Dalle “ceneri” di un’ex fabbrica, un simbolo del futuro

Aerial view. Courtesy RPBW,, Renzo Piano Building Workshop. (Ph.  © Studio Merlo)
Aerial view. Courtesy RPBW,, Renzo Piano Building Workshop. (Ph. © Studio Merlo)
The factory as it was: aerial view shows the lenght and nobility of the machine become monument.  Courtesy RPBW, Renzo Piano Building Workshop. (Ph.
© Lingotto)
The factory as it was: aerial view shows the lenght and nobility of the machine become monument. Courtesy RPBW, Renzo Piano Building Workshop. (Ph. © Lingotto)
Courtesy RPBW, Renzo Piano Building Workshop. (Ph. © Rpbw, Renzo Piano Building Workshop)
Courtesy RPBW, Renzo Piano Building Workshop. (Ph. © Rpbw, Renzo Piano Building Workshop)
View from the courtyard. Courtesy RPBW, Renzo Piano Building Workshop. (Ph. © Berengo Gardin Gianni)
View from the courtyard. Courtesy RPBW, Renzo Piano Building Workshop. (Ph. © Berengo Gardin Gianni)
Conference bubble: beyond conference table is panoramic view of Turin; above it is titled disc that reflects light from uplighter. Blinds shield sunlight where it falls directly on dome. Courtesy RPBW, Renzo Piano Building Workshop. (Ph. ©Denancé Michel)
Conference bubble: beyond conference table is panoramic view of Turin; above it is titled disc that reflects light from uplighter. Blinds shield sunlight where it falls directly on dome. Courtesy RPBW, Renzo Piano Building Workshop. (Ph. ©Denancé Michel)
Concert-congress hall in use for public rechearsal of symphony concert as seen from choir seats behind stage. Courtesy RPBW, Renzo Piano Building Workshop. (Ph. ©Berengo Gardin Gianni)
Concert-congress hall in use for public rechearsal of symphony concert as seen from choir seats behind stage. Courtesy RPBW, Renzo Piano Building Workshop. (Ph. ©Berengo Gardin Gianni)
Ramp leading to the track on the roof, one of thew characteristic features of Lingotto. Courtesy RPBW, Renzo Piano Building Workshop. (Ph. ©Berengo Gardin Gianni)
Ramp leading to the track on the roof, one of thew characteristic features of Lingotto. Courtesy RPBW, Renzo Piano Building Workshop. (Ph. ©Berengo Gardin Gianni)
DoubleTree by Hilton Torino Lingotto. Circuito running.
DoubleTree by Hilton Torino Lingotto. Circuito running.
DoubleTree by Hilton Torino Lingotto. Il salone.
DoubleTree by Hilton Torino Lingotto. Il salone.
DoubleTree by Hilton Torino Lingotto. Il salone.
DoubleTree by Hilton Torino Lingotto. Il salone.
DoubleTree by Hilton Torino Lingotto. Salotto visto dall'alto.
DoubleTree by Hilton Torino Lingotto. Salotto visto dall'alto.
DoubleTree by Hilton Torino Lingotto. Il giardino.
DoubleTree by Hilton Torino Lingotto. Il giardino.
DoubleTree by Hilton Torino Lingotto. Lobby.
DoubleTree by Hilton Torino Lingotto. Lobby.
DoubleTree by Hilton Torino Lingotto. La suite.
DoubleTree by Hilton Torino Lingotto. La suite.
DoubleTree by Hilton Torino Lingotto. La suite.
DoubleTree by Hilton Torino Lingotto. La suite.
DoubleTree by Hilton Torino Lingotto. La palestra.
DoubleTree by Hilton Torino Lingotto. La palestra.
Previous Next Play Pause

Chiuso tra via Nizza ed un ramo del passante ferroviario di Torino, il Quartiere di Nizza Millefonti, “ospita” il Lingotto, uno dei principali stabilimenti di produzione della FIAT – Fabbrica Italiana Automobili Torino, progettato a partire dal 1915 dall’ingegnere Matté Trucco ispirandosi alle strutture in cemento armato delle fabbriche della Ford.

«Un volume di un milione di metri cubi, una lunghezza di 500 metri e alto 5 piani, il Lingotto è stato il primo esempio di costruzione modulare in cemento armato fondata sulla ripetizione di tre elementi compositivi: pilastri, travi e solai. Le officine erano formate da due lunghi corpi longitudinali di oltre cinquecento metri di lunghezza, destinati alla produzione delle automobili, uniti da cinque traverse multipiano dedicate a servizi per il personale. Alle estremità dei corpi lunghi furono aggiunte fra il 1924 e il 1926 due rampe elicoidali. In questo modo le automobili potevano accedere dal piano terra direttamente alla pista di collaudo situata sul tetto dell’edificio. La pista era costituita da due rettilinei di oltre quattrocento metri di lunghezza, collegati da due curve paraboliche che potevano essere percorse a 90km/h.»

Subito dopo la dismissione della fabbrica, nel 1982, fu indetta una consultazione internazionale per il recupero e la ristrutturazione dell’area: venti progetti, nessun vincitore, tant’è che nel 1985 fu incaricato il Renzo Piano Building Workshop.

