Sani, etici ed efficaci sono i tre cardini su cui Novakosmetica ha fondato la sua filosofia e i suoi processi produttivi dando vita a prodotti realizzati con grande responsabilità e know-how scientifico. Naturale, biologico e vegano sono caratteristiche che si intrecciano al meglio fornendo soluzioni sostenibili e risposte valide a chi vuole prendersi cura di sé e dell’ambiente. Novakosmetica è la prima a lanciare nelle farmacie italiane (ad oggi, unico canale di distribuzione insieme al sito web) soluzioni per viso e corpo vegane, biologiche e cruelty free. I prodotti Nova, interamente realizzati in Italia, sono totalmente privi di sostanze dannose per la salute come parabeni, coloranti, petrolati e formaldeide.
Tra le linee Nova, Vegan Line è prescritta dai dermatologi per la pelle secca e atopica, in quanto molto ricca di ingredienti idratanti quali l’aloe vera e gli oli pregiati come l'olio di Argan e di fico d’india. Oltre a Vegan Line, Nova propone Luminology, un concentrato anti-macchie con formulazione brevettata che agisce stimolando il turnover cellulare eliminando le discromie. E ancora la linea Jallur, con acido ialuronico a basso peso molecolare, collagene e vitamina A; Capital Jeunesse, dedicata alla correzione delle rughe e al rilassamento di viso e collo; L’Or Luce Preziosa, crema idratante e antiossidante a base di oro 24K, argento e acido ialuronico; infine Silky, dedicata alla cura dei capelli secchi e sfibrati.
Pioniera del progetto e portabandiera del culto della bellezza - di Parigi e delle donne berbere del Marocco, sua terra d’origine - è la Dottoressa Maarouf Dafali Lalla Fatima che qui ci racconta gli esordi della sua attività e le aspettative per il futuro.
Come è nato questo progetto?
Io vengo dalla ricerca scientifica, ho fatto un dottorato in neurogenetica presso l’Université René Descartes Paris V. In Italia, ho incontrato mio marito e ho scelto di rimanerci. Il progetto è nato perché non trovavo una crema adatta alla mia pelle molto secca e atopica (quella che non ha sebo, che non ha la sua protezione naturale) e, dopo un estenuante e poco proficua ricerca, sono arrivata alla conclusione che la crema perfetta la dovessi creare io stessa. Così, tra il 2014 e il 2015, ho iniziato a mettere in pratica i miei studi e adoperarmi come ricercatrice, analizzando i singoli ingredienti, leggendo tutte le pubblicazioni scientifiche a riguardo e creando le formulazioni migliori allo scopo. Tutto da sola ovviamente! Nel frattempo lavoravo per mio marito e ho anche scritto e pubblicato un libro nel 2014, “La bambola di cristallo”, che racconta la mia storia, il Marocco, la Francia, la fragilità della donna e la mia ricerca. Dovete sapere che in Marocco c’è una cultura della bellezza naturale molto diversa dall’Italia: il bagno turco si fa una volta a settimana, lo scrub su tutto il corpo è una abitudine e le maschere al viso sono un must. Non c’è donna che non utilizzi una o due maschere a settimana, anche quelle che non si truccano o che indossano il foulard sul viso. È una cosa molto normale per noi. Qui invece risulta ostico il concetto che è necessario fare lo scrub durante tutto il corso dell’anno, non solo quando comincia a fare bel tempo o si va in spiaggia, perché la pelle morta va assolutamente rimossa altrimenti tutti i prodotti che utilizziamo o i trattamenti che facciamo non portano alcun beneficio, non penetrano e non nutrono la pelle.
Qual è stata la prima linea che hai creato?
