Verde, silenzio, relax. L'ospitalità in una residenza d'epoca

Hotel Alla Posta dei Donini. Un elegante “giardino all'italiana”, di impianto seicentesco, accoglie gli ospiti. Dietro alla Villa il “bosco romantico”, grottini in pietra, vialetti e ponticelli che attraversano un lecceto secolare in cui spicca un leccio di oltre quattrocento anni.
Hotel Alla Posta dei Donini. Un elegante “giardino all'italiana”, di impianto seicentesco, accoglie gli ospiti. Dietro alla Villa il “bosco romantico”, grottini in pietra, vialetti e ponticelli che attraversano un lecceto secolare in cui spicca un leccio di oltre quattrocento anni.
Hotel Alla Posta dei Donini. Ingresso principale. La proprietà si compone di due dimore: Villa Costanza e Villa Laura. Classificata Si aggiunge la casa del custode, trasformata in ristorante alla carta dal nome Pantagruel. Classificata Residenza d’Epoca è vincolata dalla Sovrintendenza dei Beni Culturali.
Hotel Alla Posta dei Donini. Ingresso principale. La proprietà si compone di due dimore: Villa Costanza e Villa Laura. Classificata Si aggiunge la casa del custode, trasformata in ristorante alla carta dal nome Pantagruel. Classificata Residenza d’Epoca è vincolata dalla Sovrintendenza dei Beni Culturali.
Hotel Alla Posta dei Donini. Una panoramica della struttura ricettiva. Il tempo è scandito dai suoni della natura. Nel cuore dell’Umbria a San Martino in Campo, Perugia.
Hotel Alla Posta dei Donini. Una panoramica della struttura ricettiva. Il tempo è scandito dai suoni della natura. Nel cuore dell’Umbria a San Martino in Campo, Perugia.
Hotel Alla Posta dei Donini. Nel parco il maestoso Ginkgo Biloba di duecentocinquanta anni e un imponente cedro del Libano di oltre trecento.
Hotel Alla Posta dei Donini. Nel parco il maestoso Ginkgo Biloba di duecentocinquanta anni e un imponente cedro del Libano di oltre trecento.
Hotel Alla Posta dei Donini. Di fronte all’ingresso principale della villa sono collocati sei vasi, del Settecento, in terracotta.
Hotel Alla Posta dei Donini. Di fronte all’ingresso principale della villa sono collocati sei vasi, del Settecento, in terracotta.
Hotel Alla Posta dei Donini. Reperti storici e archeologici, come delle urne cinerarie etrusche (nell'immagine) risalenti al III Secolo a.C..
Hotel Alla Posta dei Donini. Reperti storici e archeologici, come delle urne cinerarie etrusche (nell'immagine) risalenti al III Secolo a.C..
Hotel Alla Posta dei Donini. Ricavato nella casa del custode della Villa, il ristorante Pantagruel. Parole d'ordine dello Chef: creatività, stagionalità, qualità, ricerca e tradizione.
Hotel Alla Posta dei Donini. Ricavato nella casa del custode della Villa, il ristorante Pantagruel. Parole d'ordine dello Chef: creatività, stagionalità, qualità, ricerca e tradizione.
Hotel Alla Posta dei Donini. La hall, nell’immagine, impreziosita da mobili del Settecento e Ottocento, i salotti in tessuto pregiato, raffinati lampadari di Murano, pavimenti in cotto e ceramiche di Deruta.
Hotel Alla Posta dei Donini. La hall, nell’immagine, impreziosita da mobili del Settecento e Ottocento, i salotti in tessuto pregiato, raffinati lampadari di Murano, pavimenti in cotto e ceramiche di Deruta.
Hotel Alla Posta dei Donini. Sala dei Giuli. Al piano terra sono presenti cinque sale i cui soffitti sono stati affrescati nella prima e nella seconda metà dell’Ottocento.
