita e del mio lavoro. Ancora oggi credo che tu sia la donna meglio vestita. Ti amerò per sempre.
Agli studi scientifici ha preferito la filosofia, la scrittura, la fotografia e poi la comunicazione. Così, a forza di parlare per lavoro e scattare per diletto, sono passati un bel mucchietto di anni. Il tempo passa, la vita corre ma la passione resta. Se su due ruote o accompagnata da un quattro zampe meglio ancora.