 

10.DoubleTree by Hilton Torino esterno giorno 300x225

Hotel DoubleTree by Hilton Turin Lingotto. Veduta esterna.


Obiettivi della trasformazione: mantenere inalterata l’architettura industriale esterna della fabbrica trasformandola in centro polifunzionale. La riconversione è stata realizzata dal 1991 al 2003 periodo in cui ogni area prendeva vita indipendentemente dalla conclusione dell’intero progetto. Dalle “ceneri” sono sorte, tra gli altri l’Auditorium Gianni Agnelli, La Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli e la “Bolla”, una sala riunioni interamente trasparente ubicata sul tetto del Lingotto sopra la pista di collaudo. Un lavoro durato complessivamente sedici anni…

L’area prevedeva due hotel. Il primo inaugurato nel 1995 e il secondo, l’attuale Hotel DoubleTree by Hilton Turin Lingotto, concluso nel 2003. Oggetto di un recente restyling, l’albergo è posizionato nelle vicinanze del Centro Congressi Lingotto e del Lingotto Fiere e, dopo una serie di passaggi di proprietà, attualmente fa parte delle catena Hilton. La struttura si contraddistingue per un’architettura originale, le grandi vetrate e soffitti molto alti. La pista di collaudo sul tetto è stata teatro, nel 2003, del film inglese The Italian Job. L’Hotel è composto da una suite, 142 camere e sale meeting fino a 150 posti. Ideale per uomini d’affari ma anche per gruppi e famiglie. Un’opportunità per una vacanza all’insegna della cultura.

www.rpbw.com | www.fondazionerenzopiano.org | www.hiltonhotels.it/italia/doubletree-by-hilton-turin-lingotto

Fonti: Fondazione Renzo Piano e Renzo Piano RPBW



Renzo Piano Building Workshop, architects Competition, 1983 Client: Fiat S.p.A. Design team: S.Ishida (associate), C.Di Bartolo, O.Di Blasi, M.Carroll, F.Doria, G.Fascioli, E.Frigerio, R.Gaggero, D.Hart, P.Terbuchte, R.V.Truffelli
Design Development and Construction phase, 1991-2003 Clients: Lingotto S.p.A. + Pathé + Palazzo Grassi Design team: M.Carroll, M.Cucinella, S.Ishida, B.Plattner, A. Belvedere, M.Salerno, S.Scarabicchi, R.V.Truffelli, M.van der Staay, M.Varratta, P.Vincent (partners, partners and architects in charge), A.Belvedere, M.Cattaneo, D.Piano, M.Pimmel with P.Ackermann, A.Alborghetti, E.Baglietto (partner), L.Berellini, A.Calafati, A.Carisetto, G.Cohen, F.Colle, P.Costa, S.De Leo, A.De Luca, D.Dorell, S.Durr, F.Florena, K.Fraser, A.Giovannoni, C.Hays, G.Hernandez, C.Herrin, W.Kestel, P.Maggiora, D.Magnano, M.Mariani, K.A.Naderi, T.Nguyên, T.O’Sullivan, M.Parravicini, A. Piancastelli, M.Rossato Piano, A.Sacchi, P.Sanso, A.Stadlmayer, A.H.Temenides, K.Van Casteren, N.Van Oosten, H.Yamaguchi and S. Arecco, F. Bartolomeo, M. Busk-Petersen, N. Camerada, M. Carletti, I. Cuppone, R. Croce Bermondi, B.Lenz, L.Micucci, M. Nouvion, P. Pedrini, M. Piano; I. Corte, D. Guerrisi, G. Langasco, L. Siracusa (CAD Operators); D.Cavagna, O.Aubert, C.Colson, P.Furnemont, Y.Kyrkos (models)
Consultants: Ove Arup & Partners, AI Engineering, Fiat Engineering (structure and services), Manens Intertecnica (services/movie theater), Prodim+Teksystem (services/dental school); Arup Acoustics, Müller BBM, Peutz & Associés (acoustics); PI Greco Engineering (fire prevention); Davis Langdon Everest, Fiat Engineering, GEC Ingénierie (cost control); Emmer Pfenninger Partner (façade engineering/car engineering school); RFR (roof structure/art gallery); Techplan (theater equipment); P.Castiglioni (lighting); P.L.Cerri, ECO S.p.A. (graphic design); F.Santolini, F.Mirenzi (interiors/hotel); CIA (interiors/shopping center); Studio Vitone & Associati, F.Levi/G.Mottino, Studio Rousset (site supervision)
Gabriella Steffanini

Gabriella Steffanini

Cresciuta professionalmente nel mondo dell’editoria e della comunicazione, oggi, con il progetto FourExcellences, ha concretizzato un sogno. Attrice per hobby, yogi nell’anima e sportiva per vocazione, è un mix di caos, silenzio, musica, generosità, amore, amicizia, favole, vecchio, moderno, tablet, pc, libri e parole, parole, parole… Cosa saremmo senza? Content creator & Digital PR.
Image
SEGUICI