Si dice: “l’amore fa miracoli”. In questo caso ha prodotto e produce meraviglie, gioielli tanto “esagerati” nelle dimensioni quanto semplici nelle forme, frutto stupefacente di due anime creative unite nella vita e nella professione. Danesi, Gerda e Nikolai Monies - fondatori nel 1973 dell’omonimo marchio - si sono conosciuti a scuola. Un istituto dedicato all’oreficeria dove hanno appreso l’alfabeto di un’arte che coniuga idea e azione, progetto e realizzazione. Qui il loro istinto per la bellezza si è fatto materia e oggi come ieri i loro monili sembrano plasmare la natura.
Superfici scabre compongono collane, bracciali, anelli e orecchini oversize. Legno, osso, pelle, ambra, corallo, avorio di mammut, perle, pietre dure sono sostanza di sculture da indossare, gioielli estremi, quasi archeologici, antichi reperti di una civiltà perduta di cui esplorare ogni dettaglio.
Ne esaltano il fascino i manichini total black dello show room Monies Milano di Via Cerva 16. Colpiti da accenti di luce i gioielli sembrano vivere e palpitare all’interno di un ambiente intimo e raccolto. Un’esperienza sensoriale amplificata dal garbo di Silvana Zanardelli, patron della boutique, che oltre ad un accurato lavoro di selezione sui pezzi da esporre, accompagna, consiglia, racconta… e fa sperimentare la gioia inebriante di indossare un gioiello unico, irripetibile, assolutamente unconventional. Capolavori hand made per esprimere la propria personalità, valorizzare un look altrimenti anonimo, concedersi un lusso fuori dagli schemi.
Un luogo dunque da segnare in agenda (in rosso!) e in cui recarsi al più presto per apprezzare la collezione primavera/estate 2019. Le nuove linee comprendono creazioni dallo stile optical, che puntano sul tema del rigato black&white, e gioielli dalle forme geometriche realizzati con materiali preziosi come ebano - al naturale o ricoperto in foglia d’oro - osso e madreperla. Altri monili dai profili più morbidi seducono per l’utilizzo dei colori: chiari, trasparenti, vibranti.