Hotel Alla Posta dei Donini. Sala dei Giuli. Al piano terra sono presenti cinque sale i cui soffitti sono stati affrescati nella prima e nella seconda metà dell’Ottocento.
Hotel Alla Posta dei Donini. Sala Alcova. Il piano nobile, ristrutturato nella metà del Settecento, conserva tuttora la classica infilata di salotti impreziositi da porte e tele dipinte da Nicola Giuli nel 1780.
Hotel Alla Posta dei Donini. Sala Alcova. Il piano nobile, ristrutturato nella metà del Settecento, conserva tuttora la classica infilata di salotti impreziositi da porte e tele dipinte da Nicola Giuli nel 1780.
Hotel Alla Posta dei Donini. Nell’immagine la cappella settecentesca. All’interno è custodita una magnifica pala d’Altare, olio su tela, che rappresenta San Filippo Neri e la Madonna, dipinta dalla scuola di Francesco Appiani.
Hotel Alla Posta dei Donini. Nell’immagine la cappella settecentesca. All’interno è custodita una magnifica pala d’Altare, olio su tela, che rappresenta San Filippo Neri e la Madonna, dipinta dalla scuola di Francesco Appiani.
Hotel Alla Posta dei Donini. Nell’immagine l’elegante centro benessere Ginkgo Spa, ricavato in un angolo tranquillo della Villa, dall’architettura studiata per generare negli ospiti sensazioni di relax ed intimità.
Hotel Alla Posta dei Donini. Nell’immagine l’elegante centro benessere Ginkgo Spa, ricavato in un angolo tranquillo della Villa, dall’architettura studiata per generare negli ospiti sensazioni di relax ed intimità.
Hotel Alla Posta dei Donini. Dislocate nei due edifici, di Villa Laura e Villa Costanza, si contano quarantotto camere da letto, tutte sintesi di raffinatezza e personalità.
Hotel Alla Posta dei Donini. Dislocate nei due edifici, di Villa Laura e Villa Costanza, si contano quarantotto camere da letto, tutte sintesi di raffinatezza e personalità.
Hotel Alla Posta dei Donini. La camera da letto più prestigiosa della residenza d’epoca. Il soffitto, attribuito alla scuola di Francesco Appiani, affrescato con degli elementi architettonici, elementi floreali e tratti di cielo con angeli. La stanza in passato era la sala da pranzo dei Donini.
Hotel Alla Posta dei Donini. La camera da letto più prestigiosa della residenza d’epoca. Il soffitto, attribuito alla scuola di Francesco Appiani, affrescato con degli elementi architettonici, elementi floreali e tratti di cielo con angeli. La stanza in passato era la sala da pranzo dei Donini.
Hotel Alla Posta dei Donini. Nell'immagine, una sala da bagno. Le camere sono di varie tipologie e l’elemento che le accomuna è la cura dei particolari e l’eleganza negli arredi.
Hotel Alla Posta dei Donini. Nell'immagine, una sala da bagno. Le camere sono di varie tipologie e l’elemento che le accomuna è la cura dei particolari e l’eleganza negli arredi.
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Il paesaggio umbro è un susseguirsi di pianure, vallate, altopiani e catene montuose. L’Umbria è il “cuore” d’Italia, la Regione che nel mondo ci invidiano per l’indiscutibile bellezza paesaggistica, l’arte, la cultura, la cucina, le tradizioni, la storia. Culla dello spirito, patria di San Francesco e Santa Chiara ospita monasteri benedettini e francescani, basiliche e chiese che ovunque accolgono e consolano. Un'ispirazione per architetti e artisti che con generosità ci hanno lasciato testimonianza di un Rinascimento ancora tangibile e vivo.