La prima a nascere è stata la Vegan Line, vegana, ovviamente, e completamente biologica, a base di olio di argan, burro di karitè e aloe vera. Ho ben 5 prodotti all’interno dei quali al posto dell’acqua c’è l’aloe vera. Sono prodotti senza parabeni, senza petrolati e senza siliconi, realmente efficaci. Facciamo un esempio, le crema all’acido ialuronico: in commercio se ne trovano tantissime che non hanno alcuna efficacia e che non idratano. Le attuali regolamentazioni consentono di comunicare e riportare sulle etichette un ingrediente anche se la sua concentrazione è bassissima. Posso nominare un ingrediente anche se ne è stato usato talmente poco da non sortire nessun effetto. In più il costo del prodotto diventa alto. Navigare nel mondo della cosmetica è difficile, soprattutto per il consumatore finale, anche quando ci si riferisce alle farmacie perché spesso il personale non ha tempo di essere formato. Bisogna fare molta attenzione agli ingredienti e alle loro concentrazioni. Io suggerisco sempre di spendere un po’ più di tempo a spalmare una crema naturale che vi cura la pelle invece di volere una che ti scivola via perché contiene silicone. Il silicone ha sicuramente un effetto liftante ma è finto, è plastica. La mia idea è stata sempre quella di proporre prodotti che trovino corrispondenza con la realtà dei messaggi. Ho una responsabilità importante nei confronti della mia clientela e non tradirò mai la sua fiducia.
Come agiscono le concentrazioni?
Parliamo dell’acido ialuronico al 2% …funziona perché ha un basso peso molecolare. I prodotti che contengono differenti pesi molecolari non hanno la stessa efficacia: se è alto rimane in superficie e non entra del derma. L’acido ialuronico è come una spugna: la spugna secca, quando viene messa in acqua si gonfia, allo stesso modo l’acido ialuronico rimpolpa le rughe e fornisce acqua ai vari strati della pelle. I pesi molecolari che possono essere assorbiti sono quelli sotto i 500 dalton. Un’altra cosa a cui prestare attenzione è il luogo dove viviamo. Se abito in un paese dove c’è tanta umidità per esempio non abbiamo bisogno dell’acido ialuronico perché l’umidità si deposita naturalmente sulla pelle. Non lo spiega quasi mai nessuno. Il collagene? Stessa cosa. Si trova nello strato intermedio del derma e costituisce le fondamenta della pelle insieme all’elastina. Se le molecole sono grosse rimangono anche loro in superficie perciò, alle persone che devono comprare una crema rassodante, suggerisco di acquistarne una che contenga collagene idrolizzato. Il collagene naturalmente nasce grosso e viene “spaccato” per renderlo più piccolo, quindi costa di più. È sempre una questione di costo e di guadagno. La mia, in conclusione, è più una missione che altro.
Chi sono le tue clienti?
Tutte le persone, donne e uomini, che abbiano voglia di prendersi cura della propria pelle in maniera responsabile. Mi seguono anche donne come Marcella Ribuffo, Presidente Lilt Roma e provincia e specialista in dermatologia; o Debora Rasio, oncologa, nutrizionista e ricercatrice presso l'Università La Sapienza di Roma. Entrambe sono solo la punta dell’iceberg. Le mie clienti, con il tempo, sono diventate amiche che, a loro volta, invitano le loro amiche. Il mio lavoro non consiste solo nel vendere creme o altri prodotti, la parte più importante risiede nell’educazione e nella divulgazione. Un’altra cosa: io utilizzo l’olio di Argan che costa 1.000 € al litro, altro che paraffina. L’olio di Argan è reperibile solo in Marocco e sta diventando sempre più caro. Esiste anche l’olio di Fico d’India, ancora più caro ma più ricco in assoluto di vitamina E. Se, per esempio, soffri di problemi di unghie o di labbra particolarmente screpolate, basta massaggiarne un po’ e dopo due giorni tornano come nuove.
Perché si fa così fatica a reperirlo?