In questo quadro di magnificenza creativa, si svolge la storia della residenza che oggi ospita l’hotel Alla Posta dei Donini. La famiglia dei Conti Donini, di origini venete, si trasferisce dalla Toscana in Umbria tra le fine del Cinquecento e l’inizio del Seicento decidendo di edificare in San Martino in Campo, paese tra Perugia e Assisi, la propria residenza estiva. Nel contempo avvia l’allevamento di bachi da seta per la produzione di raffinati broccati e velluti. Un'attività prestigiosa, che colloca la famiglia tra le più facoltose e influenti dell’Umbria del Settecento.

In occasione della costruzione di Palazzo Donini a Perugia, oggi sede della Regione Umbria, sono stati apportati alla villa importanti lavori di abbellimento e ammodernamento che hanno coinvolto anche il piano nobile. La superficie, composta da una classica infilata di salotti, è stata nobilitata dall'intervento di famosi pittori delle scuole di Francesco Appiani e Nicola Giuli di cui si riconoscono anche una serie di tele dipinte datate 1780. Nella sala, nata per i concerti, le pareti sono interamente foderate da tele dipinte dalla scuola di Appiani. Gli vengono attribuiti anche la pala d’Altare, olio su tela, nella cappella settecentesca - raffigurante San Filippo Neri e la Madonna - e il soffitto affrescato con elementi architettonici, decori floreali e tratti di cielo con angeli, di quella che una volta era la sala da pranzo dei Donini. Un luogo decisamente suggestivo trasformato oggi nella camera da letto più prestigiosa della residenza. Nelle cinque sale, al piano terra, i soffitti sono stati affrescati tra l’inizio e la fine dell’Ottocento. Nella hall: salotti in tessuto pregiato, mobili del Settecento e Ottocento, lampadari di Murano, pavimenti in cotto e ceramiche Deruta, introducono immediatamente l'ospite allo stile della casa.

Alla Posta dei Donini si compone di due dimore: Villa Costanza nel corpo centrale e Villa Laura, collegate internamente da un camminamento a vetrate sul parco, e dal ristorante Pantagruel, inserito nella casa del custode. La struttura è inoltre immersa in 22.000 mq. di parco botanico privato circondato da una vegetazione sempreverde. Da segnalare: il mausoleo dedicato alla Contessa Donini, risalente al 1850 e, dello stesso periodo, la piccionaia interamente dipinta a finto legno. Lungo il viale sono conservate cinque urne cinerarie etrusche del III Secolo a.C. e all'ingresso principale sono posizionati sei vasi in terracotta risalenti al Settecento.

Le camere, che compongono il complesso Alla Posta dei Donini, sono quarantotto e di diversa tipologia. Affrescate, con travi a vista e con letto a baldacchino. Tutte accomunate da estrema eleganza e cura negli arredi. A queste si aggiungono undici sale di varia metratura, di cui otto affrescate, per accogliere eventi e il centro benessere Ginkgo Spa, inaugurato nel 2008, con piscina riscaldata e depurata con sale marino.

Il mantenimento esemplare della tenuta Alla Posta dei Donini, che la differenzia in modo sostanziale da altre dimore storiche, si deve all'amore e alla lungimiranza della famiglia Donini che, di generazione in generazione, ha abitato questa casa fino al 1964, anno in cui la proprietà è stata venduta a una famiglia perugina. Nel 1999 c'è un ulteriore passaggio, con l'acquisto della villa da parte dell'Ing. Ennio Mencaroni che la apre al pubblico come struttura ricettiva. Classificata come Residenza d’Epoca è vincolata dalla Soprintendenza dei Beni Culturali.

Gabriella Steffanini

Gabriella Steffanini

Cresciuta professionalmente nel mondo dell’editoria e della comunicazione, oggi, con il progetto FourExcellences, ha concretizzato un sogno. Attrice per hobby, yogi nell’anima e sportiva per vocazione, è un mix di caos, silenzio, musica, generosità, amore, amicizia, favole, vecchio, moderno, tablet, pc, libri e parole, parole, parole… Cosa saremmo senza? Content creator & Digital PR.
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