Per produrre un litro di olio di Fico d’India è necessaria un’ingente quantità di frutti. Non è redditizio. Oggi, in Marocco, si stanno organizzando gruppi di cooperative femminili che raccolgono questi fichi creando di fatto un’attività che dia loro un reddito. Ci sono tanti progetti solidali che aiutano le donne a lavorare e potersi guadagnare da vivere anche senza avere delle competenze particolari. Spesso sono persone che non sanno né leggere né scrivere perché non ne hanno avuto la possibilità. Le persone che utilizzano questi prodotti perciò aiutano anche a sostenerle.
Sei ecologica anche nel packaging…
Per tutti quei prodotti per i quali ho potuto fare a meno della carta dell’imballaggio, ovviamente non l’ho utilizzata. Le confezioni sono di plastica riciclata. Abbiamo già così tanta plastica che almeno usiamo quella che c’è già invece di crearne di nuova, no? Stiamo facendo ricerca anche in questo senso. Non ho ancora realizzato una linea solare perché inquina il mare. Bio oil…quando senti questo nome a cosa pensi? Ovviamente al biologico, invece è un brand che utilizza principalmente olio minerale, quindi paraffina: petrolio. In Francia gli hanno già intentato causa e non si chiama più così, ora si chiama Bi oil. D’altra parte non si può fare una colpa al cliente della mancata conoscenza tecnica.
Qual è la tua sfida più grande oggi?
Farmi conoscere e raggiungere da tutte quelle persone che hanno problemi di pelle e questo tipo di disagi. Mi piacerebbe approcciarle e far sapere loro che esistono prodotti che fanno bene e che convengono anche in termini di pricing. Voglio anche ridare loro fiducia: non tutti cercano unicamente di fare business, ma che c’è qualcuno che vuole aiutarle e farle stare meglio.
Qual è il complimento più bello che hai ricevuto?
Quando le persone tornano in negozio per ringraziarmi dicendomi «Mi ha dato delle soluzioni concrete». È importante sottolineare che ci sono tante persone che soffrono molto per i loro problemi di pelle. Tempo fa mi trovavo in farmacia e una persona è arrivata con uno dei miei barattoli chiedendo di fornirle lo stesso identico prodotto perché era l’unico che, pur essendo un soggetto allergico, non le dava alcun fastidio. La farmacista ha colto l’occasione per presentarmi e lei mi ha ringraziata di cuore. Vedi, il mio mondo non si riduce meramente a una questione di marketing. Anche il nostro packaging segue questa filosofia: scatole semplicissime, bianche, che riportano solo le scritte essenziali.
Quale sarà il prossimo step?
L’apertura di un punto vendita a Milano.
Qual è il prodotto più venduto e quello su cui punti maggiormente?
Al momento il mio prodotto più venduto è il contorno occhi elasticizzante, una bomba! Lo si può mettere anche sulle rughe di espressione con un effetto liftante immediato. Anche lo scrub corpo (profumatissimo, con olî essenziali di arancia, zucchero di canna, burro di karitè e olio di argan) è un altro punto di forza della mia collezione. Punto di più sulla linea vegana e sui prodotti per il corpo perché sono ideali per le persone che hanno pelli molto delicate e hanno bisogno di altissima qualità e di prodotti che rappresentino vere e proprie soluzioni ai loro problemi. A volte capita che, con il tempo, ci si ipersensibilizzi ad alcuni ingredienti che prima non creavano alcun fastidio. Così, all’improvviso, ci si ritrova con nuove allergie a prodotti di cui si faceva uso abitualmente. Ormai sappiamo che anche l’alimentazione svolge un ruolo fondamentale se pensiamo agli antiossidanti. Dobbiamo perciò stare attenti a ciò che mangiamo, evitando tutto ciò che può farci male.
Cosa ti aspetti dal futuro?
La mia idea è di fondare una nuova azienda in Marocco e magari ampliarci. Se riuscissi a dare lavoro a sempre più donne del mio paese ne sarei orgogliosa. Credo si sia capito che non mi interessa l’immagine, il valore della vita è un’altra cosa, non è solo guadagno.
